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- XLVII -

Sotto e Contro; come soprintèndere (migliore di sopraintèndere), sovrimpòrre (migliore di sovraimpòrre), sottintèndere, sottàbito, contrattàre; si perde la seconda nelle parole composte con Fra o Tra, come frantèndere (migliore di fraintèndere); e rimangono ambedue nelle parole composte con Pro, e con 1‘ro, come preadamîtico, preavviso, preesisqu preoc- cupare, preordinore, prodoo, ec.

DELL’ADDOLCIMENTO DELLA N IN M INNANZI AL B E AL. P.


A Tutte le volte che le particelle Con o In in composizione si trovano innanzi a una p2»- rolo incominciamo per I, In u si conserva, essendo il suono di quella labiale tanto rom, (In potersi (lire aspirato: inficrirc, infatti, illfl’llnyt’rfl. .\Ia allorché si trovano innanzi a pnruln incominciuntc per I: o per 11, siccome il suono di queste due labinli è più dolce. cosi la n si dovrà. sempre congiure nel più tenue suono dell‘m. Si scriverà adunque com- baciare, combutta, canalone, imbctcrc, imbarca, imporre, imprigionare, ec. La medesima. re- gola corre unche nelle parole, per noi non composte, come combriccola, conqmyno,inq7ero. e simili.

DEL DEL MODO DI SCRIVERE ALCUNE PREPOSIZIONI O CONGIUNZIONI COMPOSTE.


Anche su questo punto sono varie le opinioni dei grammatici e dei lessicografi; per al- cuni dei quali dovrebbero scriverci disgiuntaniente, come A basso, A canto, A dietro, A piè o .4. piedi, A torno, Da conio, Da capo, Da dosso, Da lalo, Da per tutto, Dapoco, Da poi, Du presso, D'ussai, D’aranzo, Di poi, Nulla di meno, ec.; e per altri congiuntamente. Né mancano di coloro che alcune le vorrebbero disgiunto ed nlln: congiunte; senza. che neo suno di loro ne dia una buoni. o probabile mgìuue. Ne per verità, e ehi si mettesse a cercarla, sarebbe agevole trovarla. Ma anche qui volendo stabilire una unità ortografica, non c’è altro che ritrarre nella. scrittura In pronunzia, sempreehè La. voce ritenga, tutta lo l'ora). o propositiva o avverbiule o congiuntivo. Perché chi scrivesse Si rifeoe daccapo e andò sino in fondo, scriverebbe male congiuntamente daccapo, poiché la voce aapo ba tutte In. forza di nome, usata per principio, e la particella Da indico. un primo temine di moto: ma scriverebe bene ehi dicesse fece daccapo la [al cosa, perché daccapo ho. tutto il valore di avverbio, significando di nuovo. Mcdcsimnmeme sarebbe erronea scrivere daccapo appiè. aignilieando dal principio alla finr. Ma la tu! villa siede appii: del morde, sarebbe scrith bene. Vi sono poi oltre di questo locuzioni, lo quali ricevono forze. di aggettivi, come l'oma dabbcnc, Donna doppoco, da cui si l‘ormone anche i sostantivi, Dirbbmaggine, Dappooay th. Le quali diilicilmente potrebbero nel primo senso scriverei Da bene, Da poco.

Si in anche la questione se tali locuzioni composte di Da o Di e di una maniero pre— positiva incominciamo per vocale, debbanei scrivere col D’ apostrofnto, ovvero congiunta. mente; cioè se (lebbasi scrivere D'accordo o Domando, D‘accuslo o Doccoslo, D'adde o lhiddosso, D'altorno u Datlomo, D' ili/omo o Dinlomo, D’ avanza o Durando, D’ avvan- Iuyyio o Dnrmnlaygio, cc. Sopra di che io non dirò altro, se non che a me sembra doversi scriverle congiunte per stabilire un modo comune ed nuico di scrittura. Il qual modo ha per sè mule ragioni. quunte no potrebbe m'ero quell’ altro dello scriverle disgiunto ; ed anzi una di più, che unitamente si scrivono le congiunzioni composte con C712, scrirclldosi Ao- ciocchè, Aflincliè, Benché. Doechè, Iowa-occhi; Poiché, Parchi), Semprcchè, Tuflochè, fino alla sterminatnmcnte lunga e composta di nientemeno che cinque elementi Cenciosiacosmhè; e unitamente molto nltrc simili parole, come .lzÌinriHm-a, .llmcuo, Nicnlemeno, Nonoslanlr,