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156 | Proverbi sul cavallo |
quarti di nobiltà, nei cavalli si vuole colle espressioni di puro sangue, mezzo sangue, tre quarti di sangue e senza sangue indicare le differenti origini genealogiche dei cavalli stessi, ossia che quel dato cavallo discende da animali di una stessa razza, famiglia, classe, o da incroci con animali d’altra razza o famiglia, più o meno stimate.
56. Se il cavallo si conoscesse d’esser cavallo, vorrebbe esser uomo.
Vale a significare che se il cavallo conoscesse la sua forza, guai all’uomo!
57. Tristo è quel cavallo che va contro lo sperone.
Triste è colui che vuol contrastare contro chi può offenderlo. Durum est contra stimulum calcitrare, dicevano i latini. V’hanno cavalli così irritabili e viziosi, che tocchi dallo sperone vi si gettano contro; questo difetto è particolarmente proprio delle cavalle in calore. In tali casi occorre prudenza e pazienza, perchè l’impiego dello sperone può essere causa di serie conseguenze.
58. Tanto raspa il caval che male giace.
È un proverbio padovano, il quale vuol fare intendere che il cavallo a forza di zampare finisce col farsi un cattivo letto, smuovendo la lettiera e scavando la terra su cui deve giacere.
59. Un cavallo di razza deve avere: tre cose lunghe, tre corte, tre larghe, tre pure.