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CASACCA. — 239 — CASAMATTA. € Gli affari di casa mi tolgono il tempo per ogni altra occupazione: - Più d'una casa è andata in rovina per il giuoco. » Il In senso più particolare, Famiglia religiosa: «I Gesuiti ave- vano nel secolo passato parecchie case in Italia:- Ha scritto il Guar- diano, raccomandandoci di non di- menticare la sua casa. » il Schiatta, Stirpe, LignaggiOjO, come dicesi più spesso, Casata. Il Dinastia regnante: « La casa di Francia, La casa d'Au- stria ec. » Il Compagnia di traffico, che dicesi anche Casa di commercio: « La casa Bastogi a Livorno : - È la casa più accreditata in Italia : - Hanno messo su casa di commercio. » Il Paese proprio. La patria: « Le armi di casa sono sempre più fide di quelle di fuo- ri: - A casa mia queste usanze non ci sono.» li Casa d'altri o altrui, dicesi per Paese estraneo. || Al giuoco della Tavola reale dicesi Casa l'Accoppia- mentodiduepedineinsieme in uno de- gli scacchi del tavoliere : « Ho fatto di già cinque case : - Mi tocca a disfare una casa. » || Piire allo stesso giuoco dicesi Casa l'Ultimo spartimento del tavoliere, donde alla fine del giuoco si levano via via le pedine: «Ho messo tutte le pedine in casa; ora son sicuro : - Con questo tiro sono an- dato In casa. » Il AI giuoco del bi- liardo dicesi Casa lo Spazio tra la corda e la mattonella- corta, dalla parte dell'acchito, li Casa calda, di- cesi scherzevolm. l'Inferno: « La via dell'ozio mena spesso a casa calda. » Il Casa del diavolo Casa al diavolo, vale pure l'Inferno; onde le maniere Andare a casa 'l diavolo, per Andare in perdizione. E nelle imprecazioni: Va' a casa 'l diavolo, lo stesso che Va' all' inferno. ; Fare un casa del diavolo. Fare un violento rammarico o rimprovero, che anche dìcesi Fare un diavoleto: oppure Far gran ru- more e confusione in un Inogo. |i Esser di casa del diavolo, dicesi di persona assai trista e malvagia: «Neanche fossi di casa del diavolo, meriterei questi trattamenti. » li Casa di Dio, Casa del Signore, La chiesa: «Biso- gna rispettare la casa del Signore. » il Casa di correzione. Quel luogo nel quale si tengono chiusi per qualclie tempo i discoli, affinchè si correg- gano. |1 Casa di fona, Quel luogo, ove i condannati, obbligati al Uivoro, scon- tano la loro pena. || Casa di Petuzzo, dicesi proverbialni. di una Casa assai piccola, e nella quale si stia a disa- gio: «Spendo di pigione ottocento lire all'anno in una casa, che par quella di Petuzzo.> || Casa a uscio e tetto. Casa composta di un pian terreno, il quale sia così basso, che l'uscio quasi tocchi il tetto. I| Di casa, riferito a persona, vale Familiare: « Con me possono parlare liberamen- te, perché sono di casa.» || E di Chi. è assai intrinseco di una famiglia, di- cesi scherzevolm. che è di casa più della granata. di casa! Ehi di casa! modi di chiamare qualcuno di coloro che abitano in una casa, per lo più. quando non se ne sappia il nome: «Ehi di casa, buona gente: - O di casa, c'è nessuno? » j| Donna da casa, Donna molto casalinga, e sol- lecita delle faccende domestiche; e Uomo da casa. Chi attende con dili- genza alle cure domestiche: « E una donna da casa, che, non ha il capo alle frascherie: - È un uomo asse- gnato e da casa. » Il Donilo di casa. La serva: « Ditelo alla mia donna di casa. » Il Fatto in casa, dicesi di cosa non comprata alla bottega, ma fatta nella propria casa; e dicesi più spesso di panno, pane, paste, e simili: « Ta- glierini fatti in casa: -Il panno fatto m casa fa più durata. » || Maestro di casa. Colui, che soprintende all'eco- nomia d'una famiglia nobile e agiata. Il E quando alcuno vuol farci il so- pracciò, e censura le spese che fac- ciamo, dicesi che non vogliamo mae- stri di casa. Il Vestito da casa, dicesi Quello che portiamo per la casa, e che perciò è alquanto usato, e fatto di roba ordinaria. ; ^^jrir casa, Pren- der casa sopra di sé: « Non volle più stare a dozzina, e aperse casa. ^Aver casa, e Aver casa aj^erta, vale Aver casa per conto proprio : « Ha casa aperta in Firenze, eppure va a stare in locanda. » || Cavarsi una fanciulla di casa, dicesi familiarm. per Collo- carla in matrimonio: «Mi caverei di casa volentieri quella figliuola; ma non ho ancora da dargli un po' di dote. » Il Essere in casa, in una casa, dicesi figuratam. per Essere assai esperto in essa: «Nella Lessicogra- fia il P. è in casa sna..' Fare con alcuno tute una casa. Fare una sola e medesima famiglia con lui: « Piut- tosto che tenere due fuochi accesi, si potrebbe fare tntt'una casa. » Il Met- tere o Metter su casa. Aprir casa: « Non sta più a dozzina, ma ha messo su casa. » 1 1 Metter la casa in corpo ad alcuno. Accoglierlo con ogni di- mostrazione di cortesie, facendogli profferte di scrvigj e d'altro: «Pa- reva che mi volesser mettere la casa in corpo; e poi a'fatti non fu nulla. »
Non avere, o Non trovarsi né casa,
né letto. Esser poverissimo: «S'è ri-
dotto, che non ha più né casa né
tetto. » Il Rifar la casa. Rimettere
in buone condizioni il patrimonio do-
mestico: «Con quel matrimonio ha
rifatto la casa, che era ita giù di-
molto. » Il Scappar la casa per le
finestre, dicesi scherzevolm. di una
casa che abbia troppe o troppo grandi
finestre. E medesimam. Scappar la
casa dalla porta, dicesi di una casa
piccola, che abbia porta grandissima.
il Stare a casa e bottega, vale Aver
la casa congiunta con la bottega; op-
pure Abitare vicinissimo a un altro:
« Quei due innamorati stanno a uscio
e bottega.» Stare a casa 'l diavolo
del diavolo, dicesi con una certa
impazienza di Chi abita assai lontano
da noi: « Sta giù a casa del diavolo;
guarda s'io posso andare tutti i giorni
a visitarlo! » Il
Gasacela, pegg. di Casa; Casa ri-
dotta in cattiva condizione; oppure
Famiglia cattiva, mal costumata.
Casàccio, pegg. di Caso; Cattivo e
insolito caso. |j In modo avv. A ca-
saccio, o Per casaccio, vale Per ac-
cidente. Per sorte: « Se per casaccio
venisse il tale, digli che m'aspetti. »
Il Ed anche per Senza alcuna consi-
derazione, A vanvera: «Parla, Ope-
ra, sempre a casaccio. » Il Uomo a ca-
saccio, Uomo molto inconsiderato, e
anche inconsiderato.
Casale. ». m. Riunione di case in
contado, Borgo: «Dalla città al più
umile casale. »
Casalingo, ad. Di casa, Domestico,
più spesso in senso fìg. per opposi-
zione a Forestiero: «Costumi, Usi
ca.sjilinghi, ec. » li Più comunem. é ag-
giunto di pane, Che si fa nelle case
private, o anche di Quello che si
vendo da fornaj, ma fatto ad imita-
zione del pan casalingo. ;l Uomo, Don-
na casalinga. Uomo, Donna, che se
ne sta molto i-itirato o ritirata in casa.
Alla casalinga, posto avverbialm.
Secondo l'uso delle case private; e
dicesi più specialm. di pane, vivan-
de ec: « Pane alla casalinga, Stufato
alla casalinga, ec. »
Casamatta.»./". Opera murata sn'ba-
stioni delle fortezze, con feritoie per
tir.are a man salva contro il nemico.
Il Casamatta, dicevasi anche la Pri-
gione dei soldati; donde poi si dice