Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 22 — |
Le consonanti si pronunciano come in italiano, eccetto le seguenti:
c | si pronuncia | come il | g dolce, | cun | (digiuno) | pr. giun |
g | ,, | ,, | g duro, | gig | (gotta) | ,, ghigh |
h | ,, | fortemente aspirata, hät (cappello)1 | ||||
j | ,, | come sc nella parola scìbile: jeval (cavallo) pr. scevàl | ||||
z | ,, | duro come nella parola zolfo: zil (zelo) pr. tsil. |
Le consonanti k, x, y, che non esistono nella nostra lingua, si pronunciano come segue:
|
In Volapük ogni lettera ha sempre lo stesso suono, le parole si si pronunciano come sono scritte e l’accento tonico cade sempre sull’ultima sillaba: eventuo (eventualmente) pr. eventuò.
In Volapük non ci sono consonanti doppie nè dittonghi: leig (eguaglianza) pr. le.ig.
Gli accenti, l'apostrofe e la dieresi sono esclusi; gli altri segni ortografici sono comuni all’italiano.
Nomi propri.
Nems lönik.
I nomi propri, che non hanno il loro corrispondente in Volapük, si scrivono e si pronunciano coll’ortografia e la pronuncia del paese a cui appartengono.2
- ↑ Lo Schleyer invece dell’h usa lo spirito aspro dei greci, ‛ät.
- ↑ Lo Schleyer vuole che tra parentesi si indichi la pronuncia secondo i principii eufonici del Volapük, ad es.: Loescher (Löjer), Giacomo (Cákomo). Egli anzi ha formato un alfabeto mondiale di 37 lettere, che comprende tutti i suoni, e ad esso si può ricorrere quando debbasi esprimere un suono non esistente nel Volapük.