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CALZiCCIA. — 206 — CAMBIAMÉNTO. mantello n'iio fatto calzo e scarpo; e pure è sempre buono. » HE anche di persona: < Di quel pover nomo no fa calzo e scarpe. > 1| Non aver calze tnpterfe, Esser miserabile: € Un anno fa non aveva calze in piede; e ora va in carrozza, » più comunemente si dice Non avere acarpe in piede. ,| Tirar sn le calze a uno, Tirarlo con modi e pa- role accorte a dire ciò che non vor- rebbe, o a palesar cosa che non sa- rebbe da palesare: «Gli tirai sn le calze accortamente; ma fa inutile, percliè non i)otei raccapezzar nulla. » Il Per siffnificare la semplicità e roz- zezza del tempo antico, suol dirsi iro- nicamente, che allora ti tiravano su le calze con le carrucole; ma più comu- nemente si dice » cahoni. Calzàccia. pcfjp. di Calza: « Cal- zaecc siulice, e tutte rotte. » Calzante, ad. Che quadra. Che è acconcio: « Argomento, Risposta cal- zante. » Calzare, intr. Mettere altrni calze e scarpe in gamba e in piede: « Hi- sogna vestirlo e calzarlo come un bambino. > il Fornire altrui di scarpe a proprie spese: «Per calzare quel monello mi ci vuole 10 lire il mese. » Il Detto di calzolaio che fa bene lo scarpe: « Il Del Lungo mi calza assai bene. » Il Con le particelle pronom.: « Calzati meglio la scarpa, e allora non farà più grinze. » i In nobile lin- guaggio detto di poeta o attore co- mico o tragico, dieesi Cahare il socco o ti coturno per Scrivere o llappre- sentare commedie o tragedie. : Cni- zare polli, Metter loro una striscia di panno a un piede per contras- segno, n ri/?. Mettersi calze o scarpe da sé: < Ha cominciato ora a calzarsi da so. > Il In prov. Chi si caha di quel d'altri, non si veste, La roba rubata non fa frutto. Il Calzare, Mettere sotto nn mobile, che stia mal pari, tuia bietta o calzuolo in quel punto dove alza dal piano sn cui posa: « Bisogna ealzare quel tavolino, che traballa: - Quell'orologio non ^ in piano, e si fer- ma; calzalo. » Il intr. Detto di persona che suol portare calzatura cosi o cosi: « La signora G. calza attillata ed ele- gantemente. »: Dicosi anche di cal- zatura che torni bene alla gamba o al piede, i, E per cstcus. anche di al- tre vesti che si adattino ad altre parti della persona : « Berretta che calza bene al capo: -Questi guanti son troppo larghi; non calzano be- ne. » il Per similit. si dice che nn ca- vallo calza alto o troppo alto, quando ha le balzane molto afte sulle gambe. Il Calzare detto fig. di fatti, parole e sentenze, vale Quadrare, Essere al proposito : « Ben detto : qnesta ci calza appuntino : - Qui ci calza la sen- tenza di Seneca, che ec. » Pari. pr. Calzante. lart. p. Calzato, li In forma A' ad.: «Una signora nobil- mente calzata. » !l Asino calzalo e te- stilo, si dice por dare altrui dell'asino superlativamente. — Dal lat. calceare. Calzare, s. m. Qualunque specie di calzatura di piedi, i! J.ntiar col cal- zare del piombo. Procedere in una cosa con le debite cautele. Calzatóia, s. f. Piccola bietta di legno od anche Carta a più doppi po- sta sotto ai piedi di un mobile affin- chè rimanga in piano e non tentenni. Calzatóio. ». m. Arnese che suol essere l'estremità di un corno di bue tagliato per lo lungo, e che si usa per agevolare la pa.ssata del piede nella searp;i. Calzatura, s. f. Tutto ciò che serve a vestire il piede o la ^amba; Le calze e le scarpe prese insieme : « Una bella calzatura rifa tutta la persona: - Lo stiv.aletto accollato è una bella calzatura. » Calzerottino. dim. di Calzerotto; Calzerotto da bambini. Calzeròtto. s.nt. Calza di filo grosso di lana, che non arriva più su dello stinco. Calzettaia. *. f. Colei che per suo mestiere fa calze di varie qnalità e le vende: « Sotto lo logge di Mercato Nuovo ci stanno molte calzettaie.» Calzino, s. m. Calza di filo gentile, che non arriva più su dello stinco: «D'estate porto calzini dì refe so- praffine. »;| Tirare il calzino, si dice volgarmente per Morire. Calzinòtto. >. m. Lo stesso che Cal- zerotto. Calzo. ». m. Il modo di c.ilzarc : « Il tal calzolaio ha nn bel calzo;» cioè Fa le scarpe che tornano bene. i| Ed anche: « La pelle di gnanto è un ec- cellente calzo;» cioè Veste bene il piede. Calzolàio. ». m. Artefice che fa le scarpe, gli stivali, e ciascnn'altra cal- zatura dc'pii'di. Calzolaiùcclo. dispr. di Calzolaio; Calzolaio dappoco e povero. Calzoleria. ». f. La bottega dove si lavorano e si vendon sti- vali e ogni altra calzai li: < Ci sono a Milano calzu^. ... ,.:an lusso. » Calzonàia. ». f. Donna che enee per mestiere i calzoni. Calzoncini. r£tm. di Calzoni j e dicesi di Quelli (le'b.imbìni: «Il signor G. comincia a invecchiare: e pure io l'ho veduto in calzoncini. » CalzonciónI. ». m.pl. Calzoni molto larghi: « Porta certi calzoncioni alla francese, che 6 un ridere. » Calzóne. ». m. Una delle due parti di quella veste che cuoprc l'uomo, dalla cintura al piede, 8p:irtendosi in due, come fa la forcata umana, per vestire ciascuna gamba da su. Più comunom. usasi nel pi. Cahoni per indicare tutta intera la veste: «Cal- zoni alla fr.anccse, a coscia, colla bra- chetta, col fischio: - Calzoni di panno, di tela, di anchina: - Mettersi i cal- zoni, Infilarsi i calzoni:- Un calzone l'ho già finito di cucire, e q^nell'altro lo finirò stasera.» I Calzoni corti, di- consi quelli che arrivano fino al ginoc- chio, e 11 si affibbi.ano, come tuttora li portano i preti, ed alcuni cortigiani e cavalieri vestiti in abito di ceri- monia, j. Cahoni, flìcesi anche Quella specie di allacciatura, che pas.sa tra le gambe e si serra fortemente alla cintola, e che adoperano i muratori, i trombaj, e simili artefici, quando si calano dall'alto di nna fabbrica, ov- vero in un pozzo. Il Farsela ne' cal- zoni. Empirsi i cahoni, nel proprio vale Andar di corpo dentro i calzoni, cioè senza spogliarsi, per stimolo im- provviso, li nel fig. Avere gran paura, la quale alle volte fa tale effetto; ma è modo volgare come il seguente. Farsela ne' calzoni, per Desistere da un'impresa per paura, dopo essercisi messo con ardore : « Da principio an- dava innanzi con gran baldanza ; ma poi sul più bello se la fece ne' cal- zoni. » Il Essere senza calzoni. Non arrrfaijom, vale Esser pr.v' « Alcuni prima del u'J ci calzoni; e ora paiono tanti Il E per denotare la rozzezza e ia semplicità de' nostri vecchi, si dice che si tiravan su i calzoni con le car- rucoJe. Il Per significare poi che nna moglie fa da padrona in '■■""" '• •■ " disfà anche in quel che ì-ì al marito, pur contro la vi . si dice che essa porla i calzoni, o che yè messa i calzoni. In calzoni, Co'calzoni soli senza l'altro vestia- rio: «11 marchese F. si fa vedere .a'servitori in maniche di camicia e in calzoni. > ;i Ad un uomo ridìcolo della persona, e vestito anche più ri- dicolo, e attillato, sud zando, che par Pin Calzonucci. (/i«^r. «ii i .i certi calzonucei tribolati eli Calzuòlo. ». m. Bietta, ■ ' ; più doppi, altra cosa qualunque da calzare tin mobile che non sìa in piano, che più comnnem. dìcesi Cal- zatoia. Camàglio. s.m. 7". «^or. Maglia d'ac- ciaio o d'ottone, più fitta dì quella del giaco, che pendeva sul collo de- gli uomini d'arme a maggior difesa, ed era talvolta attaccata alla parte inferiore dell'elmo. — Dal*' ' Camaldolènse e Carnale usato anche in forza di to appartenente all'Ordine fondato da sa» Romualdo a Camaldoli. Camaleónte.». oi.Aiiini.'iI ' ' -i caldi, quasi simile alla h. cui pelle muta facilin'- condo la maggiore o del moto. Onde /f^.di. a Colui che muta facci:i, che cauibia opinione a seconda de' casi: «Cama- leonti politici.» — Dal gr. X"(i5'^^<tì>i lat. chamrtleon. Camarllnga. s. f. Nei conventi di monache Culei che paga e riscuote. Camarlingato. ». m. L'irfficìo di ca- marlingo, e II tempo della sua durata. Camarlingheria. ». f. .Stanza ove risiede il camarlingo o la camarling.-j. Camarlingo. ». m. Chi riscuote e paga per un Comune, per nn luogo pio, confraternita, monastero, e si- mile: « Il Camarlingo del Comune di Firenze ; Il Camarlingo dell'Opera di San Giovanni. » Camàuro. ». m. Berrettino dì raso di velluto rosso, che cnopre la te- sta fin sotto gli orecchi, ed è portato dal Papa. — Forma alterata del basso gr. xajiT,?,a'JX'.ov, Berretto fatto dì pelo di cammello. Cambiale. ». f. Lettera di cambio, con la quale uno sì obbliga dì pa- gare a nn altro, o al sno giratario, una somma determinata dentro un termine di tempo e nel luogo mede- simo, in cui è stata fatt:i 1 obbliga- zione : ♦ Fare, Firmare nna cambiale ; Girare,Scontarc una cambiale ^Prote- stare, Riavvallare una cambiale, ec. » li Ciambiale in bianco. Quella che porta soltanto la firma dell'accettan- te, senza che vi sia scritta né la som- ma, né altro. Cambìalina. dim. di Cambiale; e per lo più s'intende dì Cambiale fatta per piccola somma. Cambiaménto. ». m. L'atto e L'ef- fetto del cambiare o del cambiarsi. Mutazione, ne' sensi varj del verbo. «Da qualche tempo in qua ha fatto nn certo cambiamento che non mi. piace punto. »