Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
102 | Proverbi sul cavallo. |
codi-mozzo anglo-normanno, con stinchi brevi e resistente trottatore; ora un cavaliere che si rispetti deve avere nella sua scuderia almeno un puro sangue, cioè una di quelle ficelles che sono tanto in voga. Poco su, poco giù altrettanto avviene dei mantelli. La moda volubile e tiranna ci dà ragione di queste stranezze. Ma, come suona il proverbio, il vero cavaliere non deve badare a razza o mantello, purchè il cavallo sia buono e bello, potendo ripromettersi un buono e lungo servizio da qualunque razza esso provenga, e qualunque sia il colore del mantello; perocchè, come già si disse, tranne poche e rarissime eccezioni, fallaci e tali da non potersene avvalere con soverchia confidenza sono i criteri che alcuni vorrebbero desumerne.
29. Sovente il bel mantello fa vendere il cavallo.
Ad un cavaliere novizio può succedere che, sedotto dalla bellezza o singolarità del mantello, si induca ad acquistar un cavallo, senza badare che le apparenze bellissime possono nascondere vizi o magagne d’ogni fatta.
30. Unghia bianca, piede manca.
Da molti l’unghia bianca è ritenuta per difettosa, perchè, dicono, si scaglia facilmente e quindi il piede manca, cioè il cavallo è soggetto a zoppicatura.