Pagina:Vocabolario del dialetto napolitano (Rocco 1882, A - CAN).djvu/99

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Allerare. Lo stesso che Allegrare, Allerezza. Allegrezza. Ciucc. 6. 19. Si vicino A isso uno nce sta che nce lo mmezza, Lo vasa e fa no zumpo p’allerezza.

AUeria. Allegria. Rocc, Georg. 4. 15. Non saccio qua alleria, quale stinto Co sto zucà li sciure e fa ste mbumme Le porta a fa pò razze. AUero. Lo stesso che Alliegro. Allerta Ritto, In piedi, e dicesi pure A k lerta e A Vallerta, Perr, Agn, zeff. 3. 5. Restarrà comm’a n’aseno a la lerta. Tior. 7. 5. A Tallerta S’auzaje. Fas. Ger, 4. 35. M’aggio da sta a la lerta o mbroscenare? Eli. 12. Duje satrapune da ccà e Uà le stanno Allerta. Cori, a e P. 5. p. 167 Non potenno rejerse a l’allerta, s’assettaje. (La st. 1644 ha alla lerta, quella 1666 e Porc. a la Uerta). E 169. Io vego ca.puro stongo allerta. {Cosi la st. 1644; le altre si la Uerta). Trinch. Zit. ngal. 2. 15. (?) E tu vuò sta a l’allerta? 01 Nap. acc. 1. 53. Lo cavallo che atea iettato nterra, Mo lo vedo a l’allerta. Cap. Son. 50. No cetrulo è a l’allerta, i^ 142. Strunz’allerta. Ciucc. 10. 23. A l’allerta trenta scigne. E 11. 44. M’allerta se vedevanoDoje colonne. J& 14. 41. S’auzajeno a l’allerta. D’Arn. Bar. Land. 1. 8. (?) E si nzl armene io schitto Allerta me so stata, È^ca ni«ciuno ha ditto Da vero e m’ha vottata Pe farme mmertecà. (Qui anfibol.)

Allerta, In guardia. Vigilando. Notisi che i Francesi hanno preso da noi questa voce militare. Fas. Ger. 18. 33. Ma Rinardo: a l’allerta pe Salemae, Dice. Citicc. 10. 2. Stammo tutte a l’allerta, che boli te? Bas. Peni. 1. ^^- p» 148. Ca se fa l’ommo spierto a stare allerta.

Subito, Prontamente, Speditamen^ Su due piedi, e si replica pure. Cutter. Mas. 6. 21. (?) Pocca ognuno japea pe cosa certa Ca la jostizia se laceva allerta. Ciucc. 5. 30. Si no me cunte^allerta allerta Che malanno v’afferra lloco fore. J?8. 30. E canta che te fa mori a l’allerta.

Su, Via, Orsù, Sta in guardia. ^a^. «• -^. K p. 223. Perzò, Mase mio beilo, allerta, ajosa. Cvucc. 4. 27. Allerta, apre saa vocca,Varvajanca. Cap.

Rocco— Yocaboldrio Napolitano.

Son, 157. S’uno veni une vide da lontano. Allerta, attacca buono li cauzune.

Allérta allerta vale Su due piedi, Senza fermarsi o sedere. Allertare. Allertarese vale Sorgere, Adergersi, Rizzarsi in su. Rocc. Georg, 3. 112. Pocca s’allertano aspre e belenose. (Parla di vipere). Allesciare, Allisciare. Lisciare, Accarezzare lisciando. Cap. II. 5. 78. Diana le jettaje le braccia ncuollo E co la mano tutta l’allisciava. E Son. 41. Quanno no nc’è no cane che l’alliscia. E 150, Tanno ve coglioneo quanno v’alliscio. E 199. Ed è de chille Che si niente Fallisce auza la coda. Pag. Hot. 8. 4. E co no carezziello e co no riso Tale t’alliscia che te volo mpiso. E 30, Da nnemmico T’alliscia e accrainma, e t’assassina ammico. Cort, V. de P. 4. 12. Tale t’alliscia che te volo muorto.

Azzimare, Lisciare, Adornare. Tard, Vaj. p. 61. Li quale serveture se ngegnano, a chi meglio pò, de strigliare ed allesciare l’animale che portano. Sligl. En. 12. 197. Giunone.... abbannonanno L’aria, pe l’allegrezza s’apparaje Gomme na zita e tutta s’allisciaje. Cap, Son. 47. Tu vuò fare la scìgna che s’alliscia. Allesciata, Allisciata. L’atto del lisciare, Carezza. Bas. Peni. 2. 4. p. 185. Facennole tre o quattro allisciate sopra la schena. E 4. 5. p. 53. Se senteva fare mo no favore, mo n’ammenacela; mo n’allesciata de facce, mo no cauce nculo. Stigl. En. 11. 1 13. Faciteve a la varva n’allisciata.

Il lisciarsi, adornarsi, ravviare i capelli. Fatte n’allesdata coppa coppa. AUesciatella, Allisciatella. Dim. di Allesciata, Stigl. En. 12. 23. E li cocchiere suoje sotto li piette Le fanno tuppè tuppè e allisciatene. AUesciatiello, Allisciatiello. Dim. dì Al^ lesciato part. di Allesciare. Nov. Sp, 4. 25. A r utemo non simmo pettolelle; Nce commene d’ascire allisciatelle. Allesenante. Lesinante. JXAnt. Se. cur, 207. Mastrone allesenato, allesenante, AUesenatQ. Taccagno, Spilorcio. D’An«. Se. cur, 207. Mastrone allesenato, allesenante.

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