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ABB – 17 – ABE
sciore. E. 7. 6. Pe Rosa pazziava Chino de fuoco ed’abbrosciore Millo. Cap. Il 5. 86. Co sti carizze a nenna se le sgrava Chill’abbrusciore, e meglio se senteva.
Abbrostoliaturo, Lo stesso che Abbroscaturo.
Abbrostolire, Abbrustolire. Abbrostolire, e dicesi propriamente del pane affettato, del caffè, delle mandorle, ed in generale di ciò che si cuoce a secco a poca distanza dal fuoco.
Abbrunzo. Bronzo. Rocc. Georg. 3. 9. De sperune purzì d’abbrunzo fino. Cap. Son. 64 Lo cavallo d’abbrunzo. Faccia, Capo, Fronte d’abbrunzo vale Faccia, Testa, dura, tosta. V. Abbronzino. Cap. Son. 172. Vi che fronte d’abbrunzo, vi che cernia. E 223. Ma pe ssa coccia arremollà d’abbrunzo.
Abbruscare V. Abbroscare.
Abbruscaturo. V. Abbbroscaturo.
Abbrusciare. V. Abbrosciare.
Abbrusciatura. V. Abbrosciatura.
Abbrusciore. V. Abbrosciore.
Abbrustolire. V. Abbrostolire.
Abbuffacornacchia, Abbuffacornacchie. Chi è stato burlato, Messere. Bas. Pent. 1. 10. p. 124. Vedite bell’abbuffacornacchia m’ha fatto sta vava de parasacco. (Così le st. 1674 e 1749).
Abbuffare. V. Abboffare, dove gli esempii provano potersi dire io abbuffo ec. come lo prova del pari il nome composto Abbuffacornacchie.
Abbuglia. Lo stesso che Buglia. A. L. T. Solit. Pos. 2. 6. Abbuglia fa pe me.
Abbuoinecchiù, Abbuonecchiù, ec. V. Buonecchiù.
Abbuordo. Abbordo, Abbordaggio. Ol. Nap. acc. 17... (?) Già se vene a l’abbuordo, e comparere Se vede già la sordatesca armata.
Abbuorto. Aborto, e fig. Cosa imperfetta o mostruosa. Pag. son. dopo M. d’O. p. 182. Laudate de pojeteca n’abbuorto E de Parnaso lo sanguenacciaro. Ol. Nap. acc. 13. 36. (?) E so abbuorto de l’arma e quatto runfe.
Abburla. Burla, Beffa. Lo Sagliem. 3. 19. St’abburla t’aggio fatta. Cap. Son. 109. Ma chi lassa l’abburla e bene a fieto, Nce restarrà ec. E 240. T’aggio fatto St’alluccata p’abburla. Viol. buff. 29. L’avantano p’abburla.
Abburlare. V. Abborlare.
Abburrare. V. Abborrare.
Abbusca. Lo stesso che Abbusco. Bas. Pent. 4. 10. p. 116. L’accasione era pronta a fare na bona abbusca.
Abbuscare. V. Abboscare.
Abbusco. Lucro, Guadagno. Vott. Sp. cev. 101. Non potenno arrevare co le rennete o abbusche che hanno, fanno mpeche, mbroglie e diebbete. Fas. Ger. 8. 65. A lo spartì l’abbusche e a nchi la panza, Fora Santa Maria de li crestiane. E 9. 17. Li cavalle sapranno e le bell’arme Abbusche vuoste. E 11. 70. E pe l’abbusco st’arte a fa se mese. Bas. Pent. 4. 10. p. 116. E trovato l’abbusco, la cacciaje co gran vregogna. E 4. egr. p. 121. Lo roffejano (lo chiama) abbusco o paraguanto. Val. Mez. 2. 51. St’abbusche mo so cose consuete.
Così chiamano le mance, i regali, che gl’impiegati, uscieri e simili ricevono dalle persone che favoriscono. La mesata è poco, ma nce so l’abbusche. Cerl. Clar. 2. 6. Dudece docate; ma nce so l’abbusehe, nce so le caretà. (Parla di una cantatrice).
Abbusso. Bosso. Ol. Nap. acc. 8. 13. (?) Ca nce vide na grotta de mortelle, Llà spallere de lauro e llà d’abbusso.
Abele. Abile. Morm. Fedr. 1. 4. 1. Che a lo molino lloro, e nce songo abele, Vonno tutto lo grano macenare.
Abeletà. Abilità.
Abesognante. Lo stesso che Abbesognante. Sadd. Tav. de M… (?) E già che no le buoje, Abesognante che te ne dona uno.
Abetante. Le stesso che Abbetante.
Abetare. Lo stesso che Abbetare. Sarn. Pos. 3. p. 233. Tutta la ripa è semmenata de case dove abetano lo spasso e la contentezza. Cort. C. e P. 7. p. 191. Ha da essere lassato a lo primmo terreno che pigliano… o abetato o desierto. Cerl. Cronv. 1. 5. Abeta co lo figlio nfra le grutte annascosa. Bas. Pent. 2. 7. p. 212. Nce abetava na vecchia. E 4. 1. p. 11. Lo regno de Pertuso Cupo abetato da surece.
Abetato. Abitato. So trasuto dinto l’abetato. Aggio pigliato n’urzo int’a l’abetato. Cort. C. e P. 7. p. 190. Tanno accomenzaje a ghi pe l’abetato e aRocco – Vocabolario Napolitano 2