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BER — 244 — BES


Berleffa. Beffa. Cap. Son. 216. Vo de le cose d’autre fa berleffe.

Bernaguallà. Turca, Negra, Mora. Bas. Pent. ntr. p. 20. Lo prencepe che s’avea fatto mettere la varda da bernaguallà. (Così le st. 1674 e 1679). E 5. 9. p. 203. Mi no star bernaguallà. (Qui le st. hanno bernagualà).

Bernardo. Varietà del fromento detto Triticum coerulescens.

Bernare. V. Vernare.

Bernecocca. A bernecocca par che valga A bernoccoli. Tior. 1. 46. E chisso naso fatto a bernecocca.

Bertoccio. Trozza a bertocce è la Corda che lega l’antenna all’albero.

Berva. Belva. Mandr. as. 1. 11. Comme pesce fora acqua e berva int’acqua.

Berzabucco. Belzebù. Cap. Son. 19. L’arma se l’ha pigliata Berzabucco.

Berzagliare. Tirare al bersaglio, Prendere per bersaglio. Bas. Pent. 2. 7. p. 213. Commenzanno a berzagliare chella pignata nnozente.

Berzaglio. Bersaglio.

Besavo. Bisavo, e in generale nel pl. Antenati. Stigl. En. 7. 22. La razza brava De li besave aroje tetellecava. E 12. 150. Primma m’afferra gliannola e antecore Che a li besave mieje non faccia onore.

Besbeteco. Bisbetico.

A la besbeteca vale In modo bisbetico. Cap. Il. 2. 51. Tanto co li rri parla a la besbeteca Ch’ogne parola nce vorria no nnaccaro. Ciucc. 10. 4. Trasie dinto Lo scignone vestuto a la besbeteca. E 35. Chi fa caso recetta a la besbeteca. Viol. buff. 42. O parla o scrive è sempe a la besbeteca.

Besbiglio. Bisbiglio. V. Vesbiglio. Cap. Il. 2. 31. Che siente no besbiglia ogne sciosciata. (Qui fig. delle spiche scosse dal vento). E Son. 202. Aje sta comarca Puosto mbesbiglio. Bas. Pent. 3. 2. p. 275. Fo no gran besbiglio fra chille sapie vecchiune. Mandr. nn. 1. 7. Rembomma co lo suono lo greciglio De la chiorma, lo strepeto e besbiglio.

Bescuotto. Biscotto. Cort C. e P. 7. p. 194. Ma io penzo ca tu vedenno ca la voce mia era abbrocata, me nce faje stare apposta ngalera azzò lo bescuotto me sporga la voce.

Besguizzo. Forse Bisticcio. Stigl. En. 7. 30. Giove le pose mmocca sto besguizzo Pe schiarare l’aracole e li fate.

Besognare. Bisognare. Tior. 1. 8. Besognarria che fosse l’Anguillara. Val. Mez. 1. 126. Besognante che fosse ommo da bene. Bas. Pent. 4. 2. p. 15. Besogna ajutarese a cauce ed a muorze. Ciucc. 9. 8. Besogna che l’alluogge. E 12. 35. È femmena, e besogna respettare. E 13. 48. Ma besogna aspettà pe la ncarrare. Cap. Son. 37 Ma te besogna farelo pe forza.

Bestia. Bestia. Ciucc. 1. 19. E nche da chelle bestie fuje sentuto. E 3. 7. Addò vaje co la bestia? E 13. 11. Certe cose… Che quann’erano bestie facevano. Cap. Son. 93. Pe mette chella bestia (mentulam) a lo copierto. E 204. Miez’ommo, miezo bestia.

Detto per ingiuria a persona, ed anche in gen. maschile. Cap. Il. 2. 5. E pecchè sa ca si vo fa cammino Sulo Nestorro sta bestia cravacca. E 4. 89. E tu si un bestia e parie a lo sproposeto. E Son. 25. Ditto ch’aje ch’è no bestia e ca non ceca. E 235. Micco è no bestia. E g. 27. Chi so ste bestie! diciarria Petrarca. Ciucc. 2. 25. Ha rutto lo mannato… sta bestia. Viol. son. 2. A sto pazzo, a sta besteja. Fas. Ger. 3. 50. Sso spaccone, ssa bestia maledetta.

Gran bestia è l’Alce, Gran bestia. Cap. Son. 211. Pe sanà lo male de la luna L’ogna de la gran bestia è cosa santa.

Bestiale. Bestiale, Ignorante, ed anche Feroce. Bas. Pent. 1. 4. p. 58. Vardiello essenno bestiale. E p. 59. Chesta è la causa che se vedeno ordenariamente pezziente li sapute e ricche li bestiale. E 2. egr. p. 253. Sciaurato, bestiale, Catarchio, maccarone senza sale. E 3. 3. p. 283. Casca ne le roine comme besteale. (Così la st. 1674; quella del 1679 e Porc. hanno bestejale). E 4. 5. p. 53. Uommene granne e bestiale. Ciucc. 13. 11. Ommo e buono era puro bestejale. E 14. 31. Li costumme bestejale Non ponno maje lassare. Perr. Agn. zeff. 1. 59. Fa lo saputo ed è no bestiale. E 3. 29. Non saje, bestiale, Ch’ombre so cheste nè te fanno male? Cap. Son. 181. Nconcierto de ciert’autre bestiale. Stigl. En. 9. 201. Dove fuite, o bestiale?