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CAN — 303 — CAN
l’aveano accoinpagnato Nne faceano
castielle! Fas. Ger. 1. 70. Ca si fa cannolicchie
nchisto passo De no stare a
lo scritto, è no cornuto.
Cannonata. Colpo di cannone. Ciucc. 5. 30. È fojuta Na cannonata, e no nse sa addò è ghiuta. Perr. Mal. Ap. 5. No ve pareno truone e cannonate? Fas. Ger. 10. 16. Quanta ardegne Nce so a lo munno, affì a la cannonata. E 13. 9. Aspettate Che ve sparo le reto cannonate?
A modo di esclamazione dicesi all’udire qualche gran romore o un danno imminente. C. di P. (?) Si bussa. — Cannonata! Noce de cuollo nterra! Po dice ch’uno sferra! Manco se pò magnà? Lo Sagliem. 2. 17. Cca sta don Titta puro. — Oh cannonata!
È sparata la cannonata secondo il d’Ambra dicevano un tempo i sorbettieri all’udire la prima cannonata che annunziava l’uscita del real corteo dalla reggia il dì 8 settembre per andare alla chiesa di Piedigrotta, perchè da quel punto diminuiva lo spaccio dei gelati e sorbetti. Oggi si dice per la cannonata che da Sant’Elmo annunzia il mezzodì tempo medio di Roma, e quella che la sera indica le otto o le nove secondo le stagioni.
Cannone. Cannone. Cort. Cerr. 2. 6. Nne n’attemo llà fece carriare Diece cannune. Cap. Son. 58. Da te quanto se sente no cannone Me procuro scostà. Ol. Nap. acc. 11. 101. (?) Fanno trencere, mpostano cannune. Viol. buff. 46. E bea co qua cannune se fa breccia. Cuor. Mas. 3. 6. (?) E nvederese nfaccia no voccaglio De no gruosso cannone. Ciucc. 5. 20. Trenta vascielle chine de cannune. E 25. Cannone è ehisto ch’è sparato. E 9. 14. Venite ccà, portate li cannune.
Cannoniare. Cannoneggiare. Ol. Nap. acc. 17. 8. (?) La cetà cannonea, isso da mare Fa lo stesso. E fig. Sarn. Pos. ntr. p. 157. Cheste (porpette) songo le bere palle da cannoniare la famme, azzò stia arrasso da nuje.
Cannore. Candore. Pag. Rot. 8. 32. Ma cca parlammo mmocca co lo vero, Co la senceretate e lo cannore.
Cannotiglia, Cannotiglio, Cannottiglia. Canutiglia. Sp. canutillo. Bas. Pent. 1. egr. p. 134. Co france e co ragamme De cannottiglie e ssete.
Cannovo. V. Cannavo.
Cannuccia. Piccola canna, e dicesi in ispecie di quelle dei pescatori e di quelle che si pongono alle pipe. Bas. Pent. 1. 3. p. 54. Comme no pescatore de cannuccia. (Così le st. 1674 e 1679; Porc. ha Comme pescatrice de carnevale). Ol. Nap. acc. 10. 9. (?) Fa comm’a pescatore quanno pesca Co la cannuccia mmano. Sadd. Vecch. sord. 2. 15. (?) La femmena è no maro Che maro chi nce pesca: Nce perde l’ammo, l’esca, E la cannuccia. Rocc. Bucc. 6. p. 299. Sto concierto de museca sarvateca Che te faccio co ste cannucce.
Così in particolare chiamasi l’Arundo phragmitis.
Pesce de cannuccia dicesi Chi non fa cosa alcuna se non è incitato dall’esca dell’utile.
Vale anche Pesce piccolo che si pesca colla canna.
Ascirsene da coppa a le cannucce dicesi di quel giocatore che mentre in sul principio perdeva, riesce a salvarsi senza alcuna perdita.
Cannuolo. Cannello, Arnese cilindrico e vuoto, Tubo. Ciucc. 11. 42. No muro a uso de no gran cannuolo Che parea la lanterna de lo Muolo. Cap. Son. 177. Lo naso… Nce schiaffe de lo stucchio a lo cannuolo. (Qui per simil.).
Tubo di latta e con coverchio che serve per conservarvi documenti importanti, sopratutto la carta comprovante agli schiavi l’avvenuto riscatto o la libertà altrimenti ricuperata, le lauree o diplomi, le licenze militari, ec. Onde Carta canta ncannuolo, che dicesi pure semplicemente Carta canta, vale Bisogna stare alle prove scritte che ci sono, Carta canta e villan dorme. Cort. Ros. 4. 7. Carta canta ncannuolo, Disse lo schiavo. Morm. Fedr. 1. 15. 4. Carta canta ncannuolo. Lor. Gel. p. gel. 1. 12. Carta canta ncannuolo. Pag. Fen. 1. 3. p. 217. Carta canta ncannuolo: Tu t’aje fatto li patte e te l’aje scritte.
Cannello di fontana.
Collo di un vaso. Bas. Pent. 4. egr. p. 127. E co le deta copre lo cannuolo.