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Oltre alla terminazione ik per l’aggettivo v’hanno ancora le terminazioni: lik, nik, che servono ad esprimere un’idea di rassomiglianza coll’idea contenuta nel radicale:

boadik di legno   gudik buono
boadlik legnoso   gudlik benevolo
seledik raro   klödik credulo
selednik strano, singolare   klödlik credibile
lefulik perfetto   dogik canino
lefulnik completto   doglik cinico
ladik di cuore   glünik verde
ladlik cordiale   glünlik verdognolo.

L’aggettivo attributo è sempre invariabile:

Mens binoms deilik      Gli uomini sono mortali.

L'aggettivo epiteto si pone generalmente dopo il sostantivo e rimane invariabile:

Labobs bukis jönik      Io ho dei bei libri.
Blod of-fata gudik      Il fratello della buona madre.

Solo nello stile elevato è permesso premettere l’aggettivo al nome; ma allora si accorda in numero e caso col medesimo:

Löfob gudikis flenis      Io amo i buoni amici.

Ogni aggettivo può essere trasformato in sostantivo coll’aggiunta della desinenza os:

badik cattivo   difik vario   obik mio
badikos il male   difikos varietà   obikos il mio

    mentre ji-tidel sarebbe la moglie del maestro. Da blod, fratello; ji-blod, sorella e of-blod, monaca. Pero questa distinzione alquanto sottile incontrò pochi fautori principalmente in Francia ed in Ispagna, ove venne adottato un solo prefisso: of, che noi pure appoggiamo.