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VOCABOLARIO
DEL
DIALETTO NAPOLITANO
A
A. L’articolo La ed il pronome La nel dialetto parlato; ma non è da usarsi nel dialetto scritto.
La preposizione A, ed innanzi a vocale si può mutare in Ad.
Ponsi dinanzi all’oggetto del verbo attivo del modo che usano gli Spagnuoli. Ciucc. 8. 9. Stanno a laudà a buje aute. Pag. Batr. 3. 8. Ma vedenno a lo rre. E appr. A sto rrene… Acquarulo accedie co na vrecciata. Perr. Agn. zeff. 5. 54. A la regina co na mano tene. E appr. A tene Io contento non so si non t’atterro.
A petto, A paragone. Ciucc. 10. 46. Chesso n’è niente a chello c’hanno fatto. Fas. Ger 4. 6. N’è na pantosca a le corna ch’ha nfronte. Bas. Pent. 1. 5. p. 70. Non fu zubba a lo riesto de lo carrino.
E per esortare, ellitticamente. Cap. Son. 114. Cicco, a nuje, mano a fierre. E 115. A nuje, frusciammo.
Nei conti si premette alle voci che indicano la somma. Ciucc. 10. 48. E una, e una a doje, e una a treje.
Nel dialetto parlato si usa in luogo di Da.
Voce d’incitamento a camminare in luogo di Arre.
Si premette alle cantilene dei venditori e alle parole con cui si bandisce alcunché o s’implora ajuto in qualche cosa. V. Aje.
Nelle esclamazioni esprimenti dispiacere per ciò che è accaduto si premette per dar forza. Carl, Clar. 3. 1. A morì dint’a lo sciummo la bella pellegrina! Ciucc. 9. 47. A ca mo, a ca po, ca oje, ca craje… Mette jodizio.
Ed anche più semplicemente per Oh. Perr. Agn. zeff. 6. 53. Ma chille diceano: a li pazze!
Da l’a pe nfi a la zeta, a lo rummo. V. Rummo e Zeta.
Adoprasi come pleonasmo, specialmente dopo il v. Fare. Lo Sagliem. 3. 16. Ti, non voglio parlare Pe no me fa a sentire.
Aa. Nei dialetto parlato vale Alla.
Abachista. Lo stesso che Abbachista.
Abaco. V. Abbaco.
Abacucco. Sciocco, Stolto. Cap. Son. 271. (1876). Ca lo primmo tu si de l’abacucche.
Abate. V. Abbate.
Abaterno. Ab eterno. Ol. Nap. acc. 19. 48. (?) Chella ch’abaterno fu prescritta De partorirlo e de regnare ncielo. Fas. Ger. 12. 65. Ca Dio me l’ha la mente allommenata Ch’abaterno l’avea predestenata. (La st. ha ab aterno).
Abatino. V. Abbatino.
Abbaagliare. Far bagaglio. Liv. Stud. 3. 7. (?) La gnora abbaaglia pe Napole, e buje pure nce jate.
Abbaccamiento. Concerto, Accordo, per lo più per cose malvage o per burlare alcuno.
Abbaccare. Abbaccarese vale Intendersi, Concertarsi, Porsi d’accordo per far danno o beffa ad alcuno. Vott. Sp. cev. 49. Non t’abbaccà co lo cerajuolo.
Rocco — Vocabolario Napolitano. | 1 |