Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
ACC – 30 – ACC
Detto di case o stanze vale Arredare,
Fornir di masserizie.
Detto di insalata o altra vivanda vale Condire.
Detto di vini vale Dare un tale o tal altro gusto. Rocc. Georg. 4. 25. A la cetate mia Li vine acconciano, e pe Frontegnano Venneno le pisciazze de Marano.
Acconcià la vocca, lo stommaco, vale Far buona bocca, o Facilitare la digestione, Confortare lo stomaco.
Acconcià quarcuno assolutamente o Acconcià pe le feste vale Conciar per le feste. Cerl. Clar. 3. 4. Vi ca si rapro, v’acconcio, malandrine, frabutte. Bas. M. N. 1. p. 229. Affè ca te l’acconcio ncordovana. Tard. Def. 182. Te lo lassaje acconciato pe le feste. Perr. Agn. zeff. 6. 40. Uno l’acconcia buono li morfiente.
Acconciarese vale Collocarsi, Situarsi, Disporsi, e fig. Adattarsi, Acconciarsi. Ciucc. 8. 15. Nche ghiettare Vedette lo compagno, se nce jie L’auto acconcianno.
Val pure Emendarsi, Correggersi, Far senno. Si non t’accuonce, t’acconcio io.
Detto del tempo vale Rasserenarsi. Bas. Pent. 3. 2. p. 274. E bedenno lo tiempo acconciato, jette orza orza a pigliare garbino mpoppa.
Acconciarese co quarcuno vale Convenirsi con lui. Venire ad un accordo. Sorr. Ast. cort. 1. 5. (?) Me songo acconciato co na certa guagnastrella de bona grazia.
Acconciastommaco. Tornagusto, Cosa che conforti lo stomaco. Cerl. Gar. am. 1. 1. Si, mia signora, vidanna stomachevole, alias acconciastommaco.
Acconciatitte. Concìatetti.
Acconciatufole. Chi va acconciando i condotti delle latrine. Cap. Son. 187. Latrinaro fetente, acconciatufole.
Acconciolillo. Dim. di Accuoncio, per lo più nel senso di Leggiadretto, Graziosetto. Trinch. Abb. coll. 1. 2. (?) Si sapissevo nteatro Che fa no quatro acconciolillo e bello. Ciucc. 4. 1. Lettere è no paese acconciolillo.
Acconnescennere. Accondiscendere. Fas. Ger. 10. 69. Sulo Rammaudo a ste nneavolate Cose acconnescennette.
Acconvenire. Convenire. Vott. Sp. cev. 140. E acconvenireno lo prezzo.
Acconzentire. Acconsentire. Stigl. En. 4. 31. Si tu acconziente, io llà faccio la festa. Fas. Ger. 11. 72. A lo dessigno C’ha ncapo, la fortuna n’acconzente. E 15. 65. Chella l’abballo fu ch’acconzenteva, E lo suono fu l’autra che parlaje. Tard. Def. 221. Chesto non l’acconzentarraggio maje.
Accopare, Accupare. Occupare, Invadere. Perr. Agn. zeff. pref. XX. Li luoche so accopate, e chi tardo arriva male alloggia. Tard. Suonn. XVII. Ma Morfeo, sbottanno da le forge de lo naso chille fommiente che soleno accupare li sienze ec. Ol. Nap. acc. 16. 1. (?) Ed accopaje le bie. Sciat. 5. p. 275. Non potenno resistere a lo ciancolo che l’accopava la vista. Morm. Fedr. 3. prol. Si ommo tu… De tenere accupato a Giannalesio? Ciucc. 10. 26. Dudece casarelle… e l’accopavano Unnece scigne.
Casa o Stanza accopata o accupata dicesi di Casa o Stanza a cui manchi la luce e l’aria.
Accoppare. Superare, Oltrepassare. Perr. Agn. zeff. 6. 84. Nè se ponno chiù aprì le porte chiuse, Ch’accoppate l’ha l’acqua. Stigl. En. 9. 63. Tanto a tutte de sinno s’avanzava, Quanto d’anne e de varva l’accoppava. E 11. 82. De recchezze e de chiacchiare accoppava Tutte. E 166. Ca de tre panne e chiù fuorze accoppava L’autre compagne lo gran corpaccione. Ol. Nap. acc. 8. 24. Vence tanta colure no colore, E accoppa tant’addure co n’addore. Fas. Ger. 9. 31. Ma comme a no gra scuoglio che sia auzato Da mare e ch’aggia bona pedamenta, No nne fa cunto quanno sta nforzato Si co l’onne l’accoppa e lo ntrommenta. (De Ritis legge nzorfato; io leggerei ntorzato). E 16. 3. E Ghiole se mesura a la pesante Mazza ferrata, e bede ca l’accoppa. E 18. 90. Ma nchesto n’autra torre l’accoppava. E 19. 125. Che quatto parme accoppa l’autre gente. Morm. Fedr. 1. 12. 8. Accoppa sepe e fuosse. E 4. 8. 6. Ca lo puzzo a le sponne era tant’auto Che non potea accopparlo co no sauto. Ciucc. 13. 45. Co no zompetiello L’accuoppe meza