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88 candido o l'ottimismo

conoscete voi tutte le leggi della refrangibilità dell'attrazione? del moto? Avete voi letto le verità che il dottor Clark dà in risposta a’ sogni del vostro Leibnitz? Sapete voi che cosa sia la forza centrifuga, e la forza centripeta? Sapete voi che i colori dipendono dalle grossezze? Avete voi qualche idea della luce e della gravitazione? Conoscete voi il periodo di venticinquemila novecentoventi anni, che per disgrazia non s’accorda colla cronologia? No, senza dubbio. Voi non avete delle cose che un’idea falsa. Chetatevi dunque, monade miserabile, e guardatevi d’insultare i giganti con paragonarli a pigmei. — Signori, rispose Candido, se Pangloss fosse qui vi direbbe di gran belle cose, giacchè egli è un gran filosofo. Egli ha un sommo disprezzo pel vostro Newton e come suo discepolo, non ne ho nemmen io troppo caso.

La loro collera s’ammansì, chiesero perdono a Candido di quella vivacità, e quindi un di loro prese a parlare, e fece un bellissimo discorso sulla dolcezza e la moderazione.

Nel mentre che stavan parlando, ecco si vede passare un magnifico funerale, che diede occasione a’ nostri filosofi di ragionare sulla ridicola vanità de’ mortali. — Non sarebb’egli più ragionevole, disse un di loro, che i parenti e gli amici del morto portassero da sè la bara funebre, senza pompa e senza susurro? Questa trista incombenza con rappresentar loro l’idea della morte, non produrrebb’ella in loro il più salutare effetto, e il più filosofico? Questa riflessione che verrebbe da sé: Il corpo che io porto è quello del mio amico, è quello del mio parente. Egli ha finito d’essere, e così devo far io nè più nè meno, non sarebb’ella capace di risparmiar molti delitti a questo globo sciagurato, e di ricondurre sulla buona strada quegli esseri che credono nell’immortalità dell’anima? Purtroppo gli uomini son portati a sbandir da sè; il pensiero della morte, perchè sia a temersi di presentarne loro delle immagini troppo vive. Perchè allontanare da questo spettacolo una madre e una sposa piangente? Le voci lamentevoli della natura, lo acute strida della disperazione, onorerebbero molto più le ceneri di un defunto, che tutti questi individui abbrunati da capo a’ piedi, questa ciurma di ministri, che salmeggiano allegramente delle preci che non intendono.

– Benissimo detto! rispose Candido. Se voi parlaste sempre così, senza che vi venisse il ticchio di picchiar la gente, voi sareste un gran filosofo.

I nostri viaggiatori si separarono profondendosi in attestazioni di confidenza e d’amicizia. Candido, pigliando