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USTOLARE. | — 1256 — | VACCA. |
L'effetto; comunem. Bruciatura. — - Dal lat. ustio.
Ustolare. intr. Squittire che fa il cane, allor che sente l'odore della fiera. — Part. p. USTOLATO.
Ustòriomd. T. fio. Agglnnto dl Spee- chio, concavo, cosl detto dall'cfl'etto che fa d'accendere e abbruciare l corpi, che investe co'suoi rag l ri- flessi-Dal lat. sulla, part. p. d uro, Ardore.
Utuàle. ad. Che è per uso, Comune, Ordinario: z Panno nsnale: - Carta usuale. r i; Ed anche Agevoie ad usarsi.
usualmente. non. Per nso, Per con- snetudine.
Utuoapîòne. s. f. T. leg. Ragione di pmpncta, che s'acqnista sopra nn fondo, o simile, pacificamente posse- dnto per lo s azio de Il auni dalla legge determ nati. — al lat. am- ca ID.
Usufruttare. lr. Godere i'usufrntto di checchessia. || Rif. dgnratam. a per- sona, Trarre da essa tntto il profitto che nno pnò;ma in tal senso dicesi comunemente Sfrutta". Parkp. Usu- l-‘RUTTATO.
Usufrutto. s. In. T. la . l-‘acolta dl godere il frutto di ehecc esula, la cui proprietà appartiene a nn altro.
Utui‘ruttuario-ària. s. In. ef. T. le . Colui o (Tolei che ha l'nsnfrntto: c l marito l'ha lasciata nsnfruttnarlan
Usùra. s. f. interesse che ricavaai dal denaro dato a frutto: ma per lo più prendesi per Soverchlo interesse e al di la di quello determinato dalla legge, che si vuol cavsr dal denaro, dandolo a prestito: z Dà quattrini con ingordisslma nsnm:— arricchito a forza d'nsnre.s"A usura, co'verbi Dare, Prestare, vale Dar denari in prestito er averne nn frntto esorbi- tante. Il agora, Vendicars, o simili, con usura, dicesi dgnratam. per Ven- dicarsl gravemente di un'oii'esa. — Dal lat. usura.
Usuraio. s. In. Che da e presta a nsura: u Fa i'usnralo: - Usura] ladrl.n
Uturùrio. ad. T. hg. Cine contiene usura; e dicesi particolarm. di con- tratto.— Dal lat. usurart'u.
Uturpsmento. r. In. L'usnrpare: più comuncm. Usurpazione.
Uturpare. tr. Occupare inginsta- mente, o Togliere qnello che a par- tiene ad altri; z Non voglio chei mio mi sia nsurpato: — Gli hanno nsnrpato mezzo il patrimonio:- Principi che uenrpano gli altrui diritti.-':Rif. a titolo, nome, e simili, Attribnirselo senza nsta ragione: z Usnrpa il nome d medico, ma e solo un cer- retauo. n Pari. pr. Usunpaun. Pari. p. UBURPATO.— -Dal lat. mar-pare.
Usurpaiivamente. non. Con nsur- pazioue.
Utur atore-trloe. carboni. da Usur- pare; t hi o Che nsnrpa.
Usurpazione. s. f. L'usurpare.— Lat. usurpatio.
Utèllo. s. m. Piccol vasetto di terra cotta lnvetriato, per uso di tenere olio, aceto, e simili, per condire. Vive sempre in alcune parti di Toscana.- Forse è forma contratta di otricello.
Utensili. s. m. pl. Nome generico degli strumenti, arnesi ec., che ven- gono spesso ad uso nelle case, nelle officine, e per lo più nelle cucine.- Dal lat. utensilia.
Uterino.ad.Di ntero, Appartenente all'utero: c Colica uterina:— Dolorl ntcrini. s Il A ìnnto di fratello, Nato d' nna medes ma madre, ma di diverso padre. — Dal basso lat. uterina.
Utero. s. In. T. anni. Vincere posto nel basso ventre delle femmine degli animali mammiferi, nel quale conce- piscnno e portano il feto.— DaI lat. alterne.
Utile. s. u. mina. Vantaggio: . i: uomo che tira molto all'ntile: - Be ci avrò il mio utile. lo faro: — Lo dico per utile tno:— Unlre l'ntlle al di- ettevole. s _Interesse di denari dati a prestito, o il guadagno dl capitali measi in commercio. ee.: c Presta i danari con l'ntile del dodici per cen- to:— Gli utili di quella societa sono moltl:— Ha cento lire ai mele e un tanto au gli utili. s — Dai lat. utile.
Utile. ad. Che apporta vantaggio cosi materiale come morale: shou tutto ciò che e utile e anche onesto: — Utili commerci: - Utili studi: — Su veggo che sia utile, lo farò. n i) Detto di mcdieamento o simile, vale Chu- giova a qnella «lata malattia, per cui si adopra i; Giorno aule. Tempo Ils'lc, dicesi Qnel giorno o tempo che ta qualunque nostro bisogno s'lmpiega veramente e per lnticro allo scopo fissato. lTnipo nls'la, dicesi aitreal Qnello dentro a‘ cui termini si puu compiere qnalche atto: z Venga ta tempo ntile. n — Dal lat. utiiù.
Utiliia. r. f. aslr. di Utile; I}- utile, Glovamento che si trae da chec- chessia: «Sou cose di molta utilita: - Non tutti conoscono la somma ntillta dell'euflcnltura. s — Dal lat. utililoo.
Utilitarie. ad. Che poue l'ntil' come fondamento alle umsue azioni e al pnhhlleo bene-Dal fr. atih'lain. ‘
Utilittare. tr. Trane utile, profitto, da checcheada. lotterie a profitto. Pari. p. U'nuzza'ro.
utilmente. non. Con utilità, Van- taggiosatnentc.
Utopia. s. f. Pensiero, Disegno, fan- tastico e senza fondamento: z L'uto- ia della istruzione obbligatoria. n — a ato 'a, titolo di un‘opera dl Tom- maso oro,il quale lo formò dal gr. ed, Non. e come, Lnogo,e suona Paese immaginarlo, che uon e realmente.
Ut0plstaa.su. Chi suole avere utopia.
Uvu. s. I. Frutto della vite, dal quale si fa ll vino: c Uva bianca, nera, acerba, matura-Grappolo d'uva:- Una hlgoneia d' nva : - Quest‘anno e'ù stata molta uva. s 1; Un mina, Pianta spinosa non molto grande, che fn frutti simili agli acini cll'nva.ii Assai pompon.“ s pec'un. V. iu Pauraxu. — pal iat. una.
Uven. s. . T. anni. Nome d'una delle tunic e dell'occhio che rimane sotto la cornea.
Uviuolo. s. In. Sorta d'uva selva- tica. detta iù comunem. Lambrusea.
Utta. s. . Qnell'arls fresca e pun- gente, che al sente per io più nella scra e la mattina presto.
Utzolo. s. In. Voglia intensa, ma nn poco eaprieeiosa: z Ora gli e ve- nuto l'uzsolo di abbonarsi al teatro. -
V.
V. Lettera consonante, l'nltima del- le mute, e La penultima dell' alfabeto italiano. Sì pronnnzia Vu, e si fa per ordinario dl g. In.||A V,dicesi in modo aggiuntivo di cose, che abbiano la fon - ma di qnesta lettera, ossia di nn an - lo col vertice all'ingiù. || V. ne le abbreviazioni vale Vedi, e nsaai spe- cialmente nei Vocabolari.“ e. vale Verso- ne. Versi. I V. Vostro o Vo- stra; . A. o VJL, o 17.19., valgono Vostra Altezza, Vostra Maestà Vostra Eccellenza, ec.l|W. Viva. “V nella numerazione romana = a 5.
.Vaeanza. s. f. Il rimanere nu nfri- cio, un grado, e simili, privo del ano titolare: ed anche Quel tempo che rimane m tal condizione: c Alla pri- ma .vacanza, li fu promesso un ca- nourcato. s || uel tempo uel qnale cessano per cagione di ri oso, o le scuole, o le accademie, o e assem- blee, dal loro esercizio: z Giovedl è vacanza:— Le vacanze del Natale della Pasquanu Le vacanza, diconsl per antonomasia Que' mesi di riposo, che si danno agli scolari e al mostri: u Verrò per le vacanza-Nel tempo delle vacanze vado a caccia. s Il Fare una mm, dicesi di scolare o di maestro, per Non andare alla lezione, o per Non farla: s in nn anno il signor profeuore ha fatto più vacanze che lezioninfl Dar vacanza, dicesi per l Concedere che fa ll snperioredi nn isti- tnto scolastico, che qnel giorno tac- eiano le lezioni. — Dal lat. encomio.
Vneare. s'ntr. Esser privo del suo titolare; detto di beneilzio ecclesia- stico, ntlicio, impiego, e sim.: z Vaca sempre il posto di vicebibliotecario: ' — ll primo poeto che vaea è tno. 0 Par-t. pr. Vacau'rxJ; ln forma d'ad. detto di benedzio, niiiclo, dignità, posto, simile, vale Privo del titolare: e tuttora vacante la cattedra di IDI- tomia:— ln nel Ministero sono tut- tavia vacanti molti posti. s u Sede oa- cants, si dice Qnel tempo che inter- cede tra la morte del papa c la crea- zione del sueeeseore. u in forza di soci. U I'o dei monti, Pubblico nf- fleio, i qnale amministra le rendite atrimoniali del benedzJ vacanti. ’art. p. VACATO. — - Dai lat. “con.
Vacca. s. f. La femmina del be- stiame bovino, che ha giù flgliato.‘ «Questa carne è dnra: par carne di vacca: — Vacca grassa:- Vacca ma- . || La earne della vacca: c Leno i vacca:— Qnel macellaro, in vece di vitello, vende lavsccan i! Vacche, si dicono i Bachi da seta, che, lntristlti per malattia, nou si riducono a far il bozzolo. Il Vacchs,si chiamano ancora qnegli iucotti o Macchie. che vengono talora nclle cosce qnando si tiene per lnngo tempo il fuoco sotto.“ Lingua di cocca, Sorta d' incndlne, la qnale ado- prano coloro che fanno figure o vasi, o altra cosa che sia di piastra di me tallo.l| Far lo cocco. dicesi familiarm. per Sdarsi nel lavoro, Operare svo- gliatamcnte: z Cominciò bene, ma poi mi fece la vacca. - — — Dai iat. cocco.