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lo e tutte l’accedettero. E 53. Jammo, accedimmo Tutto lo munno. Perr. Agn. zeff. 5.55. E perchè non m'accigo? Tior. 7.2. Accisero Pacicco. E 3. Nè tanno s’arrobbava o s’accedeva.
Notisi Acciderse co quarcuno per Venire alle armi con lui. Cort. Vaj. 5. 22. E che s’acciga vuoje co no verrillo? Ol. Nap. acc. 2. 11. Che m'accido pe te nzi co la morte.
Nei giuochi di carte vale Superare una carta con altra di maggior valore. I Toscani dicono che la carta inferiore muore, o che è morta dalla superiore. Ciucc. 12.33. Aveva St'asso e me l’aje fagliato. — Ora va arriva A sapè chesto, ca no l’accedeva.
Acciderse vale Affaticarsi, Arrabattarsi, Travagliarsi. Val. Vasc. arb. 20, Segnora, ca t’accide o ca te scanne, Nc'è vi che buò; non ce so mezecanne. E 79. Ma ca tu strille e t’ accide, che faje? Sadd. Noc. Venev. 2. (?) Che le manca a chillo auciello Che sta dinto a la gajola? Magna, veve, zompa, vola, E s’accidea sospirà. Ciucc. 2. 26. Dapò che me so acciso e me so strutto Pe sarvà de li ciucce lo deritto. Cerl. Sch. fed. 1. 6. Fatica notte e ghiuorno, suda a tanto de gliotte, s‘accide, e adempresce a quanto le commanno.
Onde Acciso assolutamente o Acciso de fatica vale Vinto dalla fatica, Spossato; e Acciso da lo cammino vale Stanco, Stracco.
Fuss'acciso, Puozze essere acciso e simili sono imprecazioni di chiaro significato. Cap. Il. 1. 22. Dove cancaro è ghiuto sso cerviello A mmentà contr’a nuje tanta vennette, Tanta dolure e guaje, che fuss’acciso, Si gratisse non do la figlia a Criso. E Son. 203. Pozz’essere accis’io si non t’affoco. Pag. M. d’ O. 2. 18. Sta allegra, vita mia, che singhe accisa. Fas. Ger. 4. 73. E già che si arretotta a la ncammisa, Accidete, ca scumpe, fusse accisa. Ciucc. 2. 9. Stateve zitto, che siate accise. E 7. 29. Tridece co lo gallo, fuss’acciso. E 35. Comme si brutta, puozz’ essere accisa.
È notevole che dicasi anche di cose. Cap. Son. 67. A la fine che so? poche docate: Fussero accise lloro e chi le bole.
Non fa che sie acciso vale Che m’importa che sii anche ucciso; e si dice a chi si lagna di dovere esporsi a qualche pericolo.
Fosse acciso isso e chi è si suole aggiungere dopo una lode data a qualcuno, come pruova della nostra imparzialità; quasi volendo significare che parliamo per ver dire e nulla c’importa della sua persona e della sua condizione.
Vo essere acciso, Fete d’essere acciso, dicesi di chi molesta gli altri accattando brighe. Cerl. Clar. 1. 1. Sti mmalora de frosce vonn’essere accise. E 3. 2. E no prencepe che bo ess’ acciso ncredenza. Cap. Son. 130. Sti gaIane che feteno d’accise.
È stato acciso, So state accise, si dice quando una o più persone chiamate non vengono o non rispondono. Cerl. App. ing. 1. 1. Paggi! Lacchè.... So state accise.
Ed anche si dice di chi non c’è più. Val. Vasc. arb. 21. De cheste so perdute le semmente, E chi le sapea fa so state accise.
M'ha acciso patemo o no figlio o simile dicesi di chi ci è odioso, per dire che ci è inviso come chi ci abbia fatto il più gran male possibile. Cerl. Clar. 2. 8. A voi non vi può padiare, comme l’avissevo acciso no figlio a la connola. Lo Sagliem. 2. 4. Chisto m’ha acciso patremo.
Acciso val pure Degno d’essere ucciso, Birbo, Furfante. Cert. Clar. 1. 3. Brutte facce d’accise! Gilard. Vent. 1. 12. Che dice? a chill’acciso Me l’aje d’ammenaccià.
Usato come nome. Cap. Son. 77. E che senta lo fieto de l’acciso.
Fare n’acciso e no mpiso si dice del volere uccidere alcuno contentandosi di esser perciò condannato alle forche.
Accidetaro. Lo stesso che Accedetaro. Tior. 1. 42. Mente no male fele accidetaro Scannava no porciello. E 3. 6. tit. Spotazza accidetara. E 4. 1. Chesta ch’è nata, cimmò, p’accidetara. (La st. 1703 ha accedetara). Stigl. En. 9. 40. E le zeffonno Co botte de sta spata accidetara. (La st. ha accidatara).
Accidetorio. Lo stesso che Accedetorio. Morm. Fedr. 1. 11.7. Duraje st’acci-