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rone spaparanzato. E 5. 2. p. 144. Aprenno tanto de cannarone commenzaje a dire. Cap. Il. 1. 93. E a chi aveva sciacquato a crepapanza Tornano a defrescà li cannarune. E Son. 201. E l’ha fatto ntorzà lo cannarone. Ciucc. 1. 35. Nce rapie tanto de no cannarone. Tior. 5. 1. Mente vene da sto cannarone… lo canto.

Fig. Gola, Forra. Cort. Cerr. 4. 11. E chille le portavano (i cadaveri) pe pasto De na montagna a no gran cannarone.

Mangione, Divoratore, Ghiottone, Tior. 1. 51. Penzatelo vuje tutte, cannarune, Quanto fu bona chella menestrella. Bas. Ded. Vaj. IX. E po te le refonne co la pala a sti cannarune. E Pent. 4. 8. p. 91. Isso è accossì cannarone, che non perdona manco a li figlie. Cap. Son. 212. Lo cannarone… De piecoro nn’asciutta no coglione.

Chiacchierone, Svescicone, Cicalone. Bas. Pent. 1. 1. p. 31. Cannarone, vessediello, vocca pedetara, canna fraceta, culo de gallina, tatanaro, trommetta de la vecaria. E 4. p. 62. Lo chiammava cannarone e che l’aveva… rotte le chiocche.

Aprire lo cannarone vale Ciarlare, Cicalare. Cap. Son. 228. E da lo palo muto ave consiglio De non aprire maje lo cannarone.

Sorta di pasta cilindrica e vuota da far minestra, Cannelloni, Cannoncioni.

Cannarotizia, Cannarutizia. Lo stesso che Cannarizia, ed usasi tanto per il Vizio della gola quanto per una Cosa ghiotta, una Leccornia.

Cannaruozzo. Canna della gola, Stigl. En. 7. 137. E taffete la botta L’apre lo cannaruozzo. Bas. Pent. 4. 6. p. 68. Co tre passe de miccio a lo cannaruozzo.

Cannaruozzolo. Lo stesso che Cannaruozzo. Perr. Agn. zeff. 3. 84. E po accossì co muodo doce Scie da lo cannaruozzolo la voce. Cap. Son. 267. (1876). Chiù non po Fare lo cannaruozzolo li li.

Cannarutizia. V. Cannarotizia.

Cannaruto. Ghiotto, Goloso, e dicesi delle persone. Gilard. Vent. 2. 11. Cannaruta, goliosa. Perr. Agn. zeff. 6. 55. Bacco ch’era no poco, cannaruto. Cap. Son. 168. Ma pe disgrazia de li cannarute. Bas. Pent. 4. 4. p. 41. Era cossì cannaruta comme potrona.

Fig. Vorace, Divoratore. Stigl. En. 10. 13. E non restaje gliottuta Tutta da chella sciamma cannaruta?

Appetitoso, Che stuzzica la gola, e dicesi delle cose. Bas. M. N. 5. p. 289. Frate, sti muorze gliutte E sti belle voccune cannarute Me saranno annozzate. Antegn. Ass. Parn. 2. (?) Quanno a lo taffio cannaruto Che nce portajene nnante le zetelle. Matr. Segr. 2. 1. Lo morzillo è cannaruto, No, scappà no se lo fa. Tior. 7. 5. E po gliottute Duje muorze cannarute. Cap. Son. 24. O muorzo cannaruto.

Restare cannaruto vale Restare col desiderio di averne dell’altro. Cap Son. 170. Chille vierze faudiante Ch’ognuno nce restava cannaruto.

Cannata. Colpo di canna, soprattutto se dato colla canna dello schioppo.

Cannato. Cannajo in tutti i suoi significati.

Cannava. Canape, e si dice più comunemente Cannavo.

Cannavaccio. Rozza tela che si adopera ad usi grossolani e dai poveri. Bas. Pent. 1. 4. p. 60. Stese no bello cannavaccio de colata ncoppa no cascione viecchio. E 4. 4. p. 38. Fece stennere no cannavaccio ncoppa na cascetella de chiuppo viecchio.

Fu detto pure per Broccato. Pag. Rot. 17. 13. De cannavaccio d’oro li corpiette Deva a ciert’autre. Cort. Lett. p. 223. Te faccio po ire… co no manteglino de cannavaccio de Genova ec. (Qui anfib.).

Ora si dice pure di una tela assai rada e dura per ricamarvi su di lana o di seta.

Cannavara. Agrimonia, erba da insalata, Eupatorium cannabinum.

Cannavaro. Linajuolo.

Secondo il d’Ambra è pure il Frate che ha cura della canova.

Cannavarola. Beccafico canapino, Motacilla curruca.

Cannaviello. Canape di qualità inferiore, ma preparata per essere filata, Canapella. Tior. 5. 16. Belle pedale… Fatte de cannaviello e de capizze. Pag.