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MERIDIONALE. 758 MESCHINAMENTE. diano. Il E Quella lìne.i che mostra il mezzodì negli orologi solari. — Dal lat. meridianus. Meridionale, ad. Che è dalla parte del mezzodì: «L'Italia meridiona- le: - I paesi meridionali sono più caldi degli altri. » 1| Che abita in luo- ghi meridionali: «Popoli meridiona- li. > Il Venti meridionali, Quelli che spirano dalla parte di mezzogiorno. {{ Proprio dei popoli meridionali : « Fantasia, Vivacità, Ardore, meridio- nale. > Il In forza di sost. Abitatore dei paesi meridionali : « Parlava con tutto l'ardore d'im meridionale.» — Dal basBO lat. Vieri dionalis. Meridionalmente, aw. Dalla parte di mezzogiorno: « Corrispondo meri- dionalmente alla Italia: » non comune. Meriggiare, inlr. Riposarsi all'om- bra nelle ore calde: «Mentre il pa- store meriggiava a pie d' un vecchio muro, comparve il lupo; - Tengono le pecore a meriggiare.» Part. p. Me- riggiato. — Dal lat. meridiare. Meriggio. ». m. L'ora del mezzo- ^orno : « Arrivò sul meriggio. » |1 Di bel meriggio, Di fitto meriggio, Di pieno meriggio, posti avverbialm. Nel colmo della giornata. || ifertV/i/io, si dice anche L' ombra che gettano le cose o gli alberi o altro nelle ore meridiane : « Sudato a quel modo mi posi al meriggio, e presi una infred- datura: -Il pastore raduna le pecore al merìggio.» — Dal lat. meridits. Meriggióne-óna. s. m. e f. Perdi- giorno, .iiiante dell'ozio. Merino, ad. Aggiunto di pecore che vengono dalla Spagna, e che han- no lana più lunga e più fine della nostra ; e dicesi anche della lana stessa, il In forza di $ost. Merino, si chiama un Tessuto speciale fatto di essa lana. — Dallo spagn. merino. Meritamente, avv. Secondo il me- rito, A ragione, A buon dritto: «Fu meritamente eletto presidente di quella assemblea: -Meritamente ci.v scnno lo onora:- Meritamente cac- ciato da quella assemblea. » Meritare, tr. Essere o Rendersi de- gno di bene o di male, secondo il merito; costruito tanto con l'oggetto diretto, quanto con un infinito retto dalla particella Di: « Meritò di esser fatto primo consigliere del Re, per le prove di accortezza e di senno da Ini date: - Merita una croce, una me- daglia, una ricompensa, un premio: -Ne ha fatte tante, che merita ogni gastigo. »i|E detto di opere, azioni e simili, Richiedere, secondo giusti- zìa, premio o pena: « Ogni fatica me- rita premio: -La sua condotta me- rita il biasimo di tutti. »||E con le particelle pronominali: « Ha avuto quella onorificenza; ma se l'è meri- tata: - Si meritò la galera: - Si merita quello e altro. » [ Meritare checches- sia ad alcuno, vale Rendernelo me- ritevole; e dicesi di cosa morale; < Quella sua abnegazione gli meritò le lodi di tutti. tMeritare, o Ben me- ritare di checchessia. Far opere, on- de ne venga altrui gloria o utilità: « Lode a coloro che hanno ben me- ritato della patria. » Il ossoZ.: «Biso- gna rispettar la memoria di coloro che tanto meritarono. » |! Meritare il conto, la pena. Esser conveniente, utile, ec: « Bisogna considerare se merita il conto di prendersi briga di tali cose: -Non merita la pena il du- rar tanta fatica per nulla. » || Ed an- che impera.: « Non meritava che ella si fosse incomodata. » Pari. p. Meri- tato. —Dal lat. meritare. Meritévole, ad. Che merita, De- gno: « Meritevole di ogni lode, di ogni premio: -Si è reso meritevole di biasimo, di pena; -Ci sono dei pre- mj per i più meritevoli. » Meritevolmente, arti. Secondo il merito, Degnamente: « Fu meritevol- mente riprovato il suo procedere. » Mentissimo, sxip. di Merito ad. Che ha, molto merito, o ha ben me- ritato. È voce di cerimonia; « Meri- tìssimo Arciconsolo della Crusca: - Meritissimo professore. » Mèrito, s. 77». Tutto ciò che rende l'uomo degno di lode, di premio, ov- vero di biasimo, di pena: « Al suo merito è poco ogni premio; -La pe- na fu scarsa al merito suo. » li i>i me- rito. Di gran merito. Di sommo me- rito, detto di persona e usato a mo- do di aggiunto, vale Che ha qnalità, doti, e simili, da meritare molta sti- ma. || Z)or? altrui merito di una co- sa, o Fargliene merito, vale Ascri- verla a sna lode, come: « Ne danno merito a lui, ma è tutto lavoro d'un altro; - Di tante sue fatiche non glie- ne fanno alcun merito; » e parimente Ascrivere, Attribuire,a merito. ,Farsi merito di uva cosa presso alcuno, si dice quando altri si studia di esser il primo a annunziare altrui cosa di gran momento, o rcnderglisi grazioso in altro modo: «Si volle far merito presso di lui dandogli prima di ogni altro la lieta novella. > || E per Gui- derdone, Ricompensa; anche in sen- so ironico; « Ecco il bel merito che egli mi rende di tanti benefizi ! » J E i poveri, a cui si dà la limo- sina, dicono: «Dio gliene renda me- rito »||E per Usura, Frutto di de- nari; ma oggi diccsi solo del Frutto che prende il Monte di Pietà pei de- nari dati sul pegno: « Al Monte di Pietà prendono pietosam. il sette per cento di meriti, e (]nalche altra cosa per giunta. » n Merito della eausa. La sostanza di essa: « Conoscendo di avere il torto nel merito, si rifugia- no negli incidenti:- Parlò in merito l'avvocato B.;-La causa fu decisa nel merito.» li Per i meriti della pas- sione di O. Cristo, vale Per quel merito che agli uomini acquistò G. Cristo con la sua passione e morte; ed è modo di eflicaee preghiera. — Dal lat. meritum. Meritoriamente, opv. In modo me- ritorio: « Operare meritoriamente. » Meritòrio, ad. Che acquista merito. Che è degno di ricompensa: « Il per- seguitare tal canaglia è opera meri- toria. » Il E generalmente si dice di tutti quegli atti che sono accetti a Dio, e ci acquistano merito appresso di Lui: « L'elemosina è una delle ope- re più meritorie. » — Dal lat. merito- rius, ma in altro senso. Mèrla, s. f. La femmina del Merlo. — Dal lat. merula. Merlare, tr. Circondare di merli un edifizio: «Vuol far merlare tutto il palazzo invece di farci il cornicione.» Fart. p. Merlato. I! In forma d'od.: « Torre merlata, Castello merlato, Mura merlate. » Merlatura, s. f. L'atto e L'effetto del merlare: «Il palazzo finisce con una magnifica merlatura. » Merlétto, s.m. Guarnimento dì abi- ti, o Trina fatta di refe, di oro filato d' altro, detta cosi perchè in qual- che modo rende immagine dei morii che coronano certi edifizj: «Merletti di Fiandra:- Abito guernito di mer- letti. . Mèrlo. ». m. Uccello piuttosto gros- so, di penne tutte nere, col becco e le orbite orlate di giallo. La femmi- na è bruna di sopra, e bruna rossic- cia di sotto, con macchie nere sul petto. Il 3fer/o, dicesi figuratam. e fa- miliarm. a Persona assai maliziosa; e più per efficacia Merlo dal becco giallo: «,Tu se' un bel merlo: -Che merlo! -E un certo merlo!» i| OoTiia merlo! diciamo per significare a qual- cuno che non siamo co.sl gonzi da credere alle sue fanfaronate o ai suoi imbrogli, per cosa che egli faccia o dica. — Dal basso lat. merulas. Mèrlo. ». m. T. arch. Ciascuno di qne' rialti di mnro, quadrangolari, on- de si circondavano le antiche torri e anche palazzi, ponendoli a una ccrt.a distanza l'uno dall'altro, perchè da- gli interstizj si scagliavano o sassi o altro, e dietro il vuoto si riparava la persona. I Guelfi gli facevano qua- dri 5 i Ghibellini gli facevano termi- nati in due punte; « I merli di P.v lazzo Vecchio: -Ha fatto un palazzo co' merli a uso medio evo.» Merlòtto, dim. di Merlo; Merlo gio- vane; ma più che altro si usa figu- ratam. a significare Persona sempli- ce, e facile a essere ingannata: < Ora che ha trovato il merlotto, figurati se lo pela! » Merluzzo. ». m. .?orta di pesce, noto volgarm. pel molto olio che si estrae dal suo fegato, che oggi è assai usato in medicina; « Olio di fegato di mer- luzzo. » — Dal lat. maris lucius. Luc- cio di mare, mediante il fr. merluche. Mèro. ad. Puro, Schietto, Senza al- cuna mistura; ma ora si usa solo unito a certi sostantivi per accennar la loro vera essenza, o per sola en- fasi, preponendosi sempre al nome: «Ella è una mera invenzione; -Son qui per mera necessità: -Son venuto per mera curiosità. » — Dal lat. merus. Mesata, s. /". Lo spazio di un mese : « A far quel lavoro ci vorrà una buo- na mesata : - Sta in campagna le in- tere mesate. » ;| Salario o Paga che altri ha mese per mese: « Ha una buona mesata; -Non ho ancora ri- scosso la mesata: -Ci ha da pagarmi tre mesate. » Mesatina. (firn. di Mesat.i,ncl secon- do significato: « Ha una mesatina di poche lire. » Méscere, tr. Versare il vino, o al- tro liquore, nel bicchiere, altro va- so, a cui si deve bere: «Mésce il vino senza verun riguardo: -Mésco- no la sciampagna ne' bicchieri grandi; -Mésci il caffè, la cioccolata. » lassol.: «Non faceva altro che mescere;» e il prov.; Su' pesci mesci, cioè man- giando pesce, bevi del vino; e l'altro, Amo non cresce, se Sieve non mesce , cioè se la Sieve non vi scarica molta della sua acqua, fig. Dare in abbon- diinza, rif. per lo più a denaro; « Lo aiutava, e mesceva denari a iosa. » Wassol.: «Può far benissimo tutte le mode; tanto c'è chi mesce. » n E an- che rif. a busse: «Mesceva fior di pugni a quelli sciagurati. » Part. p. Mesciuto. — Dal lat. miscere. Meschinamente, avv. In modo me- schino. Poveramente; « Vive meschi- namente, benché lavori dalla matti-