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BRU — 260 — BUF


Bruto. Bruto. Cap. Son. 24. Se quanno na Luggrezia è smafarata Le parte soje l’ha da piglià no bruto? (Anfib.). E 116. Da la terra de li brute. (Anche qui anfib. intendendo la Calabria, lat. Brutium).

Bruttezza. Bruttezza. Tior. 4. 10. Pecchè bruttezza non te dà nesciuna. Bas. Pent. 1. 10. p. 118. Erano… lo libro maggiore de la bruttezza. E 2. 7. p. 217. Vedive no destellato de bruttezza. E 4. 3. p. 32. Non facessero vedere a lo sole le bruttezze soje.

Brutto. Brutto. Tior. 1. 12. Brutto porchiacco io me lamento e strillo. E 24. O che paresse a te brutto e pezzente. Fas. Ger. 12. 19. Visto de l’arme lo brutto nzegnale. E 23. Legata a canto a no brutto draone. Ciucc. 2. 15. Brutto anemalone. E 7. 35. Comme si brutta, puozz’essere accisa. E 12. 63. Ca fuje brutta la scigna che pigliajeno. Bas. Pent. 4. 9. p. 104. No bruttissemo dragone. Stigl. En. 7. 186. Che brutta gente! Brutta da capo pe nfi a le carcagna.

Di viso tristo, D’aspetto accipigliato. Perr. Agn. zeff. 1. 63. Comm’arraggiato sta, comme sta brutto!

Osceno, Laido. Bas. Pent. 4. 5. p. 45. No cierto satoro le voleva fare le brutte cose.

Dicesi pure di malattie e dello stato in generale del corpo. Sto brutto. Me sento brutto. Me so sosuto co na brutta lengua. Cap. Son. 189. Quanno lo brutto male l’è afferrato.

Parere brutto vale Non sembrar conveniente. Cap. Il. 7. 24. Te compiatesco ca te pare brutto Non fare la vennetta da te stisso.

Brutto fatto è il Diavolo. Bas. Pent. 3. 5. p. 306. E bi che non te cecasse lo brutto fatto.

Ma val pure Contraffatto, Deforme. Trinch. Elm. gen. 1. 5. Na vecchia brutta fatta. Viol. vern. 4. È tre parme, è gavina, è brutto fatto. Perr. Agn. zeff. 1. 20. Chillo brutto fatto Facennole na brutta sguardatura ec. Bas. Pent. 1. 3. p. 53. No scirpio brutto fatto. La Mil. 2. 10. No sordato brutto fatto.

Bruttofatto. È lo stesso che Brutto fatto, ma si dice per antonomasia del Diavolo. Fas. Ger. 13. 48. Cierte chiù peo, ca n’è lo bruttofatto.

Bruttolillo. Bruttino. Cerl. Pam. mar. 2. 10. Si dico bruttolillo non dico boscia.

Bu. Onomatopea con cui s’indica lo scoppio, e specialmente quello delle armi da fuoco. Tior. 4. 25. Comm’a scoppetta tiffetuffe e bu Te siente mpietto ca te coglie e dà. E 7. 5. Lo pideto… Tant’affocato che non fece bu. Perr. Mal. Ap. 6. Cheste fanno no bu che te stordesce, Ma de ste botte po no viento nn’esce.

Si dice anche Bu a chi le sballa grosse, e vi si aggiunge co la palla. Vott. Sp. cev. 75. No spaccone te conta… e l’ammice da dereto fanno: bu! e che pallone. E appr. E l’ammice fanno: bu! Cap. Son. 140. Sacciente vuje? gnorsì: bu colla palla.

Bua. Voce infantile con cui s’indica un male esterno, come taglio, bernoccolo, panereccio, scalfitura, bolla, furuncolo.

Bucchero. Bucchero. Cill. 3. 15. (?) Vocchella mia de zucchero Belle lavra de bucchero.

Buccolo. Riccio lungo e inanellato. Morm. Son. 92. E portava magnifeca Na perucca a sei buccole.

Buccolotto. Dim. di Buccolo. Lo Sagliem. 1. 8. V’acconciava Chisto codino co sti buccolotte.

Bucefalo. Cavallo, soprattutto se grosso e magro. Lo Sagliem. 1. 6. Non te spostà na jota, E guarda sto bucefalo.

Budaccio. Nome di bravo passato in proverbio, dice il de Ritis; ma io credo che sia nome di un gran saltatore, o di un luogo da cui si facesse un salto pericoloso, come era Leucade presso gli antichi. Sciat. 5. p. 268. Co darele cierti poche de quibus, le fece… fare lo sauto de Budaccio. (L’ediz. orig. ha Baudaccio).

Buffetta. Lo stesso che Boffetta.

Buffettino. Lo stesso che Boffettino.

Buffettone. Lo stesso che Boffettone.

Buffo. Attore o Cantante che nelle commedie o nei melodrammi fa le parti più scherzevoli. Fra noi si distinguono il Buffo napoletano che fa le parti in dialetto, il Buffo toscano che fa quelle in italiano.

Si usa pure come aggettivo, dicendosi Museca buffa, Melodramma buffo.