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Donna e cavallo. 83

gine da quanto lasciò scritto Salomone: «Fuggi la donna forestiera che parla vezzosamente; le labbra sue stillano favi di miele, e il suo palato è dolce come olio, ma il suo fine è amaro come assenzio, acuto come una spada a due tagli.» Oggidi però, per le mutate condizioni sociali, le quali tendono ad avvicinare i popoli l’uno all’altro, tal proverbio ha perduto molto del suo valore.

40. Moglie, libri e cavai, non s’imprestan mai, ed anche:

Quattro cose non si devono prestare, cavallo, servitore, fucile e moglie, oppure:

Tre cose si possono mostrare ma non prestare: moglie, cavallo e spada, ed anche come dicono i veneti:

Nè cavalo, nè libri, nè dona, no se impresta na mona, ed anche:

Orologio, can, femene, e cavai, no se impresta mai, ed i tedeschi:

Frauen, Pferde und Huren soll man nicht verleihen, e gli inglesi:

The wife, the borse and the sword may be shew’d, but not lent.

L’imprestare queste cose riesce dannoso; è difficile che non ve le restituiscano un po’ sciupate. Con questo proverbio in bocca uno può facilmente scusarsi del rifiuto di darle a prestito. Uxor, equus, vestis et calceamenta inhonestis, dum coneeduntur, cum damno restituuntur.

41. Napoli (altri scrive Parigi) è il para-