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F. — 479 — FÀCCIA.


F.


F. Sesta lettera dell'alfabeto ita- liano quarta delle consonanti mute, o, se ondo alcuni ammatici, prima delle semivocali. I suo nome e E/ì'e, e si fa tanto maschile, quanto fem_- minile: «Un efl'e maiuscolo:- Un'efle piccola.‘ » "Nelle abbreviature Fora vale Fece, ora Figlio o Fratello; _FF, Feddi; oppure, come dicesi oggi nel cattivoliuguaggio amministrativo, .Fa- ciente funzione.

Fa. s. m. T. mus. La quarta nota della scala di do, e La figura che la rappresenta. || Prend esi anch_c_ per Il tono o Chiave di fa: c Corm Il] fa: - Il basso canta in fa.»

Fabbrica. a. f. Edifizio in genere, come casa, palazzo, chiesa, e Slnllil: c Firenze ha molte e belle fabbri- che; Fabbriche ad uso di villa. » || Edilizio in via di costruzione: c Un muratore ò cascato dalla fabbrica- Lo andai a cercare alla fabbrica. »_| Fabbrica, dicesi Quel lavoro che In un luogo determinato e cou gh op- portuni strumenti si fa er ridurre alcune materie agli usi ella vita: e dicesi anche Il luogo ove si fabbrica e si lavora checcbessia: c Fabbrica di candele steariehe:— Fabbrica di saponi, di panni, di polveri, di letti di ferro, ec.: — Fabbrica d'armi:- E in fabbrica dalla mattina alla sera. » — Dal lat. fabrica.

Fabbricare. lr. Costruire, Edificarc; rif. ad opcre di muramento,ma csteso anche ad altre opere: c Iu poco tempo sono state fabbricate moltissime case: — Hanno fabbricato un quartiere in- tero per la povera gente.» Ilassol.: c Ci vuol molto giudizio a fabbrica- re. » || fig. Fabbricar notizie, calunnie, tradimenti, e simili, vale Inventarli, Meditarli.“Fabbricare, riferiscesi anv che ad oggetti pcr servire ain usi della vita, e vale Lavorare, Produrre per via dell'industria. Part. pr. FAB- BRIGANTI-3, che spcsso prendesi in for- za di rosi. per Fabbricatore: c Fabbri- cante di drappi, d‘occhiali,ec.» Part. p.1-‘AunmCA'r0.— — Dal lat. fabricare.

Fabbricatlvo. ad. Aggiunto di ter- reno, e valc Dove si può fabbricare, costruire edifizj: c Vendita di terreno fabbricativo. »

Fabbricato. s. m. Fabbrica, Edifl- zio qualunque: c Imposta sui fabbri- cati: — Grande, Bel fabbricato. » H Corpo di fabbriche, edifizj che occu- pino un certo tratto di terreno.

Fabbricatòre-trice.verbal.da Fab- bricare; Chi o Che fabbrica: «Fab- bricatore di znccherl, di saponi, di letti di ferro, ec:»||fig.: «Fabbrica- tore di bugie, di notizie, di calunnie: — Fahbrìcatore di castelli in aria.»

Fabbricazione. o. f. Il fabbricare: «Fabbricazione della carta: - Fab- bricazione d'armi, ec.»

Fahbrichétta. dim. (li Fabbrica; Fabbrica alquanto piccola: c E una bella fabbrichctta. »

Fabbrichina. dim. e cezz. di Fab- brica; l-‘abbrica piccola, ma raziosa.

Fabbricòna. accr. di labbrica, Grande fabbrica.

Fabbricòne. s. m. aecr. di Fabbri- ca: c Guarda che bel fabbricone! »

Fabbrile e Fabrlle. ad. Di fabbro, Appartenente a fabbro, ossia artefice in generale: «Arti fabbrili:-Opere fabrili. r — Dal lat. fabrilis.

Fabbro. a. m. Propriam. Arteflce; ma l’nso lo ha ristretto a Colui che lavora ferramenti in grosso. Il Aver data la lingua al fabbro, dicesi di Chi se ne sta zitto, e, sebbene domandato, non risponde.— Dal lat. faber.

Faccènda. s. f. Cosa da farsi,o da compirsi, Affare, Negozio: c E un uomo pieno di faccende: — Essere in faccende: -Sbrighiamo una faccenda per volta:-l"accende di Stato. » H Particolarm. I lavori della campa- gna: «Ogni stagione ha le sue fac- cende: — Verrò, dopo finite le fac- cende. » || I scrvigj interni della casa, che anche diconsi Faccende di casa: i Ho preso una donna per le faccende di casa: - Quando ha fatto le sue fac- cende, se ne va.»|] Far faccende, detto di chi ha una bottega o un nc- gozio, vale Spacciar molto la propria mercanzia: c Ila apcrto una bottega di cafl'ò, ma non fa faccende:-Quel negozio di panni fa molte faccende: — Dopo quella mariolata, si ò scredi- tato, e non fa più faccende.»||Da faccende, detto di persona vale Fa- tichevole, Atto a sbrigare molti ser- vigj, specialmente della casa: c E una donna da faeeende.»|]Chi non vuol dire esprcssam. certe necessita corporali, dree che va a fare una faccenda.“ E per Cosa qualunque: c È una .certa faccenda che mi piace poco:-E una brutta faccenda. »|| Aver Ie faccende a gola, Avere moltis- sime faccende; e scherzevolmente di- cesi di chi mangia: c Ora il sor dottore non può,perchè ha le faccende a gola.» || Scr Faccenda, dicesi ad Uomo che s‘intriga iu ogni cosa, Faccendicre. — Dal n. pl. lat. facienda.

Faccendàccia. pegg. di Faccenda; Cattiva faccenda; ma dicesi più spes- so dei bassi servìgj della casa: c Ha prcso una donna per le faccendacce. » || E per Cattivo affare: c Vuol essere una faceendaccia qucsta. »

Faccendièra. fem. di Faccendiere.

Faccendière. s. m. Colui che vo- lenticri s‘iutriga in ogni cosa: c Fac- cemlieri politici: - Faccendicri acca- demici. » 1] E in forma d’ad..- c Depu- tati, Professori, faccendieri. »

Faccendina. dim. di Faccenda; in- teso più spesso di quelle di casa: «Gia già quclla bambina fa le sue faccendine, che ò una meraviglia.»

Faccendòne. s. 'm. Chi si da gran facccuda, senza conclusione, Afl‘an- none; e si distin ue dalFaccendiere in questo, che i accendieri conclu- dono spesso, e sempre a profitto proprio.

Faccenduòla. dim. di Faccenda: c Le facccmluole di casa; Ha un monte di faccenduolc. »

Faccetta. dim. di Faccia. Il Uno del lati di un corpo, avente figura prisma- tica; onde la maniera A faccetle, po- sta avverbialm. o ln forza d‘aggiun- to, e si dice di gemma, cristallo o altro, la cui superficie sIa composta di facce o piani divcrsi.||Fare una faccetta o delle faccelle, dicesi fami- harm. per Iscomparire, Far figura meschina o umiliante: «Bisogna te- ner conto del denaro, per non tro- varsi poi a dover far delle faccette, chiedendolo: -Ho dovuto fare una faccetta, che non l’avrei fatta per tutto l'pro dcl mondo.» -

Faccettare. tr. Ridurre a faccettc, e rif. a gemme, e simili. Più comune Sfaccettare. Part. p. FACCETTATO, che usasi anche in forma (l'ad.

Facchina. fem. di Facchino.

Facchinaccio. pegg. di Facchino: - più yile d'un facchinaccio.»

Facchinaggio. s. m. Diritto che si paga, ed anche Mancia che si da, ai facchini per i servigj che prestano.

Facchinàta. s. f. Atto o Discorso da facchìuo.

Facchinescaménte. avv. Da fac- chino, Come un facchino: «Lavora, Parla, Opera, facchineseamente. »

Facchinésco. ad. Di facchino, o Da facchino: c Modi facchineschi, Dispu- te facchinesche, Linguaggio facchi- nesco. »

Facchino. o. m. Quegli che per me- stiere porta pesi addosso, e fa altri umili servigj: c Chiamami un fac- chino della Veloce:-I facchini dei porti sono una vera maledizione.» | Per estens. dicesi di Chi in una fami- glia, in una bottega, ec., ò costretto a avorare più degli altri: «Quel o- ver uomo t'- il facchino di casa:— lyon voglio mica fare il facchino, sapete ? » ||E di Chi opera o tratta come un facchino: «Non sono letterati, ma facchini. » || Vita, Maniere, Linguag- gio, ec., da facchino, Vita assai fati- cosa, Maniere, Linguaggio vile, e (le- gno di un facchino.— a fare.

Faccia. s. f. La parte anteriore dell' uomo, dalla sommità della fronte alla estremità del mento: « Gli tirò una sassata, e lo colse nella faccia: — E nn vento che porta via la faccia: - Hanno certe facce grasse e fresche, che è un piacere. »||Degli animali non si direbbe, eccetto che riferendolo er ingiuria a quella dell'uomo, come ac- cia di cane, Faccia di scimmia, ec., sebbene anehe in questo caso dicesi Musa di cane, di scimmia ec. il Sem- biante Volto. in quanto vi si mani- festa i'indolc o la condizione del- l' animo: «Ha una faccia di buono che innamora; Faccia di ladro, d'as- sassiuo; Faccel... Dio ci guardi!» | Scmbianza, Apparcnza, Aspctto; det- to cosi di cose tanto fisiche quanto morali: c Talvolta la verità ha fac- cia di bugia, e l'adulazione ha seni- pre faccia di verità: — Le chiesu de'Serviti hanno iù faccia di sale che di templi. »;| accia della terra, lo stesso che Superficie terrestre' e in locuzioni familiari, lo stesso cIe Il mondo: c Un bricconc come lui non c'è su tutta la faccia della terra. » || Nel linguaggio scritturale, La uma- nita e le sue morali condizioni: x Man- derai il tuo spirito, e rinnoverai la faccia della terra. » || Sulla faccia del luogo, usato coi verbi Andare, Con- dursi, e siiuili, vale Andare in quel tal luogo per esaminare con gli occhi pro-