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Alimentazione. | 15 |
34. La cavalla che non ha mangiato erba, non può saper di che sappia.
E per traslato, chi non ha provato una cosa, non può conoscerne le qualità, il bene ed il male che può produrre.
35. La cavalla ordisce, la biada tesse.
Il sangue, le forme, le altitudini sono la misteriosa orditura della cavalla, su cui colla biada, a tempo e dose opportuna, l’uomo tesse la statura, e fino ad un certo punto la salute e la bellezza del futuro cavallo. Se nei nostri depositi d’allevamento si somministrasse ai puledri maggior quantità di biada di quello che ora si fa, si vedrebbero presto di molto aumentate quelle qualità di cui oggidì sono riconosciuti da tutti deficienti quelli che vengono assegnati alle armi a cavallo dell’esercito.
36. La cavalla per un fil d’erba si spalla.
Vale a dire che il cavallo, spinto dalla fame e dalla necessità di appagarla, corre verso qualsiasi pericolo. Ma anche senza essere spinto dalla fame il cavallo per un fil d’erba arrischia di spallarsi; esso è così ingordo dell’erba verde e delle foglie verdi, che alle volte per addentarle, anche se montato, non bada dove mette i piedi. Chi ha attraversato un bosco, una strada fiancheggiata da piante, sa quante volte il suo cavallo abbia tentato abboccar le verdi foglie.
37. La miglior parte della razza entra per la bocca.
Per quanto sia di belle forme la madre, per