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Fatto co l’accetta vale Mal fatto. Cap. Son. 131. Vierze so chisse fatte co l’accetta.
Darese l’accetta a lo pede vale Darsi della zappa sui piedi. Bas. Pent. 1. 8. p. 102. Lo chiù de le bote nce dammo nuje stisse l’accetta a lo pede.
Accettare. Accettare.
Accettata Colpo di accetta. Cort. Ros. 4. 3. Maje a primma accettata cade l’arvolo. Stigl. En. 11. 169. E le scarreca ncapo n’accettata. Cap. Il. 4. 105. Comm’a quanno dà l’utema accettata No masto d’ascia.
Accettiare. Dar colpi spessi coll’accetta e ridurre in pezzi.
Accettone. Accr. di Accetta. Stigl. En. 6. 134. Si be mill’anne Nce fatecasse a botte d’accettone. E 11. 160. Tarpia, co n’accettone, sfravecate Lassa le catarozze a li Trojane.
Accettuare. Eccettuare. Cerl. Pam. mar. 2. 6. Vi si n’accettua nesciuna
Accettullo. Dim. di Accetta, e quella in particolare usata nel giuoco delle zeppole. Bas. Pent. 1. 7. p. 88. Avenno oramaje la luna dato mmiezo co l’accettullo de li ragge a la zeppola de lo cielo. Cerl. Colomb. 4. 11. So fojuto da mano a lo cuoco co l’accettullo mmano. Ol. Nap. acc. 6. 30. (?) Co n’accettullo Ciccio dà a la spalla E fa cadè no vraccio nietto nietto A n’agozzino.
Acceuzo. Eccelso. Mandr. nn. 4. 16. A chello largo, a chell’acceuza chiazza De lo Castello, addò s’abburla e sguazza. E as. 1. 4. E de mannà… L’acceuze grolie toje da Vattro a Tile. (La st. ha acceuce, e il de Ritis legge acceuse).
Accevire. Accevirese vale Cibarsi.
Bastare, o meglio Provvedere, come l’Accivire italiano. Cap. It. 6. 25. Che non pote accevire a fa cavicchie, Tanta pertosa fa chillo cornuto.
Accezione, Accezzione. Eccezione. Morm. Fedr. 1. 6. 3. Tutta la gente nce correva a lava, Nè se facca de nullo accezione. Mandr. all. 1. 10. La grammateca mpara metodisme… Ma tant’accezziune ave e grechisme, Che ec.
Acche. Acche n’ostante vale Ciò non ostante. V. Ocche. Fas. Ger. 14. 17. A tiempo acche n’ostante T’assommarrà nfra quatto juorne nnante E 19. 12. Chillo sempe lo tenta acche n’ostante.
Acchià, Acchiano. Adagio, Piano; ed usasi pure in luogo di Va chià, cioè Va piano, soprattutto da quei che menano le capre.
Acchia. Interposto per To’, Ve’, Guarda e simili. V. Acco. Ciucc. 8. 27. Acchia naso! decette uno de chille. Val. Mez. 1. 6. Acchia, e bi si venuto si de ponta. (Porc. legge chià; una st. del 1773 legge Occhia, come una del 1695 e quella del 1669). La Mil. 3 9. Acchia, che mascolone.
Acchialaro. Lo stesso che Acchiararo.
Acchiale. Lo stesso che Acchiaro. Pag. M. d’O. 4. 33. Le bide o no le bide? vuoje l’acchiale? Morm. Fedr. 1. 20. 2. Vesogna che te struje lo cerviello Matina e sera e te miette l’acchiale. Bas. Pent. 4. 9. p. 101. Jennariello sagliette sopra la gaggia pe bedere co n’acchiale de vista longa si poteva scoprire pajese. Tior. 6. 26. Si be non porto acchiale.
Acchiale de cavallo è l’Appannatojo. Cert. Ros. 3. 7. Vide, se n’aje, crodele, L’acchiale de cavallo, Ch’è seseta sta vita. (Il de Ritis vuol che sia il Cannocchiale).
Acchialone. Occhialone, Cannocchiale, Telescopio. Stigl. En. 7. 8. Anea che coriuso Co l’acchialone a poppa se nne steva, No gran vuosco vedeva. Rocc. Georg. 1. 56. Li Piecore co Arturo e lo Dragone Nchioccate d’assarvà co l’acchialone.
Acchianare. Appianare, Ripianare, Spianare. Fas. Ger. 2. 84. Acchiana munte, asciutta sciumme. Ciucc. 3. 18. Si carche fuosso o matreco nce stia. Che subbeto s’acchiana paro paro. Fig. Tard. Def. 195. Contra de lo quale presopponemiento e mpiedeco nziemma, pe confotarelo ed acchianarelo m’abbesognarrà de ire contanno na storia.
Acchianare no fuosso vale Estinguere un debito.
Salire, comunissimo presso i Siciliani, che dicono pure Nchianari. Così, e non Acchiavare come ha il d’Ambra, credo che dicano gli asinai per invitare a montare sui loro asini.