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- XLVI -

La pro raddoppia la consonante in provvedere e suoi derivati, e in antico la raddop- piava anche in prowurare e pro/ferire e in alcun’ altra voce. - Le altre cosi formano la. parola composta:

llnlnnm'nlc dcpu'rrc prevedére rivolgere unlrpemiltima depurare pronunziarc stasi'm (e non antinomia (lapuhu'c procònsole slassem) antipatia dimèttero procurare stamattina (innesca/co dilaniarc prolungare straoòtto arcifiìnfanu divorare riboIlz're strafare arrioanoelIiì'ro inirannWeM. rilm'llcre slmvîmura arribìlln prepàrre riporre strabì'llo arcicònsola premificrc rioalére slmricoa, cc.

DELL’ASSIMILAZIONE DI ALCUNE CONSONANTI.


La. legga di assimilazione è comune a tutte le lingue, 11m. n nessuna più che alla no- stra. Per questa legge, di due consonanti la prima si assimila con la seconda; il che pro- duce maggiore agevolezza nella. pronunzia, perché invece di proferire con la stessa. emis- sione di vooe due suoni differenti, se ne preferisce uno solo raddoppiato.

La consonanm più soggetta all' assimilazione è la nasale n. nella particelle Con e In composte oon altra parola che incominci per l o per m o per r.


Così da in-Iz’cito si fa ilh'zilo in-ri/Icssivo si fa irri/lessiro Eri-legittimo illcyiltimo imslramàzin islrmnùztn i'm-mollare e'mmollare 'in-slmire istruire in-mrliare irradiaru t'aiHatemle wllaierale ivi-rallenta in-redìnto ton-n'a correo in-resprmszîbile irrvspmmîhile (‘ow corrispémlrre in-royurc in'aguro l'on-radere corrode”, 0c.

Ed è tanta la. forza di questa legge d’assimilazione, che in molte voci derivate dal greco o dal latino la pronunzia toscana. assimila la prima alla seconda consonante, di- cendosì: addome, Mammola, tuîdicare, addicaziane, eddomaddria, ananas/i'm, arimmèlioa. critla, domma, enimma, ènm'ro, ginnico, filmico, semmàllo, invece di abdmno, abdmninale, abdicare, abdioazione, ebdomwlarz'o, atmosfera, aritmetica, cripta, dogma, enigma, etnica, gimnico, tecnica, segmenlo. Ora non converrebbe scrivere questi e somiglianti nomi come si pronunziano, nel modo stesso cho pronunziamo e scriviamo dramma (peso) invece di dracma, m'uaa invece di tmrlim, sintassi invece di siutucsi, wnihereinveoe di carattere, prrîh'ca e in passato praflica, invece di prowtica, secondo la legge di assimilazione osservata in molte altre parole venute a noi dalla. stessa forme del greco o del latino? Solo per cagione di chiarezza, alla quale deve cedere ogni altra ragione, si dovrebbero scrivere con forma eti- mologico alcune poche voci, affinché non si confondano con altre; e tali sono abdufiore. termine anatomico, porche si distingua da azlzluttme, termine anch’ eSso d’ammmia; abro- gare, abrogazione, essendoci nell’ uso forense anche arragare e arrogaziane; almegnre per non fare ambiguità con annegare.

DELL’INCONTRO DELLA VOCALE DELLA PREPOSIZIONE CON LA VOCALE DELLA PAROLA COMPOSTA.


Allorché s‘ incontra la vocale della preposizione con quella della parola con la quale si compone, possono darsi tre casi: o si perde la. prima vomle; o si perde la seconda; op- pure rimangono ambedue. Si perde la prima nella parole composm oon Sopra o Sopra,