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Cavallo e cavaliere. 23

vati con diligenza e si scoprirà che qualche cosa non è in perfetto ordine. Può anche darsi che per effetto di momentanea indisposizione, si mostri men volonteroso.

4. A buon cavallo si dè buon cavaliere.

Se il cavaliere è inesperto, il cavallo sará presto sciupato o reso vizioso, anche se il cavallo era prima buono.

5. A caval che corre forte, il freno.

In nessun altro modo si può trattenere il cavallo che corre troppo forte se non adoperando il freno, tirando cioè la briglia.

6. A caval che corre, non abbisognano speroni.

Quando il cavallo corre, fa giá generosamente l’ufficio suo; il dargli dello sperone può farlo precipitare o renderlo cattivo. Similmente in senso traslato questo proverbio ci ammonisce che coloro i quali sono valenti nelle opere, non devono essere provocati con stimoli, che li possano sdegnare. Willig Ross, dicono i tedeschi, man nicht obertreiben, il cavallo volonteroso non deve essere sferzato.

7. A cavalier novizio, cavallo senza vizio.

Significa che al principiante occorre un cavallo ben ammaestrato e senza vizio, altrimenti quello ritarderá la sua istruzione e questo diventerà sempre più vizioso.