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BEN — 243 — BER


to, pe fa sta beneficiata Se capaje de lo rre lo morrione. Ros. Pipp. 1. 1. (?) Io vengo da la Varra, Ca jere fuje la festa E se teraje la beneficiata.

Ciò che si guadagna in una lotteria o in un sorteggio. Bas. Pent. 1. 3. p. 53. Lo nomme de la beneficiata era toccato a no scirpio brutto fatto. E 5. p. 67. Chi poteva mmagenarese ca sta beneficiata toccasse a n’uorco. E 7. p. 90. Pe sciorte è toccata sta beneficiata a Menechella. (Trattasi di essere divorata da un dragone). E 2. 7. p. 212. Giulia, a chi veneva la beneficiata d’asseconnare, cossì decette.

Beneficio, Benefizio. Benefizio. Stigl. En. 12. 134. E co lo benefizio de lo viento S’appeccecaje no fuoco bestiale.

Dotazione ecclesiastica. Val. Fuorf. 1. p. 83. Ca so mute a concorrere A chisto bello beneficio semprece.

Benegnetate. Benignità. Tard. Vaj. p. 30. Lo quale chianeta… eje de tanta benegnetate, che ec.

Benegno. Benigno. Cap. Son. 112. D’ausolejà benegno doje parole.

Benemio. V. Bene. Lo Sagliem. 1. 7. Benemio, che rommore!

Benepraceto, Beneprazeto. Beneplacito. Sciat. 4. p. 258. Subeto la mattacanaglia, che se credeva pigliare panno francese, nce deze lo benepraceto.

Beneproviso. Bene sta, formola giuridica che conferma una sentenza da cui si è appellato, e si scrive anche in due parole. Lat. bene provisum. Fas. Ger. 19. 103. Vafrino nche asservaje ch’era pagano, Bene proviso, disse, e passaje nnante.

Benettanema. Sincope di Benedettanema; e per lo più s’intende la Moglie defunta. Cerl. Clar. 2. 6. La benettanema de soreta. E appr. So zitiello zito da che lassaje la benettanema.

Beneviento. Immunità, Luogo d’immunità, perchè essendo Benevento terra del papa, le autorità napoletane non vi potevano catturare coloro che vi si rifuggivano. V. Veneviento. Bas. Pent. 1. 5. p. 70. L’anemale sarvateche senza pagare fida gaudevano no beneviento. E 4. 8. p. 83. Ca la cammara lloro era fatto lo beneviento de le nemmiche soje.

Benfare. Beneficare, Benfare, Far del bene. Lo Sagliem. 2. 11. De lo benfare Chest’arrecoglio.

Benigno. Benigno. Fas. Ger. 4. 61. Segnore mio benigno. E 20. 58. Ma po sciata soave (il vento) a na campagna Che no le dà fastìdio, e chiù benigno. Perr. Agn. zeff. 1. 3. Ma duce Muse co cantà benigne. E 47. Co na facce torbeta e benegna. E 6. 80. Credeano… ca benigno Bacco l’ha ntise. Tard. Suonn. XXIII. Benigno lejetore.

Benissemo. Benissimo. Ciucc. 12. 33. Benissemo: jocate.

Benna. Benda, ed in particolare Ventola che si pone innanzi al lume.

Bennaggia. Lo stesso che Banaggia. Locian. Dial. (?) Bennaggia craje. Cap. Son. 128. Bennaggia aguanno.

Bensì. Bensì. Mandr. rep. 1. 2. Bensì scordato m’era sta promessa. E as. 1. 15. De panza nterra piglia na caduta; Bensì lesto se nn’auza.

Benvenuto. Benvenuto. Stigl. En. 10. 16. Lo benvenuto sia. E 11. 26. L’abbraccia tutte e dà lo benvenuto.

Berbessa. Secondo il de Ritis alla v. Birebisso (dove per errore leggesi berbasse) vale Baldracca o Vile vestimento indossato dalle baldracche. Io lo credo nome di piccola moneta, o in generale Cosa di minimo valore. Val. Fuorf. 2. 3. 4. Commo facimmo ca ogne sbruffallessa Vo fa spesa e non ave na berbessa. (La st. ha sbruffa allessa).

Berbia. Lo stesso che Abberbia. V. Birbia. Perr. Agn. zeff. 4. 57. Marziale e na berbia nce stea penta De chiù de mille pojete latine. (Cioè una torma).

Berbiare, Birbiare. Fare la birbia.

Amoreggiare per ischerzo, per fare il chiasso. Sadd. Lo Simm. 2. 1. (?) Volimmo birbejare, E pe gusto e pe spasso Schitto, no pe patè, volimmo amare.

Berde. V. Verde.

Berduoceno. V. Verduoceno.

Bergantino. Brigantino. Fas. Ger. 15. 14. Passa pe miezo spenzeratamente, Nè de li bergantine nn’ha paura.

Berlechenche. Celebre bravo. Bas. M. N. 1. p. 234. E se nn’ha fatto chiù de Berlechenche. Perr. Agn. zeff. 5. 82. No nuovo Berlechenche o Marco Sciarra.