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FUSCELLÍNO. | — 547 — | GABBANÈLLA. |
Fuscellino. dim. di Fuscello: c M'è eutrato un fuscelliuo iu uu occhio:- Si stuzzica i denti con uu fuscellino di scopa. r ll Cercare una cosa col fit- acellino, Cercarla con grande studio e premura; e dicesi di cose spiace- voli, come briglie, noie, danni, e Bl- mili. H Ed anche Cercar minutaiuente e studiosamcnte: c L’ho cercato pro- prio col fuscellino; ma nou l‘ho_po- tuto trovare: — Cerca i difetti degli al: tri col fuscelliuo. rll Fuscellini, dleousr Le prime aste che fanno i_ bambini, l quali incominciano a scrivere.1|00- - minciare da’ fuscellini, dicesi figura- tam. per Mettersi a fare checchessia, senza averne veruu disegno, e _do- vendo cominciar proprio dalle prime e iù minute cose. _ uccello. a. m. Pezzetto di sottile ramoacello, di paglia o simili: c I pic- coli uccelletti s infilano iu un fu- scello di stipa, e Il si arrostiscouo: — Vedono il fuscello nell'occhio al- trui, e nou la trave nel lor0:-Fu— sccllo di scopa:— Un fuscel di paglia.» || Per ischerzo si paragonauo le gambe sottili co'fuseelli: c Ha le gambe che sono due fuseelli:— Cammiua suîfu: scelli. a || Essere un fuscello, dicesi di persona molto magra. — siucope di fraticello. _ _
Fusciacca. a. f. Larga striscia di seta, cinta alla vita, e auuodata o dl dietro o su'fiauchi, eon largo fiocco, co‘dne lunghi capi peudeuti in basso: 10ggi le donne hauuo ricominciato a portarla fusciacca. »— Da facciamo.
Fusciacco. V. Fucmcco.
Fusciarra. s. f. Uomo tristo; ma di- cesi più che altro di giovani troppo liberi: c Ha passato veut'auui;ma è una vera fusciarraa
Fusellàto.ad.Lo stesso che Fusato.
Fusèllo. dim. di Fus0' ma si_dice più che altro di cose in iorma di pic- colo fuso: «Un t'nsello di bronzo.:|| Nell'arti e mestieri dicesi uu Fusto, sul quale si ferma una ruota ehe gira con esso, o attorno al quale essa gira: c Gli si e. rotto il fusello della ruota.»
Fuseràgnolo. a. m. Nome di dispre- gio, col quale si nomina uua persona molto magra e di cattivo colorito: tAd alcuni par bella: a me pare un fuscrag'nolo. b
Fusibile. ad. P0ssibile o Agevole a fondersi: cll platino è fusibile solo a fuoco ardeutissimo.»
Fusibilita. s. f. astr. di Fusibile; L' esser fusibile: c Che volete voi pa- ragouare la fusibilitù. della cera cou la fusibilità del platino? p
Fusièra. a. f. Arncse di paglia te- nuto uuito da stecche di legno, ove i fliatori infilano i fusi.
FuSiòne. s. f. L'atto e L'effetto del fondere, riferito a metalli, statue ee.: a Oggi si comincia la fusione del me- tallo per la statua del Re: - La fusio- ne della statua del David è andata be- ne.» “Mettere in fusione, si dice per Mettere una sostauza dentro ad uu li- quido aceiocchè prenda,o perda certe qualità: c La lepre si mette in fusione nell'aceto, acciocchè perda il salvati- co:— Altre cose si mettono in fusione in certi liquidi, accioeehe se ue im- bevauo, o pigliuo il sapore, o diven- gano più teuere.:— -Dal lat. fusio.
Fuso part. p. di Fondere.
Fuso. s. m. che nel plurale fa an- che Iî'usa di gen. Il, Strumento di Ie- guo, che si adopra per filare o torcere, lungo comuuem. intorno a uu palmo, dritto, tornito e corpacciuto nel mez- zo, sottile nelle punte, uelle quali ha uu poco di capo, che si chiama Cocca, a cui s‘accappia il filo, acciocche tor- cendosi non isgusci.||Strnmeuto co- muncm. fatto di ferro, non per filare, ma per infilare il cannello, roechet- to, ec., per avvolgerli sopra il filo.” E anche qucl Ferro lungo e sottile, il quale si ficca da una banda in nn toppo di legno che lo tien fermo, c dall‘altra s iuflla l’arcolaio per di- panare.“ Fuso, Ferro lungo e sottile, di cui si servono gli stradieri per fo- rare sacchi, panieri, e simili, a fiue di tentare se vi sia nulla da gabella. T. gett. Quel legno, iu eui e stabilita la forma della eampaua.|| TJorn. Quel pezzo di legno del toruio che passa nell’occhio, s'è iutero, e per le lu- nette, se è diviso.|| Fuso, dicesi au- che il Fusto della colonna. || T. stamp. Fuso, Liueetta, flua all'estremita e uu po‘paneiuta nel mezzo, eon la quale sogliono gli stampatori sepa- rare nella pagiua una materia dal- l’ altra. || Diritto come un uso, dicesi di persona che sia assai iritta della persona. Il fig. Andar diritto come un fuso in alcun luogo, Andarvi difilato, addirittura, senza fermarsi o devia- re: c Se n’andò a casa diritto come uu fuso. a H Di chi va tutto d'uu pez- zo e impettito si dice che par che abbia mangiato la minestra o lo stu- fato di fusi. || Fare le fusa, dicesi del gatto quando se ne sta in quiete, e nel respirare fa un certo romore ran- toloso, simile a fusa che ruzzoliuo per terra.||Fare le fusa torte, Veuir meno alla fede coniugale.— Dal lat. fuma.
Fùsolo. s. m. Quel perno di legno che regge la macina del mulino.
Fuà‘òrlo. ad. Appartenente alla fu- sione: t Arte fusoria. p “Forno fuso- rio, Il forno costruito apposta e con certe date qualità, che reudouo più agevole la fusioue dei metalli.— Dal basso lat. fuaorius.
Fusta. s. f. Specie di piccola uave con bordo basso e assai veloce, usata più che altro dai pirati-Dal lat. ras-tir, Legno.
Fuetàio. e. m. Colui che fa i fusti e li arcioni per basti, selle, ec.
Fusticino. e. m. Piccolo fusto.
Fustigare. tr. Battere cou ver he. Ma è quasi fuor d’ uso. Part.p. U- STIOATO. — Dal lat. fuaiigare.
Fustigaziòne. e. f. La peua del dare altrui la frusta.
Fusto. e. m. Gambo d'erba, sul quale si regge il flore o il suo frutto. 1| Pedale degli alberi, dal quale si de- rivauo tutti i rami: cAIberi di alto fusto, di iccolo fusto.»“ Si trasfe- risce auc e alla Corporatura del- l'uomo; ma nella maniera Essere un bel fusto, detto di douua che abbia bella ed alta persona. H Éel fusto, poi dicesi irouieam. per Uomo stupido e balordo. Il La canna della chiave che ha da uu ea o l'anello e dall'altro gl'ingegni." uato della stadera, di- cesi Quello stile iu cui e infilato il romano e dove sono segnate le tae- che. Il Fusto del letto di ferro, d'un canapè, dell'ombrello, ec., dicesi per La ossatura di esso: 1Voglio far ri- e0prire il cauapè, perché il fusto è sempre buono. r || Fusto dicesi an- ehe per Una specie di bariglioue, adoperato al trasporto di viui, li- quori, generi coloniali, ee.— Dal lat. Fusti;
Fùtile. ad. Frivolo, Vano, Che è senza fondamento, Di ninn momento: x Pretesto futile: - Futile argomento. — Futili composizioni:-Cose futili.» — Dal lat. futilia.
Futilità. s. f. astr. di Futile; L’ esser futile: «È chiara la futilità del suo argomento. || Cosa futile, vana: «Perde il tempo in mille futilità.»
Futilménte. avv. Cou futilità: c Ra— giona, Opera futilmeute. n
Fulùro. ad. Che ha da essere, Che è da veuire; c ll tempo futuro:— La vita futuraJIIDctto di auno, mese, settimana Quella che seguita imme- diatam. alla presente: c I libri arrive- ranno nel mese futuro: — Per que- st' anno la guerra nou cl sarà, ma uell’ anno futuro e certa. h; Vita fu- tura, Vita che succede alla temporale. || Detto di persona, vale Che avra, ri- vestirà, in avvenire, uua qualità, un uflìcio, e simili: c E il mio futuro ge- ner0:- Il futuro Papa. a || Futuro, T. gram. aggiunto di Quel tempo del verbo che esprime azione da farsi o da succedere in avvenire, come Farò, Dirò, Morra, Pioverd, ee., e usasi au- che sostautivamq] ln forza di sul. ll tempo avveuire: c ll futuro e iu mauo di Dio. r |l In futuro, posto avver- bialm., Nel tempo avvenire. t Ora piglia questi, il rimanente te lo darò 1u futuro.» || I futuri, Gli uomini che vcrrauuo dopo di uoi: c Cose orribili non solo a‘ presenti, ma anche a‘fu- turi. r — Dal lat. futum.
G.
G. Settima lettera dell'alfabeto e quiuia delle. consonanti, che igram- matici dicono mule. Pronnnziasi 01', ed è di gru. più comnnem. m..- c Un G grande; Due y piccoli.»
Gabbacristiàni. s. m. ind. Lo stesso che il seéz.
Gabba èo. e. m. lpocrita, Bacchet- tone.
Gabbaminchiòni. c. m. ind. 'Colni che soprafl'à le persoue semplici cou le apparenze della bontà o dclla bra- vnra.
Gabbamòndo. e. m. Uomo fraudo- lento, aggiratore: vSi lascia influoc- chiare a ncl gabbamondo. r Gabbane la. s. f. Veste lar a di la- na bianca e con maniche, a quale tengono indosso i malati degli spe- dalI, quaudo sono alzati. || Uua veste simile,ma di laua color tabacco, e nel- l‘estate di tela scura,che i giovani stu- deuti di medicina, addetti al servizio medico dello spedale, ortauo indosso esercitando il loro u cio; onde tali giovani si chiamano Giovani di gab- anella. Il Quindi Esser di gabbanella,