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ACC – 22 – ACC

Accavallare. Soprapporre, Accavallare.

Sopraffare. Bas. Pent. ntr. p. 21. Taddeo che se faceva… tirare pe lo naso da la soperbia dela mogliere, da la quale s’aveva fatto accavallare.

Accavarcare. Lo stesso che Accravaccare.

Accecciare. Lo stesso che Acciavattare.

Accedente. Accidente. Tard. Vaj. 71. Ippocrate… attreboisce tale accedente a la forza de la mmaggenativa.

Improvviso malore che priva dei sensi, ed in particolare Colpo d’apoplessia. Mandr. rep. 3. 22. Co schianto nterra cado, e n’accedente Me vene, sudo friddo e sbatto diente.

Accedenza. Caso, Casualità, Accidente. Mandr. all. 5. 23. Ped accedenza già ricco se vede.

Accedetario. Lo stesso che Accedetaro.

Accedetaro, Accidetaro. Omicida, Micidiale, ma dicesi per lo più di chi fa molti omicidii. Mandr. all. 5. 21. Ma si s’accide, n’affatato toro Sbentrà l’accedetaro niente tarda. Sarn. Pos. 1. p. 188. Di’, fegliulo mio, chi t’ave acciso; pocca sti segnure teneno a mene pe male fele e ped accedetara. Ol. Nap. acc. 3. 27. Smargiasso, accedetaro, veziuso.

Accedetorio, Accidetorio, Grande uccisione, Carneficina, Strage.

Accediuso. Accidioso. Perr. Agn. zeff. 8. 39. L’accedejuse po co li sperune De lanze so forzate a cammenare.

Accellente. Eccellente. Cap. Son. 14. Si accellente ne l’arte. E 116. De musece accellente. E 169. A cheste mmenziune era accellente. E 210. Bravo poeta e criteco accellente.

Accellenza. Eccellenza. Cap. Son. 91. E p’accellenza saje portà lo carro.

Titolo d’onore, Eccellenza. Cerl. Dam. spir. 3. 9. Me voglio fa tammurrino, accellenzia. Cap. Il. 2. 40. Si sconta carche rre, carch’accellenzia.

Accemmare, Accimmare. Cimare, Recidere le cime delle pianta.

Detto del vino vale Dar di volta, Prendere lo spunto.

Accemmatura. Cimatura e Le cime stesse recise.

Accepe, Accipe. Accepe cappiello. V. Cappiello. Per imitazione vi si mettono altre voci. Cap. Son. 7. A Lontra aviste n’accipe vernacchio.

Accepire. Accepirese vale Farsi malescio, cagionevole, Andar giù, ed anche Raggricchiarsi per freddo, vecchiaja, debolezza e simile. Morm. Fedr. 1. 3. 13. E tornannole a mente chelle cose, Non passaje na jornata e s’accepette. Cort. Lett. 213. Dove me nce ascio alleggeruto de sanetate, e tanto acceputo e allucignato, che so tornato jetteco.

Ammiserirsi.

Accepponire. Lo stesso Accepire.

Accerrare. Lo stesso che Acciarrare.

Accertare. Accertare, Assicurare. Vott. Sp. cev. 110. Accertanno le cose a benì. Cuor. Mas. 7. 10. (?) Comm’a lo vecerrè s’era obbrecato Lo juorno nnante e nne l’avea accertato.

Accertefecare. Certificare. Tard. Suonn. XXII. Fa che lo munno s’accertefeca che tu aje nciegno ec. E Vaj. 128. Co l’asempio sujo nce vole accertefecare che negrecato eje chillo che ncappa dintro la rezza ammorosa.

Accesione. Uccisione. Ciucc. 12. 55. E po ve pare cosa da prodente, Che faccia uno de nuje st’accesione? Perr. Agn. zeff. 4. 93. Non potenno Chiù sopportare tanta accesiune.

Accessivo. Eccessivo. D’Ant. Sc. cur. 207. O mamma, mamma, m’avisse affocato Nfoce o scatarozzato, ca n’avive Tant’accessive stiente e tanta chelle.

Accesso. Accesso, Accedimento. Lo jodece facette l’accesso ncoppa luoco.

Ascesso, Postema, Vomica.

Eccesso. Cap. Il. 5. 70. Ma non vasta a Diomede chill’accesso De stropejà la dea, la ngiuria appriesso. Morm. Fedr. 3. 15. 1. Pocca nopatre… è caosa de st’accesso.

Accetiello. Dim. di Accio.

Accetta. Accetta, Scure. Cort. C. e P. 3. p. 159. Nè a primmo cuorpo d’accetta cade l’arvolo. Rocc. Georg. 1. 38. Seca non c’era e accetta. Bas. Pent. 5. 4. p. 156. E tornata co n’accetta, se pose a scauzare ntuorno lo pedale de l’arvolo.

Ad arvolo caduto accetta accetta, vale che A chi è misero tutti danno addosso, Tutti si fanno ad opprimere gl’infelici. Bas. Pent. 2. 7. p. 213. Ad arvolo caduto accetta accetta.