Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
166 | Proverbi sul cavallo |
avanzata, (purchè non decrepita) e ciò perchè nei cavalli fatti, la grazia, l’agilità, l’obbedienza, sono qualità dovute più che tutto all’ammaestramento, sono il risultato dell’educazione.
30. Corre come un barbero.
Barberi, chiamavansi a Roma quei cavalli che erano fatti correre gli ultimi giorni del carnevale per la città scossi, cioè senza cavaliere e coi pungoli ai fianchi. Questa espressione vale a dire correre velocemente.
31. C’est l’ambassade de Viarron, trois chevaux et une mule.
Espressione usata per deridere un equipaggio messo male assieme.
32. Esser come il caval del Ciolle, oppure:
Essere il caval del Ciolle.
Dicesi di chi si lambicca il cervello sperando vanamente una qualche fortuna e ne va cicalando qua e là. Il caval del Ciolle si pasceva di ragionamenti. Dicesi pure di chi è pieno di malanni, perocchè si narra che il caval del Ciolle avesse cento e più guidaleschi (ulceri, piaghe) sotto la coda.
33. È un bucefalo.
Si usa per indicare un cavallo brioso, di bellissime forme e generoso, ma per ischerno antifrastico suole usarsi per cavallo triste e da poco. Bucefalo, si sa, è il nome del cavallo domato da Alessandro. Dicono che avendo egli udito dagli scudieri di Filippo, suo padre, di-