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EVANGELISTÀRIO. - 478 - EZIANDÍO


Evangelistàrio. s. m. Lo stesso che Evangeliario: u Un bcll'evangelistario del secolo XI. »

Evangeliìtare. tr. Ammaestrare nelle verità dell’ evangelo: u S. Paolo andava evangelizzando i popoli: — S. Francesco Saverio evangelizzò il Giappone. » Il E assolntam.: u Coloro, che evangclizzando ridnssero interi popoli alla fede di Cristo.» Pari. p. Evsueemzzs'ro.

Evangelitiatòre. verbal. da Evan- gelizzare; Chi o Che evangelizza: a Gli evangelizzatori de'popoli:- San Francesco Saverio evangelizzatore del Giappone.»

Evangelo. mm. Voce che significa Buona novella, ma che s' intende solo per La le e o la Dottrina di Gesù Cristo: u li apostoli predicavano l'evangelo.»||E il Libro, nel qnale o scritta essa dottrina: «L’evangelo di S. Giovanni, di S. ana. » H Gli evangeli, sono quel Libro del Nnovo Testamento, dove si contengono tutti e quattr‘o. Il Dal corno dell'evangelio, e anche latinamcnte A corna evan- gelii, dicesi La parte destra dell'al- tare, dove il pretc legge il Vangelo. Negli altri significati e frasi si dice comunem. Vangelo. V. questa voce. — Dal lat. evangelium. gr. scarn- hov, Buona novella.

Evaporàbiie. ad. Che facilmente evapora.

Evaporare. inlr. e rifl. Ridursi in vapore: u Col fuoco si evapora il mercnrio, e l‘oro rimane: - L'oro non si evapora. » Pare. p. Evsrons’ro.— — Dal Iat. eva arare.

Evaporazione. a. f. L'evaporare, Il dissiparsi delle minime particelle di nn liquore o di altra materia che si scioglie in vapore: «Tutto l‘umido si toglie via per evaporazione.» u E Il vapore che esala: «Gli odori non sono se non l'evaporazioni che vcn- gono dallc cose odoritere:— Le eva- porazioni del mercnrio sono nocive. a — Lat. eraporalio.

Evasione. s. f. ana dal carcere: c C‘e notizia della evasione di tutti i. condaunati all' ergastolo. H1- Dare evaaione a una domanda, lo dicono i burocratici per Darle rùposla o sfogo. Dicono anchc In evasione della

imanda presentata il di ec. per Ri- spondendo, In risposta, e sirn. alla ec. — Dal lat. evasio.

1- Evasivaménte. avv. In modo eva- sivo: u Rispose evasivameute. »

1- Evativo. ad. Che tende asfuggìre contrasti, diflicoltà, inconvenienti o impegni formali, c lo dicono per lo più di parole, risposte, e simili: c Non mi ha dato se non risposte evasive. » Mc- glio si direbbe elusiva.

Evènto. s. m. Successo, Esito che nasce dalle azioni o cbe da quelle dipende: u Molte cose si giudicano dall'evento: — Tutto dipenderà dagli eventi politici. » || Caso o Fatto avve- nuto, o possibile ad avvenire: u Son pronto a qnalunque evento; L’evento e stato doloroso a tutti.» ||In ogni evento, Tanto nell’nn caso, eomc nel- l’altro: u In ogni evcnto domenica sa- rò costa. » || Talora dicesi per Ad ogni costo, Anche con pericolo: u In


ognl evento, la fortezza deve esscr presa. » — Dal lat. eventi“.

Eventuale. ad. Che pnò avvenire o no, secondo l'evento, Dipendente da evento o da nna data condizione di cose.“ Detto (l'ipoteca, Che assi- cura un dato obbligo, il cui adempi- mento sia so etto ad evento.

Eventualita. a. f. aslr. di Eventua- le; L‘essere eventnale. |H'per Caso possibile ad avvenire o da lasciarsi al Novo Vocabolario br0gliesco: «Si è voluto assicurare contro ogni even- tualìtà.» Meglio dirai Caso, Evento.

Evidente. ad. Manifesto di suo, Che non ha bisogno di dimostrazione: e Ragioni, Prove evidenti.» || Detto di narrazione, descrizione, stile, e si- mili, vale Che rappresenta con assai chiarezza le cose narrate o descritte, o significa molto chiaramente le idee. — Dal lat. erirlens.

Evidentemente. anv. In modo evl- dente, Con evidenza: u Questa cosa e provata evidentemente:— Evidcn— temente la faccenda sta cosl:— Evi- dentemente narrare, descrivere.»

Evidenza. a. f. La qnalità di tutto ciò che si conosce o si comprende a primo aspetto, senza bisogno di al- cnna prova o dichiarazione: «La evidenza fa ricrederci di ogni errore: — La cosa o ridotta alla evidenza:- Evideuza del fatto, della colpa: — Evi- denza matematica:- con di tutta evidenzaz-Provare, Mostrar ad evi- denza. »HNel senso letterario, Qnella dote dello stile, per la qnale le cose raccontate o descritte ci si rappre- sentano dinanzi agli occhi come in atto: «Evidenza dello stile:-Evi- denza d‘immagini, di figure, ec.; L'evidensa è il sommo della chia- rezza. » H1- Melterc, Porre o Metterci. Porri, in evidenza, sono maniere al tntto francesi per Rendere evidente, manifesto, e lt‘lfnratam. rif. a cosa o persona per cuore o Metterai inca gli occhi della gente.|lAll'evidenza posto avverbialm. più schietto Ali evidenza.

Evirare. tr. Togliere al maschio gli gli organi sesanali. Paer. Ev IRATO. — Dal lat. evirare.

Eviraliòne. af. L'azione dcll'evi- rare.— — Dal lat. em'ralio.

Evitàhile. ad. Da potersi evitare: c Pericolo facilmente evitabile. »

Evitare. tr. Sfuggire, Cansare, Li- berarsi da nna cosa o dagli efl’etti di essa: «Bisogna cercar dl evitare il pericolo della recidiva:— Evita stu- diosamente ogni occasione di com- promettersi:-Per evitare un peri- colo certo si afl’ronta l'incerto:— Nel parlare si debbono evitare le allu- sioni ingiuriose, nello scrivere le pa- role antiquate e barbare, nel con- versare le quistioni inntili. » Pari. p. Evrrs'ro.— Dal lat. evitare.

Eviliòne. e. f. T. leg. Azione di chi rivendica il sno, posseduto o alienato indebitamente da altri: u Gli fecero una cansa di evizione per la casa dove sta; ma esso la comprò a bnona fede, e non teme nulla. »— Dal lat. evictio.

Evo. a. m. Voce latina che vale Perpetuità di tempo; e anche Eta:


ma nell'nso c‘e solo la locuzione Medio evo, che o Quel periodo di tempo, in cui cominciarono a deca- dere le scienze e le arti, cloò dal- l'invasione de'barbarl nell'anno 475 flno alla conquista di Costantinopoli fatta dai Turchi l'anno 1453.“ Molte cose o usanze contrarie alla civiltà, si dice che sono Cose da medio evo.- peraltro si mantiene il duello, che tra le cose del medto evo e la più stolta e la più barbara.— Dal lat. anum.

Evocere. lr. Propriam. Richiamare in vita o per potestà divina o per arte ma 'ca le onIbre de’morti; ma e voce e’ oeti.u1-0ggi poi si evoca il passato, amiche memorie, perfino le idealild, ec.: ma questo o brutto neologismo. Parl.p. Evocs’ro.- Dal lat. evocare.

Evocatòre-trice. etrbal. da Evo- care; Chi o Che evoca: u Evocatore degli spiriti. »

Evocaliòne. 0. f. L'atto e L'eletto dell‘ evocare: u L'evocazione nel Pe- liaco di Catullo ò cosa sublime.»- Dal lat. evocalio.

Evolùta. 0. f. T. geom. Curva, me- diante la qnale s'immagina descritta una curva data fingendo svolto nn filo applicato aila prima, e descritta nn'altra curva dall’estremità libera del tllo.— Dall‘ad. lat. evoluti“.

Evoluzione. a. f. T.geom. Lo svol- gere il tllo da nna curva e farle de- scrivere un'evolnta." T. mila. Mo- vimcnti che fanno gli eserciti er pigliare nuova dis osizione: u el gran prato delle ascine si fanno bene le evoluzioni. » || Evoluzione na- vale, I movimenti che si fanno fare alle navi in mare.— Dal lat. evolulio.

Evviva. Voce di acclamazione e di esultauza: u Evviva il Re.» In ue- sto caso più comunem. Viva.||L in forza di a. m. ind. Il 'do di Viva: u I reiterati evviva:— più lieti ev- viva: - Fare un evviva » H Ed e anche saluto familiare: u Bnon giorno si- gnor G.— Evviva!» ,| Ironicam. quando uno dice o palesa cose oco onorevoli anche a se stesso suo dirsi: Evviva la sincerità.

Ex. particella latina, con eni si for- mano varj modi avverbiali, come E1: abruplo, E: profano, l'21; mperabun- danti, E1: cathedra e altri, che tro- verai alla lor voce; o che si prepone ad alcuni nomi di dignità o nflìcio, e significa che la ersona ha oduto tale utlicio, ma c e ora non l’ a più, come E: direttore, E1: presidente, E: prete, E1: frate ec.: nei nali nl- timi modi più correttamente a: do- vrebbe cambiarsi in a, scrivendo Esdi- rellore, Espren'denle, Eefrale, ec.

Exe‘quatur. Voce latina, usata eome a. m. e vale L'atto della potestà ci- vile, per il quale si concede che nn atto della potestà. ecclesiastica, o di nn governo estero, abbia la sua ese- cnzione: c Il Re negò l'exequatnr alla bolla pontificia.»

Extrèmis (In). Modo latino, che si usa. comunem. per In fine di vita: e Il povero C. e in extremis.»

Eliandio. avv. Lo stesso che An- cora, Altresl; ma è modo assai all’et- tato, parlando.— Dal iat.eliam e Dio.