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GIUNTE E CORREZIONI.


A.

Ab absurdo. T. scol. Aggiunte di una specie di dimostrazione, per la quale dall'assurdità della conseguenza di una ipotesi si conclude necessariamente in favore della tesi.

Ab incarnatione. T. corr. Dalla incarnazione del N.S.; e fu un modo di contare gli anni, tenuto dai Fiorentini fino al 1750; nel qual tempo gli anni si cominciarono a contare A nativitate. Dalla nascita del N. S.

Acchiocciare. rifl. Detto della chioccia che si mette giù a terra rannicchiata allorchè vuol covare o coprire i pulcini. Part. p. ACCHIOCCIATO.

Ad bæstîas. Esser condannato ad bæstias, dall'antico costume di esporre un condannato alle bestie nell'anfiteatro, si trasferisce nel parlar familiare al ridurre alcuno a lavori faticosi e ad assoggettarlo a mali trattamenti; e riferiscesi per lo più a bassi impiegati.

g Ad homìnem. Aggiunto per lo più di argomento, c vale Che. tocca la sola persona, con la quale alcnno disputa.

Ad honorem. Maniera adoperata specialmente nei concorsi, esami, ec., per significare che uno concorre, o sostiene degli esami non per altro fine che per cagion d'onore: c nn con- corrente ad honorem; Era stato di- spensato dagli esami; ma egli li volle sostenere ad honorem. a

Ad referendum.Sotto la condizione di riferirne; ed è maniera cancelle- resca : c Accetto la proposta ad refe- rendum. r

Ad rem. Usato più che altro nella maniera Rispondere ad ram per Ri- spondere a tono.

Ad unguem. Maniera tolta da Orazio nella Poetica, e vale Con ogni finitezza; preso il traslato da chi volendo accertarsi se una superficie sia del tutto polita e non abbia la più piccola scabrosità, vi passa leggermente l'unghia di un dito.

Ad usum Delphini. Parole del frontispizio dei Classici latini annotati e stampati in Francia per uso del Delfino, figliuolo di Luigi XIV. E poichè tali edizioni erano molto espurgate, così la maniera applicasi per ischerzo ad altri libri espurgati eccessivamente.

Ad valorem. T. econ. Secondo il va- lore: e dicesi dei diritti della Doga- na, determinati dal valore degli og- getti importati da paese straniero.

Affiacchire. tr. e rifl. Rendere o Addivenir fiacco; più che Infiacchire: u Questo caldo mi affiacchisce. : Part. p. AFFIACCHITO. || In forma d’ ad..- c Oggi mi sento affiacchito. r

A oltire. intr. Divenir folto: c Tre anni dopo il taglio, il bosco comin- cia di nuovo ad afi'oltire.» Pari. p. AFFo‘LTITo.

A fortiori. A più forte ragione. La maniera è propria del linguaggio sco- lastico; ma usasi spesso anche nel comune linguaggio.

Allièva.fem. di Allievo: c La signo- rina X. è stata una delle mie al- lieve. r

Alzatòre. (agg.). Il Dicesi anche a Colui che nelle chiese alza i man- tici dell' organo.

Annaspaménto. a. m. L' annaspare, nel senso cosl proprio come figurato.

Annitrire. intr. Lo stesso, ma meno comnne, di Nitrire. Part. p. ANNI- TRITO.

Aperti: verbis. Maniera latina en- trata nell’nso comune e adoperata coi verbi Dire, Parlare, e sim., e vale Apertamente, Liberamente: c Gli ho detto il fatto mio apertia verbis. r

Apgosolare tr. Dare altrui il ca- rico i qualche cosa, ufficio, incom- benza, e sim., che sia gravosa: c Ap- pòsola a me questa faccenda, ed egli. se ne lava le mani. a Voce familiare. Part.- . APPOSOLATO.-— Da posata.

Asc opiadèo (corr.) Asclepiadèo.

Asta (agg. etim.).— -Dal lat. haata.

Astiosaménte. avv. In modo astio- so, Con astio: c Parla sempre di me astiosamente. a

Attaccatòio. a. m. Amese, che ser- ve ad attaccarvi specialmente abiti, vesti, e sim.

B.

Banda. (agg. etim.). — Dal ted. band.

Batteììare. (agg. etim.).-Dal bas- so lat. baptizare, gr. Bonn-tigew.

Beccapésci. a. m. (corr.). Sorta di nccello aqnatico, che ha il becco, ì piedi e l’occipite di color nero, ed è la sisma cardiaca dei Naturalisti.

Bisbòccia. a. f. Il beverc che più compagni fanno insieme, specialmente in un' osteria.

Bisbocciare. intr. Far bisboccia: x Bisbòcciano dalla mattinaalla sera. r l‘art. p. BISBOCCIATO.

Bisbocciòne. un. Chi suole bisboc ciare.

Bufare. (corr.). impera.


C.

Cachessls. (corr. etim.).-Dal r. xaéefila. (xaluoypaqo a. alcografia. (corr. etim.).-Dal gr.

Calzare. (corr.). tr.

Canonico. (agg. etim.). — Dal basso lat. antoniana.

Canticchiare. (corr.). intr.

Capisteiare. tr. Mondare, Pulire, col capisteio o vassoio, riferito a gra- no, fagiuoli, ceci, e sim. Part. p. CA- PISTEIATO.

Capocèrvo. un. Tveter. Cosl cbia- masi nei cavalli La parte prominente dietro all' attaccatura del collo con la schiena.

Casus belli.Dieesì di un atto o l'atto che può esser cagione di gnerra tra due Stati. Per estensione dicesi an- che di atto o fatto che metta discor- dia tra dne persone.

Càule. a. m. T. bot. Il fusto di certe tenere pianticelle. — Dal lat. caulia.

Cènto. (agg. etim.).— Dal lat. cen- tum.

cerato. (agg. etim.).— - Dal lat. cc- 1118118.

Che. cong. (agg. etim.).— Dal lat. ma.

Chéppia. (agg. etim.).-Dal lat. clipea. .

Chiappaminchiòni. a. m. ind. Dicesl familiarm. a Persona scaltra, la quale, fingendosi balorda, inganna facil- mente la gente semplice.

Chinàto. ad. Aggiunto di vino o di altro liquore, in cni sia stata infusa la china.

Civetta. (agg.).lIFar come Ia ci- vetta, tutto mio, tutto mio, dicesi pro- verbialm. di chi prcnde tutto per se, senza curarsi degli altri.

Còda. (agg.). Il Avere il prezzo sulla coda, dicesi di manzi, Vitelli e anche di altri animali, che si conducono alla vendita, er significare che han- no un prezzo ermo." Figuratam., ma in ischerzo, dicesi anche di altre cose venderecce.

Coinvolgere. tr. Comprendere in un' accnsa, processo, e sim., nna per- sona insieme con un'altra. Pari. p. COINVOLTO.

Compadrino. a. m. Colni che è pa- drino insieme con un altro.

Compaglnla. (agg.)ll Per compagnia prese mog ie 1m frate, dicesi prover- bialmente allorché accettiamo o con- sigliamo ad altri di esser compagno in. checchessia: c Vicni anche tn a Fiesole ? Per compagnia prese moglie un frate. a