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32 candido o l’ottimismo

più di tre ore. — Ma il signor capitano, disse Cacambo, che muor di fame come me, non è spagnuolo, è tedesco; non potrebb’egli intanto che si aspetta Sua Reverenza, far colazione?

Il sergente andò subito a render conto di questo discorso al comandante. — Ringraziato sia Dio, disse questo signore, giacchè è tedesco posso parlargli1 conducetelo nella mia pergola.

Candido viene allora introdotto in un gabinetto di verdura adorno d’un bel colonnato di marmo verde venato d’oro, di e belle graticolate con entrovi de’ pappagalli, dei colibrì, degli uccelli mosche, dei pintades, e tutti gli uccelli i più rari. Era di già all’ordine in piatti d’oro una colazione squisita, e mentre i paragauini mangiavano del mais in scodelle di legno alla campagna aperta e al bollor del sole, il reverendo padre comandante entrò sotto il pergolato.

Era egli un bel giovanotto, pienotto di viso, di carnagion bianca e colorita, colle ciglia rilevate, l’occhio vivo, l’orecchie rosse, le labbra vermiglie, e l’aria fiera, ma di una fierezza non da spagnuolo e non da gesuita. Furono a Candido e a Cacambo rendute le armi lor prese, come ancora i due cavalli d’Andalusia. Cacambo gli mise a mangiar dell’avena vicino al pergolato, avendo sempre l’occhio addosso a loro per paura di qualche sorpresa.

Candido baciò il lembo della veste al comandante, e quindi si misero a tavola. — Voi siete dunque tedesco, gli disse in quella lingua medesima il gesuita. — Reverendo padre, sì, disse Candido, e l’uno e l’altro in ciò dire si guardavano con estremo stupore e con un’emozione che trattener non potevano. — E di che paese di Germania siete voi? disse il gesuita. — Della sudicia provincia di Vesfalia. disse Candido; io son nato nel castello di Thunder-ten-tronckh. — Oh cielo! è egli possibile! esclamò il comandante. — Che miracolo! esclamò Candido. — Sareste voi, disse il comandante. Eh eh non può essere disse Candido...

Si lasciano entrambi cadere a traverso, s’abbracciano e versano un fiume di lacrime. — Come? Sareste voi, padre reverendo, il fratello della bella Cunegonda, voi che foste ucciso da’ Bulgari! voi il figlio del signor barone! Voi gesuita nel Paraguai! Bisogna confessare che questo mondo è una strana cosa. O Pangloss, Pangloss, qual piacere sarebbe ora il nostro se non foste stato impiccato.

  1. Nel Paraguai era sopratutto proibito mettersi in relazione cogli spagnuoli, perchè i padri della C. D. G. volevano evitare il rischio di dividere col re di Spagna.