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ABE — 18 — ACC


cerca la lemmosena. Fas. Ger. 19. 6. Trotta dintro ssi vuosche o a l’abbetato.

Abetatore. Femm. Abetatrice. Abitatore. Stigl. En 11. 135. Bella dea de li vuosche abetatrice.

Abetazione. Abitazione, Dimora, Casa. Tard. Vaj. 150. Securo ntutto d’essere a le nfernesche abetaziune.

Abete. Lo stesso che Abbete. Rocc. Georg. 2 19. E l’abete, legnammo che fa casce E fa titte.

Abetiello. Abito galante. Val. Mez. 1. 98. E massema se va co l’abetiello De lamma o de morcato la gonnella.

Abitino della Madonna. V. Abbetiello.

Abetina. Abete, e propriamente l’Abies taxifolia.

Abeto. Abito. Stigl. En. 6. 177. Pe bedere accossì tutta la gente Che facce aveva e che abeto portava. Cap. Prol. p. 267. Co fa de ciento pezze a la tragedia… porta l’abeto. Sarn. Pos. 1. p. 178. Abete apierte a l’osanza. Perr. Agn. zeff. 3. 13. Mprimmo maraveglià l’abeto strano Lo fece.

Abito, Abitudine. Cap. Prol. p. 274. Che parlano magnifeco pe abeto. Sarn. Pos. 5. p. 316 Tanto è tristo lo mal abeto che deventa natura.

Abeto non fa monaco è prov. come in italiano. V. Abbeto.

Abiento. Lo stesso che Abbiento. Perr. Agn. zeff. 2. 18. Lo nigr’isso n’ave abiento. E 3. 75. O stato sconzolato de l’ammante! N’avere abiento e stare co dolore.

Abinizio, D’abinizio. Dal principio. Lat. ab initio. Val. Fuorf. 2. 1. 90. Chesta cosa fu sempe d’abinìzio.

Abisso. Lo stesso che Abbisso. Stigl. En. 6. 145. Nò maje le dà repuoso into a ss’abbisse.

Ablativo. V. Abbolativo.

Abolemiento. Abolimento. Cuor. Mas. 4. 12. (?) Che mprubbeco a le chiesie se leggesse Preveleggio, conferma e abolemiento De tutte le gabbelle.

Abolire. Abolire. Cuor. Mas. 2. 27. (?) E sibbè sieno mo tutte abolute, Pure pe quanto appriesso se po fare Vesogna che lo tutto se rechiare.

Abomenare. Abominare.

Aborrire. Lo stesso che Abborrire.

Abrile. Aprile. Cort. M. P. 6. 19. Mamma che face nascere l’abrile Tutto a no ventre sempe co l’autunno. E 9. 44. Cossì l’asena corre de carrera Quanno passato abrile vace gnestra. Perr. Agn. zeff. 1. 35. Appriesso abrile sole venì maggio.

Abrocare. Lo stesso che Abbrocare. Bas. M. N. 8. p. 343. Me sa male ca stongo Co la voce abrocata. Sadd. Cav. 2. 18. (?) State porzì abrocata?

Abrogare. Abrogare. Tard. Vaj. 52. La legge de Costantino, la quale fu abrogata ed annullata da Lione.

Abrosciare, Abrusciare. Lo stesso che Abbrosciare. Stigl. En. 6. 43. E pe abrusciarlo, na montagna Fanno de legna. Pag. Fen. 3. 4. Sore mia, sore mia, Io m’abruscio e conzummo. Bas. Pent. 2. 5. p. 195. La jettaro a lo fuoco facennola abrosciare. (V. in Abbrosciare un altro esempio di questa erronea grafia).

Abusare. Abusare. Mandr. all. 2. 12. Chi non sa poje de Svischi picarone Ch’abusaje de Demetrio la cremenza.

Abuso. Abuso.

Acalare. Calare, Abbassare. Mandr. nn. 4. 20. Quanto ecco Cecagnuolo portarobba S’acala nterra e lo cetrulo arrobba. E Sc. cav. 200. in n. Acala la capo e l’auza nsi arreto. Trinch. Cic. 2. 8. (?) Pecchè… S’acala nnante a l’uocchie la vesiera?

Acalare la cepolla. V. Cepolla.

Acalarese per Condiscendere, Piegarsi, Cedere. Lor. Cors. 1. 12. Via, la maressa, Mannatennella scapola. — Scapola? non signore. Si no sposa, Poleto non s’acala.

Acarulo. Agorajo.

Acca. Piccolo cavallo. Sp. haca.

Nome di una lettera dell’alfabeto. Fas. Ger. 2. 61. Fu ntiso quanto disse pe fi a n’acca. Morm. Fedr. 1. prol. 4. Che levà manco nne potive n’acca.

Accacciare. Inventare, Foggiare, e dicesi particolarmente di usanze, notizie, canzoni. Bas. Vaj. ded. VIII. Ca mo t’hanno accacciato cierte casacche co le pettole fi a le denocchie. Cort. Vaj. 1. 8. Fu cantata Da no vecino lloro potecaro Chesta canzona ch’aveva accacciata Uno cierto poeta de la Marca. E C. e P. 4. p. 164. Ma che non fa n’ar-