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parte prima. 29

e del di lei rango si convenivano, ed avendo accettato il consiglio, impegnò tutti i passeggieri a contare, uno dopo l’altro, le loro avventure, ed ebbe, insieme con Candido, a confessare che la vecchia aveva ragione. — Che peccato, diceva Candido, che il saggio Pangloss sia contro il costume stato impiccato in un auto-da-fè! ei ci direbbe delle cose ammirabili sul mal fisico e sul mal morale onde è coperta la terra e il mare, ed io mi sentirei forza bastante di fargli con tutto il rispetto delle obbiezioni.

A misura che ognuno andava contando la propria istoria il bastimento avanzava cammino. Abbordarono a Buenos-Aires, e Cunegonda, il capitan Candido, e la vecchia andarono a casa del governatore don Fernando d’Ibaraa y Figueora y Mascarenes y Lampourdos y Souza. Questo signore avea tutta la fierezza che convenivasi a un uomo che portava una sì lunga sfilata di nomi, egli parlava alla gente con un sì nobil disdegno, arricciava talmente il naso, alzava sì spietatamente la voce, prendeva un tuono da imporre talmente e affettava un portamento sì altiero, che faceva venir voglia di bastonarlo a chiunque gli favellava. Amava furiosamente le donne, e Cunegonda gli parve quanto di più bello avesse mai veduto. La prima cosa ch’ei fece, fu di dimandare s’ella era moglie del capitano, e fece questa domanda in un’aria, che mise Candido in apprensione; non ardì egli dire che era sua sorella perchè non lo era nemmeno, quantunque questa bugia officiosa fosse di moda fra gli antichi1 e potesse essere utile tra i moderni; aveva l’anima troppo pura per avere a tradire la verità. — La signora Cunegonda, diss’egli, deve farmi l’onor di sposarmi, e siamo a supplicar l’Eccellenza Vostra a degnarsi di fare le nostre nozze.

Don Fernando d’Ibaraa y Figueora y Mascarenes y Lampourdos y Souza, arricciando le basette, sorrise amaramente, e ordinò al capitano Candido d’andare a far la visita della sua compagnia. Candido obbedì; e il governatore si fermò con Cunegonda; le dichiarò la sua passione, le protestò che il giorno appresso l’avrebbe sposata in faccia alla Chiesa, o altrimenti, come più fosse piaciuto alla di lei bellezza; Cunegonda gli domandò un quarto d’ora per raccogliersi, per consultar la vecchia, e determinarsi.

La vecchia diceva a Cunegonda: — Signorina, voi avete settantadue quarti di nobiltà, e nemmeno un picciolo; non sta che a voi il divenir la moglie del più gran signore dell’America Occidentale, e che ha una bella ba-

  1. Allusione alla storia di Abramo e di Sara.