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32 | Proverbi sul cavallo. |
tissimi in sella, acquistano scioltezza e sicurezza ammirabili, come in generale lo sono i butteri italiani, i csikos ungheresi, i gauchos del Rio de la Plata; ma non si hanno cavalieri, nel moderno significato di questa parola. Per aver diritto a questo titolo è necessaria la passione del cavallo, occorre perseveranza, attitudine fisica e morale e tutte quelle altre doti mercè le quali si perviene a ben conoscere ed impiegare il cavallo. A chi ne voglia saper di più su questo proposito, consiglio di leggere lo scritto pubblicato sulla Rivista di cavalleria, anno 1880, che porta per titolo: Cavalcare non è addestrare.
31. Cavallo senza sprone è come nave senza timone.
Questo proverbio è forse un po’ troppo rigido. Se il cavallo è ben ammaestrato rare volte occorrerà adoperare lo sperone, e potrà essere cavalcato e guidato a piacimento senza bisogno di torturarlo collo sperone.
32. Cavallo vecchio non muta ambiatura.
Tentar di correggere o migliorare il modo di camminare dei cavalli in età avanzata, il più delle volte equivale a rimetterci tempo e fatica, quando non si giunge a ruinarli completamente. L’insegnamento che ci porge questo proverbio dovrebbe essere ben fitto in mente ai principianti, ai giovanotti che cominciano ad apprendere l'arte del cavalcare, e che, acquistato un cavallo, per lo più già un po’ innanzi negli anni, credono potergli tirar fuori dei mezzi che non ha, nè può più avere; non è rado vederli mettere alla corda nei maneggi un cavallo che sa, come si suol dire, leggere e scrivere, che è cioè perfettamente ammaestrato, ma che per le fa-