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68 | Proverbi sul cavallo. |
scuderia e non ha speciali cognizioni ippiche, o non è cavallerizzo molto esperto, farà bene a tenerselo caro, e non pensare a mutarlo mosso dall'auri sacra fames, cioè dalla brama di guadagnare qualche centinaio di lire.
13. Qui aura des beaux chevaux, si ce n’est le roi?
Chi, ci chiede il proverbio, non avrà buoni e bei cavalli se non coloro che hanno i mezzi per poterseli facilmente procurare?
14. Vino, cavallo e biada vendili quando puoi.
Ecco un proverbio affatto contrario ad alcuni altri che più sopra abbiamo riportati. Che il vino e la biada convenga venderli appena lo si possa fare, sta, ma il cavallo no, a meno che qui il proverbio si rivolga ai negozianti, od a chi non ha altra smania se non quella di far affari. Per questi il consiglio è ottimo, e il tralasciar di stringere un contratto discreto, per la speranza di farne uno migliore, soventi non arreca che amare disillusioni, a scapito della borsa. Ma chi ha buon cavallo in scuderia e non mira a guadagni, farà bene a tenerselo caro, e a non disfarsene anche se gli viene offerto prezzo conveniente. Tutt’al più questo proverbio può stare pei giovani che hanno mezzi di fortuna ed amano perfezionarsi nell’equitazione. Ho detto altrove che il cambiar frequentemente di cavalcatura giova moltissimo a far conoscere le varie indoli dei cavalli, ed a sapersene ben servire a seconda delle loro qualità.