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MARMÒREO. 740 - martellìna. Marmòreo, ad. Di marmo: «Base, Colonna marmorea. » ||BiaDCO come nn marmo : « Faccia marmorea. » Vo- ce dello stile elevato. — Dal lat. mar- moreua. Marmorizzare, tr. Dare, o per via di colori, o iu altro modo, apparenza di marmo a una cosa; e specialmente si dice della carta: «Ha una spe- ciale perizia nel marmorizzare la carta.» Pari. p. Maumoiuzzato. H In forma A' ad.: «Carta marmoriz- zata: - Siipone marmorizzato. » Marmòtta, s. f. Animale simile a grosso topo, che ha coda corta, e co- perta di lungo pelo; il pollice delle zampe anteriore è conico, il corpo di sopra è baio scuro, di sotto giallic- cio grigio : sta per le montagne, e vive in letargo durante l'inverno, il fig. dicesi a Chi fugge l'altrui com- pagnia: «Dio mìo, è proprio una mar- motta; sta sempre rintanato.» Il E di Chi è tardo e da nulla: « '^'a' là: tu se' una gran marmotta. » Il Marmotta, usasi anche per Scimmia, Bertuccia, il Pigliare o Peccare, una marmotta, dicesi familiarm. per Infreddare, espo- nendosi al troppo freddo, o a ri- scontri, ec. Marmottina. dim. di Marmotta. || Si dice ancora per far paura a' bam- bini: Ecco la marmottina; o quando vogliono vedere cosa nascosta o chiu- sa, si dice loro: Lascia stare; c'è la marmottina. Marmottino. dim. di Marmotto ; e familiarm. si dice per vezzo ad un bambino: «O che bel marmottino! » Marmotto. s. m. Dicesi schcrze- volm. per Bambino. — Dal fr. marmot. Marna, s. f. Terra calcarea, di co- lor grigio giallastro, che suole ado- perarsi per fertilizzare i terreni, e si chiama anche Terra di purgo. — Dal lat. marga. Marnare, tr. Concimare, o Ravvi- vare un terreno mescolandovi della marna. Part. p. Maunato. Maro. ». m. Pianta aromatica di sa- pore acutissimo, le cui radici alcuni mangiano col lesso. — Dal aA.marum, gr. iiàpov. Maronita, s. m. Cristiano di rito si- riaco, che abita il monte Libano, sotto laprclaturadelpatriarcadi Antiochia. — Da Marone, nome di un monaco che fu l'istitutore di tali cristiani. Maróso, s. m. Ondata violenta del mare: «Nave agitata e battuta da grandi marosi. » Ma è voce dello stile nobile. Marra. ». f. Arnese rusticale, col ferro largo e piatto, che si adopera per ribattere il terreno seminato, e lavorare poco addentro: «Buttatoli seme, si appianano lo porche con la marra. » 11 Afat-ra, T. murai. Arnese di ferro iu forma di una marra, pian- tato in una lunga asta, col quale il calcinaio disfà la calce mescolandola con la rena. Il La parte estrema dei bracci dell'ancora, in forma di vo- mere, e con la quale fa presa nel fondo del mare : « Ancora a due, a tre marre. ^ — Dal lat. marra. Marranàccio. pegg. di Marrano : «Tu se' nn gran marranàccio!» Marrànico. s. m. T. macell. Coltello grosso e pesante del quale si sei-vo- Ho i macellari per fare i diversi ta- gli grossi delle bestie macellate. Marrano, «.m. T. star. Titolo ingiu- rioso che davasi in Ispagna .V Mori convertiti per forza sotto il regno di Ferdinando il Cittolico; ma ora si usa solo per Uomo rozzo di modi e di vestire ; Zotico : « Tu se' un gran marrano: o avvezzati un po' a stare in conversazione. » Marràia. ». f. Colpo dato col ferro della marra : « Con una marrata nel capo lo freddò. » Marregglare.inir. Adoperar la mar- ra lavorando il terreno; e propriam. Ricoprir con la marra il grano e le biade, appena seminate. PaW.^. Mae- REGGIATO. Marrocchinare. tr. Conciare la pel- le di montone in modo da farne mar- rocchino; o anche Dare alla tela in- cerata aspetto di marrocchino. Part. p. M ARUOCCUINATO. : | In fonna d'ad.: « Poltrona ricoperta di tela marroc- chinata. » Marrocchino. » m. Cuoio di becco di capra, concio con la galla in modo speciale, e colorito dalla parte del fiore: « Bel codice legato in mar- rocchino rosso. » — Da 3/arrocco, dove princìpalm. si lavora. Marróne. ». m. accr. di Marra; Ar- nese rusticale simile alla marra, ma col ferro più stretto e più lungo del- la marra, lavorandosi con esso più addentro il terreno. Marróne. ». vi. Sorta di castagna più grossa delle comuni, e che serve spe- cialmente a mangiarsi cotta : « Compra due marroni per far le bruciate: - Marroni giulebbati: - Marron sec- chi ce.» li In forma d'a<i. detto di co- lore, vale Cbc è simile a quello del marrone: « Ha un vestito di color mar- rone. » ||ilfarronc, si dice familiarm. per Errore, specialm. in cose lettera- rie: « A quel passo di Dante il novello commentatore ha preso un bel mar- rone: -Codesto è un marrone badia- le: -Marrone filosofico, politico ec. » Marrùbbio. ». m. Pianta che ha il flore fesso a modo del labbro lepo- rino, e ce ne è di più sorte. Fiorisce dal giugno al settembre; ed è comu- ne lungo le strade di campagna, lun- go i fossi, ed a piò delle rovine. Manda leggiero odore di muschio. — Dal lat. marrubiiim. Marruca. ». f. Pianta spinosa con tronco assai ruvido, che si vede in quasi tutte le siepi : ha le spine gros- se e acutissime, lì Mazza di marruca, Mazza fatta col fusto di essa pianta, che i butteri segnatamente sogliono portare. — Dal basso lat. viarrugina. Marrucàio. ». m. Luogo dove sono molte marruche: «E chi vi penetra là in quel marrucaio? » Marruchéto. s.7;ì. Luogo dove sono molte piante spinose. UE per estens. Luogo incolto e ingrato: « Ila un poderuccio che è nn marrucheto. » Marsala. ». f. Vino bianco, assai spiritoso, che viene da Marsala, città di Sicilia: « Questa è una buona mar- sala: -La marsala che viene in com- mercio, ha sempre una quantità di alcool aggiunto. 5 11 Jlfar»a(o vergine, Quella dove non è stato aggiunto alcool: « La marsala vergine, è assai graziosa al palato. > Alcuni, per par- lare in punta di forchetta, la fanno maschile, e dicono il Marsala. Marta, s. f. Nome proprio dì don- na. Per la frase Far da Marta e da Maddalena. V. in MADDALENA. Marte, s. m. Nome del Dio della guerra appresso i Gentili; e presso i poeti è tuttavia simbolo della gnen-a. il Per antonomasia si dice, special- mente in poesia, Marte a un Prode e potente guerriero. H Nel linguaggio familiare si direbbe per Ironia: « GII ufficiali della G. Nazionale eran tanti Marti. » !| Popolo di Marte, si usa per parafrasare gli antichi Romani. HCoot- po di Marte, si chiama anche oggi Quello destinato a farvi gli esercizj militari: «Stamani c'è la rivista al Campo di Marte. ' ,1 T. astr. Nome del pianeta, che è il più vicino alla terra. Il Gli Alchimisti diedero, e i Chimici glielo conservano, il nome di Martr- al Ferro, come di Saturno al Piombo. Marte, dicesi per Martedì, nel noto prov. Né di Venere, né di Marte non si aposa né »»" i>arte. — Dal lat. Mars. Martedì. ». «i. Nome del terzo gior no della settimana. — Dik Marte odi, Giorno dì Marte. Martellaménto. ». m. L'atto, L'ef- fetto e II suono del martellare; «In quella strada non vi si campa, a ca- gione del continuo martellamento de' fabbri. » Martellare, tr. Battere replicata- mente col martello; ma è di raro uso nel significato proprio. || /fj. si dice di una passione che ci tormenti: « La gelosìa lo martella fieramente. » |] intr. si dice più spesso delle forti e dolorose pulsazioni del sangue in al- cuna parte, dove affluisce in copia: « Mi martellano le tempia: -Ila un dito che gli martella spietatamen- te. » Il Picchia e martella, Dagli, pic- chia e martella, sono modi familiari, co'qnali sì accennano i replicati sforzi o tentativi fatti per giungere a nn fine: «Dagli, picchia e martella, fi- nalmente m' è riuscito di concluder questo negozio. » Più spesso Dagli, picchia e mena. Part. p. MARTEL- LATO. Il In forma A' ad. T. mut. Note martellate, Note eseguite come colpo sopra colpo, senza fermavisi sopra. Martellata «./l Colpo dì martello: « Muro che va giù con poche martel- late: -Gli diede una martellata sul capo e l'uccise. » I: Pulsazione dolo- rosa a cagione di afflusso di sangue: «Mi sento certe martellate, che non ne posso più.» 1| Familiarm. di chi è vestito con ogni eleganza e con ogni cura si suol dire, che Non gli manca una martellata: «Va vestito sempre elegante e per l' appunto, che non gli in:inca una martellata. » Martellétto, dim. Ai Martello, il Par- ticohum. dicesi di Ciascuno di quei legnettì articolati, che mossi dai tasti del pianoforte battono sulle corde. Martelllàno. ad. Aggiunto di nna Sorta di versi italiani dì quattordici sillabe, rimati a due a due, come i versi francesi alessandrini, cui corri- spondono; cosi detti da Pier Iacopo Martelli che ne fu il restauratore; e usasi anche in forza dì sost.: « I mar- telliani sono molto monotoni e ug- giosi. » Martellina. ». f. Una sorta di mar- tello d' acciaio, che da una parte ha la bocca, cioè il piano da picchiare, dall' .iltra il taglio; ed è strumento proprio de' muratori ; onde in modo assai comune diccsi Mettere la mar- -^- tellina in una casa, per Cominciare ^m a murarvi: «Quando in una casa si ^ mette la martellina, non si finisce di spendere. 5 || Altra sorta dì martello, col taglio dall'una e dall' altra parte, intaccato e diviso in più punte a dia- mante, il quale serve a' maestri di scalpello per lavorar le pietre dure,