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SALUTAZIÓNE. 1067 - SALVIETTA. Salutazióne, s f. L' atto del saln- (are: « Non mancarono in quella let- tera le salutazioni per tutti gli ami- (•i. » Il Salutazione angelica, si chiama ^'Ave Maria, perché con queste pa- role, r Angelo salutò la Vergine, al- lorché le annunziò che sarebbe ma- dre (li Dio. — Dal lat. salutalio. Salute, a. f. Buono stato di una persona che non è afflitta da veruna malattia: «Arte di conservare la sa- lute ; - La salute preme a tutti; - Gua- starsi la salute con gli stravizi: -Ha poca 8alute:-Dio gli dia salute.» Il Salute dell' anima, solam. Salute, intendesi.La eterna salvazione : « Pen- sano solò alla salute dell'anima: - Cristo immolò sé stesso per la salute del genere umano. > Il Salvamento, Scampo : « In tal frangente, non sa- peva trovare via di salute. » Il E come augurio di sanità, bevendo, si suol dire: « Alla tu.i, alla sua salute: - Bere alla salute di alcuno. »|| E per atto di buon augurio, a chi starnuti- sce suol dirsi, Salute! — Dal lat. salua. Salutévole, ad. Che apporta salute: « Quella lettura dà salutevoli frutti. » Salutevolmente, avv. In modo sa- lutevole: « Provvedere salutevolmen- te ai dolori di chi soffre. » Salutifero, ad. Che arreca salute; e più che altro si dice in senso mo- rale: «Consigli salutiferi: -Salutife- ra dottrina. » — Da salute e il lat. fe- ro, Portare. Saluto, s. m. Il salutare, e Le pa- role con le quali altri augura salute ad alcuno: « Gli fece un grazioso sa- iuto: -Le faccio tanti saluti. » || ie- oare o Togliere il saluto a uno, vale Cessare di salutarlo per corruccio o altro: «Dopo quel fatto gli tolsi il saluto. » Il .Amico di saluto, dicesi di persona tra la quale e noi non passa altra relazione che di saluto, incon- trandola per via o in alcun luogo. || Saluto, si dice specialm. tra' militari per Quel segno di rispetto che fanno
- igli ufficiali, portando la mano alla
fronte: «Il saluto militare si fa po- nendosi la mano aperta alla fronte: - Si fa il saluto calando un poco la bandiera quando pas.sa il capo dello stato: - E si fa il saluto anche sonan- do la banda. » Il Sa/wto, dìcesi ironi- cam. per Novella spiacevole, Invet- tiva, o simile; «Mi cominciò a trat- tar male: io, a quel saluto, gli voltai le spalle: -Ho avuto un brutto sa- luto. > Salutóne, accr. di Saluto; S.alnto di cuori-, amichevole; « F:ite un salutone tanto fatto al no.stro Don Antonio. » Salva, s. /'. Lo sparo che sì fa ad un tiiiipo da molti fucili o pezzi di artigliiM-ia, in segno di saluto o di gioia. Per siniilit. e in ìscherzo Sal- va (li fixclii, dicesi II fischiare che molti ranno contro a qualcuno: «L'at- tore |Mr.si'nt:itosi sulla scena fu ac- colto con iiia salva di fischi. » || Fare a saha, T. de' giuoc, lo stesso che Salrare la mr/isa. V. SALVARE. — Dal (r. «Ili ri-, e questo dal lat. salve, ma- nier.-i di saluto. Salvacondótto, s. m. Sicurtà data pnidiliiaiii. ad alcuno, come ad un esiiiad) o prigioniero, o assediato, e simile, acciocché egli possa per un teni|i(i iletenninato viaggiare o staro in alimi luogo: « Ottenne un salva- condotto per venire a trattar la cau- sa in iiiTHOiia. » Salvadanàio e Salvadanaro, s. m. Vasetto per lo più di terra cotta, nel quale i fanciulli mettono, per un pic- ciol fesso ch'egli ha, i loro denari, per salvarli, non gli potendo poi ca- vare, se non rompendolo. t Salvaguardare, tr. Proteggere, Custodire. Part. p. Salvaguarda- to. — Dal fr. sauvegarder. t Salvaguàrdia., s. f. Custodia, Si- curtà, o simile. E però voce inutile, e tutta fr.ancese. — Dal fr. sauvegarde. Salvaménto, s. in. Il salvare e II salvarsi, e si usa più che altro nelle frasi Arrivare, Giungere, Condurre Portare a salvamento, per Giun- gere, Condurre a buon termine e fuori di ogni pericolo : « La nave ar- rivò a salvamento: -Mi riusclMi con- durlo a salvamento. » Salvare, tr. Far salvo, Trarre di pericolo; riferito cosi a persone come a cose: «Io che ti potei salvare, do- mandi sé potrei ucciderti? -Salvare uno dalla morte, dal disonore, dal pericolo: -Lo assalirono alcuni ma- landrini, e fu salvato dai carabinieri : - Così facendo, ho salvato il mio ono- re : - Si gittò in Arno, ma fu salvato : -Hanno salvato il bastimento e l'equi- paggio. » Il Detto di Gesù Cristo e rif. agli uomini. Liberare dalla servitù del peccato. Il Custodire, Difendere, Pre- servare da pericolo, danno, molestia, e simili: «Con questo mantello spero di salvarmi dal freddo: - L' ombra salva le piante dall' arsura: -Non posso sal- var nulla in questa casa. > {| assol. Sal- vare l'anima un' anima. Procacciar- si Procurare altrui l'eterna salute. |1 Salvar la vita, la pelle, Scampare da pericolo mortale. || Rif. a servizio mi- litare. Salvare uno, vale Fare che sia esente dalla milizia, militando egli in luogo suo. Cosi dicesi, che il fratello maggiore salva il minore. || Salvare la parola, una condizione, e simili, vale lo stesso che Riservarla. || Salvar la messa, T. giocai, quando dì molti giocatori slam ridotti in due o tre, allora si pattuisce talvolta che chi vince restituirà agli altri quel che aveva messo su. > Salvar l'ap- parenza le apparenze, maniera di molto uso oggi che il parere è tutto quasi tutto, per Non mostrare in pubblico cosa che potrebbe recar disdoro: «Marito e moglie si odiano cordialmente; ma salvano le app.a- renze. » |j Salvando la grazia di Dio, dìcesi famìlìarm. sparlando di cosa buona in sé, ma che è accidentalm. men buona: « Che questo ò pane? - E mota, salvando la grazia di Dio. > E dicesi anche solo Salvando: « Un pretaccio, salvando, che ec. »I12>Jo ci salvi, 0, Che Dio ci salvi. Maniere di scongiuro: « Gli venne un acci- dente, che Dio ci salvi. > Il ri/?. Cam- pare da un pericolo; « Fui aggredito da cinque assassini, e miracolosa- mente mi potei salvare. » Il Campare dalle pene infernali, Andare alla eter- na salute; «Presunzione di salv.arsi senza inerito: -Si salvò per interces- sione di Jlaria. » ParC p. SALVATO. — Dal lat. salvare. Salvastrèlla, s. f. Erba, detta an- che Pimpinella, che si usa nella me- dicina, si mescola con l'insalata. — Quasi silvestrella, Salvaticàccio. pegg. di Salvatico; detto di persona: « È un salvaticàc- cio, col quale non si possono far due parole. » Salvaticaménte. avv. In modo sal- vatico. Da persona salvatica: « Lo sa- lutò assai salvaticamonte e fuggi.» Salvatichèllo. dim. di Salvatico; Tanto o quanto salvatico, detto spe- cialm. di ragazzo: <È tuttora un po'salvatichello; ma si addomesti- cherà. » Salvatichétto. dim. di Salvatico; Lo stesso che Salvatichèllo. Salvatichézza. s. f. aalr. di Salva- tico; L'esser salvatico: « Salvati- chezza di un luogo, di certe piante. » Il E detto di persona, vale Rozzezza di costumi, di vita, contrario di Ci- viltà: «A poco per volta si vincerà la salvaticiiezza di quelle popolazio- ni. » || E per Rozzezza di modi e di parlare: «Con quella sua salvati- ehezza si aliena l'animo di tutti. >|{ E detto di animali: «Quel leone la- sciò a poco a poco la salvatìchezza, e si addomesticò. » Salvatico. ad. Non coltivato; detto di luogo: «Luoghi salvatici ed or- ridi. » Il Di piante, vale Non coltivate, ma quali nascono o crescono natu- ralmente in luoghi non colti : « Cardo salvatico; » Piante salvatiche; -Uva salvatica. » il Di animale, Non addo- mesticato, ma che vive in libertà: « Gatto salvatico: -Bue salvatico.» || Di persona. Rozzo, Ruvido, Ritro- so, ec: «È a quel modo salvatico, né si può adattare agli usi de'signori: - Bella ragazza, ma troppo salvatica.» Il Uomo salvatico, si dice per anto- nomasia Colui che vive ritirato, ed ha modi aspri e rozzi quando tratta con qualcuno. Salvatico. s. m. Luogo pieno di al- beri silvestri; «In quel paese c'è molto del salvatico, e vi si fa molta caccia. » Il Luogo piantato apposta di alberi silvestri per bellezza e per co- modo: «Dietro la villa c'è un bel salvatico. » |[ Odore di cosa salvatica: « La lepre si lava nell'aceto, perchè perda il salvatico: -Puzza di salva- tico come un frate. » Salvaticóne. accr. di Salvatico; e si dice di persona rozza e dura di maniere : « Lascialo andare quel sal- vaticóne. » Salvaticùme. s. ni. Salvatichozza; ma più che altro dicesi per Cosa che ha del salvatico. Salvatóre-trice. verhal. da Salva- re; Chi Che salva, il /i Salvatore, per antonomasia si chiama Gesù Cri- sto, che salvò il genere umano. Salvazióne, s. f. Il salvarsi, e si dice più che altro nel senso reli- gioso; « La salvazione dell'anima. » || Luogo di salvazione, dicesi più spesso Il purgatorio: « Mori e andò in luogo di s.alv.izione. » — Lat. salvalio. Salveregina. s. f. Orazione che sì recita in onore della Vergine, così detta dalle p.arolo con cui comincia: « Non fa altro che dire avemmarìe e salveregine dalla mattina alla sera. » Salvézza, s. f. Stato e condizione di chi è salvo da ogni pericolo; « Ogni cittadino dee cooperare alla salvezza della p.atria. » Il E talora anche per Salvazione, nel significato religioso: « Non pensa ad .altro che alla sal- vezza dell'anima.» Sàlvia. ». f. Pianta aromatica con le foglie di un verde sudicio e un po'peloso, la quale si usa per cucina, ed anche come medicamento. — Quasi erba che salva. Salviétta. ». f. Tovagliolo. — Dal fr. serviettc.