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Vino abboccato dicesi come in italiano. Bas. M. N. 3. p. 260. E tant’aotre manere De vino, che sarria na longa storia A contarele tutte, Abboccate, gagliarde, agre ed asciutte. StigL En. 1. 174. No carrafone De lo vino chiù tuosto e chiù abboccato. Antegn. Ass. Parn. 2. (?) E vino chi abboccato e quale asciutto.

Abboccatiello. Dim. di Abboccato. Cap. Il. 6. 64. Ca nne tengo a requesto no mpagllato Abboccatiello.

Abboccato. V. Abboccare.

Abbocche. Abbocche e abbacche si dice di chi tiene un po’ da una parte un po’ dall’altra, e si usa per lo più col v. Fare. V. Abbacco. Dal lat. scolaresco ab hoc e ab hac.

Abbocco. V. Abbacco.

Abboccune. Bocconi. Fas. Ger. 8. 33. No atea abboccune, no; ma ec. Cort. Cerr. 5. 21. Po ncopp’a lo cavallo a l’abboccune Lo mese, e l’attaccaje co na fune.

Abboffare, Abbuffare. Gonfiare. Sciat. 5. p. 268. Lo viento Trifone, ch’abboffannole lo ferrajuolo, chino de schianto e senza lesione lo scese nterra.

Abboffare le mascelle, li mascanelle o li mascarine vale Gonfiare altrui la faccia con pugni, cazzotti, sgrugnoni e simili. Dicesi pure assolutamente Abboffare quarcuno. Sarn. Pos. 5. p. 296. Dapò d’averela ntommacata, ammatontata, abbuffata, carfettiata, ntofata ec. Bas. Pent. 1. egr. p. 143. Autro abbuffa, autro ntommaca.

Assolutamente vale Gonfiare le gote per mandar fuori un buffo; e poiché ciò si fa in conseguenza di noia, ira, rabbia, si usa di dire Io abboffo, Me sento abboffà, M’ha fatto abboffà, per esprimere tali sentimenti.

Empire a crepapancia. Rimpinzare. Te voglio abboffà de cocozza e brenna. Me so abboffato de maccarune. Dicesi pure Abboffarese la panza,

Abboffare la panza vale Ingravidare. V. Abbottare.

Fig. Abboffà de ponia, de cauce e simili.

Nei giuochi fanciulleschi colui che perde gonfia le gote, abboffa, e il vincitore con un colpo del pollice da un lato o dell’indice colle altre dita dal l’altro in su le gote gliele fa sgonfiare. Liv. Stud. 1. 13. (?) Lo smocco… fa no scacamarrone; n’auto dice abboffa; lo smocco apara accossì, e chillo le jetta na jeffola de cheste. Lor. Cors. 2. 16. Abboffa mo ccà… Abboffa e fa buono… Abboffa o te sono. — Aggio tuorto; m’attocca abbuffà. E appr. Abboffa, lazzarone, Che a ciento aje d’arrevà. Viol. buff. 43. Facitelo abbuffà sto zucamucco. Fed. Ros. 1.1. Abbuffa. – Eilà! — E non vuoje abbuffà?

Onde dicesi Abboffa pe no grano di chi non ha quattrini da pagare perdendo e si assoggetta invece ad abboffare. Pag. Rot. 14. 15. Se te la vide fa da no babbano, Da no chiafeo, n’abbuffa pe no grano. Bas. M. N. 8. p. 333. abbuffa pe no grano. (La st. ha abuffa).

Abboffato vale Gonfio, Rigonfio, Enfiato, e figur. Irato, Sdegnato, ovvero Tronfio, Pettoruto, Gonfio.

Abboffata. L’atto di gonfiare.

Satolla, Scorpacciata.

Abbolativo. Ablativo.

Facile ad irritarsi. Sadd. Patr. Tonn. 2. 10. (?) E ba pazzeja co li pare tuoje, Ca co chiste te puoje Farence de l’arcivo, Ca io so cellevriello abbolativo.

Fare n’abbolativo assoluto vale Fare una gran rimenata. Fare una ramanzina.

Abbole. Abile. Cap. Son. 164. Creggio ca manco chillo sarria abbole.

Abbolire. Lo stesso che Abolire.

Abbomenare. Lo stesso che Abomenare.

Abbonacciare. Abbonacciare. Stigl. En. 5. 203. Pecchè lo mare già s’abbonacciava. Fas. Ger. 7. 110. Nè mperchè chille fujeno s’abbonaccia.

Abbonamiento. Lusinga, Carezza, Ciò che placa ed abbonisce. Cuor. Mas. 1. 28. (?) Lo frate e chisto mmiezo la mettero, E de speranze la vanno abbottanno… Cossì co chiste ed aute abbonamiente La nchiusero a la casa allegramente.

Convenzione, Transazione.

Appalto teatrale.

Abbonante. Adulatore, Lusinghiero. Pag. Rot. 9. 12. L’abbonante, se vanta, te scorcoglia.