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METROLOGIA. 7C3 MEZZANINO. Metrologia, s. f. Trattato de' metri poetici. 11 E anche Trattato delle mi- sure in (Tenere. — Dal gr. (léxpov, e Xóyoi, Discorso. Metrologico, ad. Che appartiene alla metrologia: « Discussioni metro- lociclie. » Metrònomo. ». m. Strumento di re- cente invenzione, il quale col grado di lentezza o di velocità delle sue oscillazioni regolari indica il tempo, secondo il quale deve essere ese- guito un componimento musicale, o alcuna parte di enso: «Diceva Ros- sini che il metronomo bisogna averlo nella mente e nel cuore. » — Dal gr. Hixpov, Misura, e vóixos, Distribu- zione. Metròpoli, s. f. Città principale di una provincia o di un regno, Sede del governo. — Dal lat. meCropolia, gr. Metropolita. ». m. Arcivescovo di una chiesa metropolitana. Metropolitano, ad. Di metropoli, ed è aggiunto della principal chiosa o della città principale della provin- cia. Il In forza di sost. Arcivescovo d'una metropoli. — Dal basso lat. me- tropolUanus. Méttere, tr. Porre, Collocare, una persona o una cosa in un luogo de- terminato; e usasi anche in senso fig.: «Questo libro méttilo là: -Lo misero in capo di tavola: -La pro- posizione principale si métte in qncl luogo del periodo, dal quale meglio risulti: -Dove si mette tutta questa roba?» llRif. a persone, intendesi spe- cialm. per Dar loro comodo ricetto nella propria casa: «Sono venuti tutti in un branco, e non so dove met- terli:- Alcuni li misi in camera mia, altri nella sala. » H Aggiungere una cosa a un'altra, Mescolarla con essa: « In cotesto vino mettici un poco d'acqua: -Si aggrazi.!, méttendoci un po' di zucchero. » Il JfeHere ima per- sona in un luogo, come convento, col- legio, università, bottega, e simili, vale Collocarvela acciocché vi ri- manga per alcun tempo a fino o d'istruirsi, o di lavorare, o gn.ada- gnare,cc.i|Annover<are, Comprendere, ìfncludere: «In questa nota non ci ho mésso gli acconti; -Ci metta an- che le ultime visite: -In quella so- cietà ci hanno voluto mettere anche me. > lllmput.are, Dare; nei modi Met- tere a colpa, a difetto, a vizio, e si- mili. Il Con la particella pronominale, e rif. a vesti, vale Indossarle: «Met- titi il soprabito, il cappello: -Ancora non s'è messo le scarpe. » || 3/e«ers» in capo, in cuore, in animo. V. i r(v spettivi sostantivi Capo, Cuore, ee. Il Rif. a giuoco, vale Scommettere: « Tutte le scttim.ane mette al lotto cinque lire:-Qnanto hai messo? »|| E assai.: « Tutte le settimane metto al lotto. » Il Metter su, Porre in ginoco la somma che si vuole o si deve scom- mettere: «Hanno messo su tutti? - Io ancora non ho messo su. » Il Rif. a capitale. Impiegarlo, CoUoc.irlo in checchessia: « Ila messo tutti i suoi quattrini in cartelle: -Mette tutto il Buo in libri. » || E rif. a ingegno, dili- genza, cura, e simili, Adoperarlo, Spenderlo: « Ci ha messo tutto il suo ingegno : - Ci metterò tutta la diligen- za possibile.» il Riferito a tempo: «Ci hai messo troppo : - Quanto ci mette a venire? » || Mettere un campo, un ter- reno, e sim., a vigna, a grano, u aim., vale Piantarvi una vigna, Seminarvi grano, ec. l Mettere a ferro e fuoco un paese, Disertarlo, togliendo, abbatt(^n- do, bruciando. Il JlfeHtr male ira due persone, Porre malignamente discor- dia tra loro. || Mettere degli scandali. Inventar cose le quali riescano a divi- dere persone amiche.l|il/c«cre insieme, Unire, Congiungere due o più cose, due pili parti di una cosa. E al- tresì Comporre unendo le p.arti di un tutto: «Mettere insieme i varj pezzi di una macchina; -Mettere insieme una macchin.i. » Assai migliore di Mo7!/arc.|lRif. a denari, patrimonio, e simili. Accumulare: «In pochi anni ha messo insieme un bel patrimonio; -Una m.alattia gli consumò quei po- chi solderelli che aveva messi in- sieme. » V. anche Insieme. || Metter su, riferito a persona, vale Istigarla malignamente contro alcuno: «C'è chi si diverte a metter su gli scolari contro i maestri: -Si vede bene che lo hanno messo sn. » Metter su, nel parlar familiare, vale anche Porre in essere per propria utilità, servigio, e simili, come: « Metter su casa, bot- tega, un negozio qualunque: -Metter su carrozza, cavallo ec. » || fig. Metter su superbia. Insuperbirsi; «Da un pezzo in qua ha messo sn una gran superbia » H Mettere, detto di piante, vale Pullulare, Germogliare; e usasi più spesso assoL: «Ancora le piante non hanno messo : - Ha messo di bei polloni:- Quando l'insalata ha messo non è più buona. » || Rif. a pelo, barba, penne, e simili, vale Spuntare: «Li levò dal nido che ancora non ave- vano messo le penne: -Comincia a mettere i baffi.» Il rifl. Collocarsi, Por- si, in un dato luogo: «Mettiti costì; -Io mi metto qui. » || Mettersi a letto. Ammalarsi: «Dio guardi se si mette a letto! non si rileva più. » || Mettersi a una cosa, a fare una cosa, Ac- cingersi ad essa. Incominciare a far- la: « Si mise a quel lavoro senza al- cuna preparazione; -Si mette a fare cento cose, e non ne finisce una:- Si é messo a fare il ciarlatano : - Met- tersi a litigare. » Il il/fHerst in cam- mino. Incamminarsi ; Mettersi per una strada, e simili. Entrare in essa, e diccsi anche fig.: « S'è messo per una cattiva str.ada, e capiterà male. »i| Mettersi bene male, detto di per- sona, e riferito a veste, abbigliamen- to, e simile, v.ale Abbigliarsi bene o male, Acconciare la persona cosi o cosi: «La signora Rosina si mette sempre bene: -Peccato che si metta cosi male!»liE detto di cose, affari, e simili, vale Pigliare buona o cattiva piega: « L', affare si mette m<alo:-Le coso si mettono piuttosto bene. » Il E assol. Metter bene o male. Prometter buono eattivo esito: « Questa volta il giuoco mette bene; vedremo:-L'af- farc inette molto male. > || intr. detto di fiumi, strade, e simili, vale Sboc- care, Far capo: «La Sieve mette in Arno; Arno mette nel mare: -Questa strada mette diritto diritto in piazza del Duomo. » || Metter conto. Essere utile. Tornar bene, che fr.incesem. diccsi oggi Valer la pena: «Vorrei rispondergli ;ma non mette conto con- fondersi con uno sciocco: - Mette- rebbe conto r.nndarvi da sé. »||Jfc<- tiamo, ns.asi in modo ipotetico, ed è lo stesso che Supponiamo: «Mettiamo che egli venga; come si riceve?» Vart. p. Messo. — Dal lat. mittere. Mettibócca. ». e. ind. Dicesi co- munem. Chi vuol entrare in tutti i discorsi che sente fare altrui, o con- fermando, contradicendo, benché a lui non si appartenga: « Chetati, met- tibocca: -Tu se' un gran mettibocca. » Mettifòglio. ». e. ind. T. stamp. Quel lavorante, che per lo più è un ragazzo o una donna, che stende sulla tavoletta della macchina tipografica il foglio bianco per essere stampato. Mettilòro. ». m. Artefice che adorna checchessia d'oro, Che mette a oro una cosa. — Voce tuttora viva in Fi- renze. Mettimale, ad. Lo stesso, ma man comune, che Commettimale. V. Mettiscàndoli. ». e. ind. Colui o Co- lei che cerca, a forza di calunnie e di falsità, di metter la discordia fra le persone. Mettitura. ». f. L'opera di nn arte- fice che mette su qualche cosa: «C'è da pagare la mettitura della tenda al tappezziere.» Mèvio. ». m. Nome proprio di per- sonaggio antico, passato in sinonimo di Censore maligno. — Voce dei let- terati. Mezzaiuòlo. ». m. Quegli col quale abbiamo qualche cosa a comune e la dividiamo, come usiamo col conta- dino nelle raccolte. ||^^.: «Non mi 8on messo solo a tal impresa, ci ho un buon mezzaiuolo. » Mezzaléna. ». f. Sorta di grosso e rozzo panno, fatto di lana e lino: « La massaia nelle case dei contadini pensa alla mezzalana per i vestiti da in- verno. » Mezzaluna, s.f. T.milil. Quell'opera distaccata a guisa di rivellino che si colloca innanzi agli angoli fiancheg- giati de' bastioni. Il J/es2a7i(7ia, Spe- cie di coltella curva, fagliente dal lato convesso, e i cui duo capi, che finiscono in códolo, sono ficcati e ribaditi in due impugnature, o mani- chctti di legno verticali. La mezz.aln- na adoprasi sul tagliere, dimenandola con ambe le m.ani, a modo d'altalena e quasi ninnando. i| La mezzaluna, in- tendesi anche L' impero ottomano, dalla sua insegna che è la mezzaluna. Mezzamósca. ». f. Nome volgare di una specie di g.abbiano, macchiato di bianco, di cenerino e di nero. Mezzana. ». f. Colei che tien mano a pratiche amorose. Mezzana. ». f. Sorta di mattone, col quale principalmente s'ammat- tonano i pavimenti. |i T. mar. La vela che si stende alla poppa del naviglio. Il Mezzana, dicesi anche Quella parte del maiale, che rimane tra la spalla e la coscia, staccata dalle costole e salata per conservarla. Mezzanamente, art-. Lo btesso che Mediocremente : < Mezzanamente istruito nella meccanica. » Mezzanèlla. dim. di ìlezzana per Mattone; Mezzana nn po'più piccola e più bas.i<a della ordinaria; e anche meno eoffa. Mezzanfini. ». m. pi. Pasta da mi- nestra, di grossezza tra i vermicelli e i capellini. < Mezzania. ». f. Cornilo d'inferiore qualità, di cui si fa assortimento come dogli altri più pregiati, formando i mazzi di due chilogrammi, composti di .54 fila. Mezzanino. ». m. Ordine di stanze, che sono immediatamente sopra al pian terreno, o anche tramezzo ai