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ARI | – 150 – | ARL |
Zezz. Papp. p. 5. No quatrillo de l’aria
Catalana Caccia porzì la capo da
lo sacco. (Vi si tendono pessimi quadri).
Val. Fuorf. 1. p. 102. A l’aria
de le Pigne se lavorano.
Aria, termine di musica. Fer. Fent. zing. pref. (?) Sapennose buono ca l’arie so azzediente de lo recetativo. Viol. vern. 12. E canta sempe a l’areja de Coviello.
Pe l’aria, oltre al proprio significato, vale anche In conquasso, In iscompiglio, Sossopra. Ciucc. 5. 23. Lo maro va pe l’aria.
Ire la capo pe l’aria vale Aver la testa confusa, Essere stordito.
Ire pe l’aria vale pure Andare alle stelle, Avere gran successo. Ciucc. 14. 57. Fice l’Asenaria, Che pe sto nomme schitto jie pe l’aria.
Nelle imprecazioni si dice Aria per evitare la parola Arma o Anema.
Ariatella. Lo stesso che Argatella. Val. Fuorf. 2. 2. 1. Chisto me fa votare l’ariatella. (Qui fig.)
Mannaggia l’ariatella dicesi per non dire Mannaggia l’arma toja.
Ariella. Arietta, Canzoncina. Fer. Fent. zing. pr. (?) Non sulo a chelle che so arejelle… ma porzì a lo recetativo.
Ariete. Ariete, Montone, ma come segno del zodiaco. Rocc. Georg. 1. 60. Sebbè de ariete è mpresa. Cort. V. de P. 3. 5. Co lo tauro, ariete e crapecuorno.
Ariete, macchina da guerra. Sciat. 5. p. 274. Pe la porta scassata da l’ariete.
Arietta. Arietta. Fed. Beatr. 1. 1. (?) Chest’era n’arietta Ch’io ntese a lo triato. Val. Fuorf. 2. 9. 55. Chella se nn’esce co quarche arietta. Lo Sagliem. 1. 10. Pe sentirte cantare n’arietta.
Arigene. Origine. Sciat. 4. p. 254. Non sapennose da no collegio de miedece l’arigene de ssa cura de marzo. E Mandr. rep. 1. 39. Nè sa l’arigene de male.
Arillo. Grillo; ma il volgo dà questo nome a varie specie dei generi Acrydium, Acheta e Locusta.
Vinacciuolo. Rocc. Georg. 2. 17. E l’uva mpartecolarmente È no tuosseco vero tutt’arille.
Così chiamansi pure i semi di arance, limoni, pere, mele e simili. Bas. Pent. 2. 5. p, 192. Adonanno tutte l’ossa che trovaje de perzeche, de gresommola, d’alberge, de visciole, e de quante nnevinole, e l’arille trovate pe le strate. (Così Porc.; le st. 1674 e 1679 hanno e d’arille trovaje: forse dovrà dire ed arille).
Ario, Aire. Aria. Ciucc. pr. 3. Nc’era juto nzeggetta a peglià l’ario. E 11. 7. N’è l’ario o lo pajese, di’ che buoje, Che non te fa a canosce da la gente. E 12 38. Selleno che bedette ntrovolato L’ario de mala chella. Sarf. Font. am. (cit. dal Mormile). Uh uh che ario allionato cupo! (Alla v. Allionato il de Ritis legge ajero). Fas. Ger. 13. 78. Ma la terra spaccata da chill’arie Le serchie priesto veddese nzerrare. Cap. Prol. 271. Isso è benuto cca pe cagnà ario. Morm. Fedr. 1. 28. 8. E da coppa a chill’ariolo pe l’arlo Le scese li vorpacchie. Pag. Rot. 1. 4. Vide addov’essa sta n’ario gentile. E 7. 5. Me viene a fare cca descurze nn’ario? Ras. M. N. 9. p. 340. Ca l’ario a scherecesse Contrario de la bella antechetate. (La st. 1703 legge airo). Tior. 6. 27. Quale recola maje… Fece cantanno a l’airo cannavola. E 10. 3. Però me chìove sempe e zella e cairo Ca Cecca ha mutat’airo. Cort. M. P. 6 19. Sotta n’airo nè gruosso né sottile.
Mal ario e Mal ario a Baja vale Minaccia di burrasca, anche fig. V. Baja. Ciucc. 10. 50. E co sto riso subbeto sparie Lo mal ario, ch’agnuno s’appracaje.
Quando alcuno ci fa un complimento sul buono stato di nostra salute sogliamo rispondere: È l’ario vuosto; come altrove si dice: Sono i vostri begli occhi. Ciucc. 11. 25. Lo sa ca staje bellone. — È l’ario vuosto. — Chello ched eje.
Arione. Airone, e si distìngue l’Arione janca che è l’Airone maggiore, Ardea alba, e l’Arione cennerina che è la Nonna, Ardea cinerea.
Arista. Lo stesso che Resta.
Aritmeteca, Aretmeteca. Arismetica. Il volgo dice Artemeteca. Mandr. all. 1. 17. L’aritmeteca è n’arte o scienza pura.
Arlocco. V. Arluocco.