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Voci di paragone. 161

e la bontà che ha in sè; laddove il can vivace che troppo scorrazza, male serve al cacciatore, epperò occorre che sia mogio, mentre il cavallo deve essere desto, brioso. Nel secondo proverbio riportato, le parole morto e vivo, voglionsi rispettivamente intendere nel significato di tranquillo, sveglio e vivace.

10. Carezze di cavallo.

Calci; in senso figurato vale ad indicare l’ingratitudine od i cattivi modi di una persona nel trattar con un’altra.

11. Castroni pugliesi, mannarini pistoiesi, gran siciliano, zucchero di Candia, cera veneziana, magli romaneschi, sproni viterbesi, cacio di Creta, raviggioli fiorentini.

Indica i luoghi dove queste diverse cose sono migliori.

12. Cavallo da basto, caval da carrozza.

In senso figurato si usa per indicare un uomo grossolano e stupido.

13. Caval da cardinale.

Idest, una mula su cui solevano cavalcare i cardinali.

14. Caval da medico.

Si usa per indicare un cavallo senza sangue, cioè molto docile e tranquillo.