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· . ‘ aol. FA · A, ‘_ A - '_.Aj' P. 1 l"79:•¢` È. A1; ·r 1;I.AE1\l>ì¥<> Cquatoçlalla €l'P€fle¥1Z1`,Adi_potete opcrarcon · A1);II,`A.1>nrg. 15. j çhe per Tartezza i lglitor ìiifpaine. A " È " ' yjgglone, `1!'l't01‘¤0§ì qual fi `VOgl13·IT1=U€f1@.,?A C0mcAlc fette ann AB T; G 5 L L A dinj1,`df3lrtc,Arte A0co.¤u3dggng.Vjr,$£P3,d. A ‘ ' 1iberah;el¢1¤€€¢=l¤liGh€~ I-il- W-- Alhůff-046- “L’¢n'ti leruòno Imparò a fare vna (ua arcicella, della nale ,’v.iuendone fottil- . · 1 111i`N¤¤¤¤--9*0 ů¤¢r•=¤<>‘¤¤¤¤d=··.1·'¤¤i=è<ie¤m dwccndo, I mente,vac:ma a11·<»:111&111e;1*111-<1<51rlil1.I»«.1:·;. 1. , . ;· Chgvalc in lat1no,_qua1ì'to, Cofh·ingo,_i11A.volgarc. E Parte vno ' A Ri; I ç tg 1, A it E . .Oroanizz}1i·e; ereiimie gli arriicolillellc “ ' 1 A acconciamento finito delle çole,A`che non hanno fine : 0uero· « ‘A`IIIgIIIbi·;, . Lat. avziŕèilalé. fogeré . _ŕi>rm¤rél G1€.Qìp`&pbìv· Dan- ' *1 ' A ' jj51~ié'è vncrzgumnienco di comnmdamenta, che ritornano .p11Io.1;., L'3l’lfi€0lJ1id6l;C6YÈbf0'è perf`e1to;Com.i5.Come`al` , time ad vn fine, ec;I.0 fapere di tutte le cole $’i rn para per vb, fetpt; che è nelsventréè com iuto l’articola1·A del ceruellò ,_ il _ E ciò cheAl*l1uo1no_l:1, ha mlegnato l';1rte,e l vf`0,ec-perciocchè motor primo, cioè Iddio, gldnfondehiioiui anima · ' ` ' ~ - 1; forte fatica faziiala volontade dell’huo1no e la vegghicuo- A R I- I t; D I A TIA M 1; ._ ·.])i1'li1·It;11·I-Itg11t<—;.—`,]_'¢1;. Qzìllazim . _ - - .-1çIr1e,n>efl`e fì:1te,dale_gran r1cchezze,ec. Adoperalo flu· ' .r1·IIIII.g0u.£1m. Luiwojfarebbe, miçolatantçnte hdi-dire., de' , dio , auuegnache tu fiafpi Parte, che kcondo, che la r:1n¤ola AIIIcIIIbI~l [uffi, come lin debbono dare .11 Dio'; ` ‘, 1. J . A; · _ § ' aiuta ldngegno, cosi ’vfo aiuta la mano , cc. Iŕarte da, e livio A II; Ie O'; AA1- 0. DiilintoQ*Lgt.‘»=rriqul4rw.Te£BrQ5;§Èa.È han- ~ i K hl), 1 fe B.gglUglìCYd1l'AVfO ; C Parte ; gI`J.l.-IC llliì bfCLlCP[l!'l'L|.I[1· _ ~ no maggior lingua, C la ucfruho vcccug 5 . ]`)_m.P,;u*. 13- OP€l’Ll¤Cl0 3.ll'31'(ill.l, Clfhzl Pabiro <lCll'3.f;tC, C fecondo [3 [[13, grandezza: Perd·i’c¤]j dice àrtiçqlate, si ' man, che trema. E lnf'iC·1 1- Chel’arte11oflra,cquell:1 quan- C0m€]·hIIQ`III0 , - `°',‘ .1— . * " _ A _ I IO pnbte , Segue, come’l maefiro 1"a’ld1R:e11te , _Si che voflru A ·r I e 0 1, o . Si è parola ,1:1 qual nonag ' linka ai vocediho- gne ,1 Dio quali C ¤1P0t€· E C.111- 9- Che ferro più n0¤ Chledé . e [lift. 0 :1 voce, che flia , come filfgliiicnte ndnfigtlili- ‘- V _ A _geIun’arte. E P:.\l'·C1l¤-2- Cl1'€ll`€l‘ lllolfonte J.’1'lUl di V0lll1‘€ ,e non haluono nelfauellarc}cfTòr1oAQ ,-l0,;li,l:t,leQdell3 ·
- II·;i. Bocc. c·z4-;.- Ne per quefload alcuna arte attender eli [i3[u[‘;[,Vc f`gI·;;1_ri'el quale, veli IIeT[115I IIIIII§IflIII€IIIl,il 331111;,. _ « ‘
}_I1fOgAn;1u;1A. E n.55.3.. Auendo egliquella arte ritornatain u- Il. Lgrizrrimlu-r .' Gr. 2p01?ov. E per vno dei 1;,. ç pi del Sim-' “ _ . be, che molti kcoli eralìata R2polta· E 11.41..5. Ammaellrata A bblo de gli Appofloli > fDcar.138. Incluainfo egli èglottore,. 3l(1l1]l][O dell’¤rtc marinarefca · E 11- 2. 9. 6. Monfiònore , voi « dee làpei-.; almeno qtimo gli articoli della fede. 'Per ca-' . . fçbifatela mia arte, perchè giouane, e femmina fbno. Amm- po,0 punto di fcrittura Rzmplicemente Lat. mpm.G}Y.6.£5.,z. ? · A ant. Di molta fatica , di Continuo fludlo , di molto adopera- ' Douelle venire al dettoAec.a (cufàrfi di tredici articoli ptona- A È ` IIIeII1o,cli più P1'0|J3D]Cll[l,'(l'£llIlllill’l0 fenno,diprcfentiflimo Ii coIItr';1lui , di cole fatte contro allafede. En-;. E refenti L cbnjìglio, vienel’arte.del dire- Bocc. n. 95· 5. Per arte nigro· detti timbafciadori abbominò Federigo di tutti tre iarti-` ? m;1ntjca.p1'0il`e1'€¤.1 f`£lk°l0 . E n.76· 1 7. A dirti il V€l‘0 1101 ci egli, M. V. 1,.-1A|«.VC(`l€[l(lO, che quello articolo _,<·no11te·irmi-. · _ abbiamo durato fatica in £1rl‘arte` [ cioe incanteñmo] Dir- pqndofi ,porta11ainf`;1mia , e pericolo alla Reina L ( www ~ 4 » · . Q I;1III. A chi volea eran le menfe fiurte, Senza P3g21F€,C ciafcnn · ngle ;nche,llante,momento,pAunto; Lat.¤r(Zŕìdàr·G1·. éupòic, Q si liIIIIito, che pare; quan incanraniento - od arte. [Qui, ar- (molti P;1ol’Or0fi0 J Non auendo potuto dormire, lìlmdo fu ` Ie; inc;intame11to,.f0n0 linonimi] 1`_Per maeflria, alti-ficio, 1*,11-ticolo della morte · ( Diciamo ancora, artico i del dcr- _ - \ I pI<If«;11ione, afluzia, fiodolenza: e pinlianfi in buona'; edm prbchelongli ilrumenti delle membra,c0mene uirgiuntu- ._ IIIIIlI,I Pjjfì-. Lilnt- ¤rr»yfw¢m· da/ur, ra/lrrůw. Bocc·n.z_. 1 I- çon ' I-C, III11lcol`i,'e fimili, il che vole anche il Lat. mrér 1/mr. À A T A Ogni lollecinidine, con ogm ingegno , e con ogni arte , mi pa- A 11 T 1 15 11 xs .Artefice. Cron. Vell. fefofle viuuco arebbe ilato ' IC , che H procaccmo di riducere il nulla, ec- Pett- Son-1 za.- Le ile' lliflicienti arcieri , emercaranti di quella terra . ` ` mile, e‘l Cielo ,e gli elementi a proua Tutte loro arti, e ogni A 1; r 1 p 1 c 1 A 1. B. Fatto con artificio,`Lat. nrryiri-ilir . Bocc. g1lIeIIIa cura, Pofer nel viuo lume- Dan- Il`l£C·1 1. Come NJ- Lnb. n. 8 · 'Dandomi il fuo afpetro pieno di maluagitá , non li ·iufQ_lO fuo corfo prende Dal diuino intelletto , e da lu1':1r— Eng; arŕdial m2lClffiJ,l-PCFJDZR ec.Com·Dan·Purg.c·8· Ora ' Ie. pw. sone: 4. Quel che infinita pruuidenzaA,e arte, Mo- . dou'e1·.1 il carro fono quelle trefle1lc,S'i che è'p:1fl`:1to vn dìar- il r 1lIò nel (uo mi rabil mngiflérd Dan. Ping- c- xo- Qui fi COD' A tifìciale [termine :1fh·0l0gico,e'fignifìc;i di z4.ore.] ` · , · · A II1€1Ie vfarc vn poco d’arte Cominciò il Duca mio. Bocc. 11- A 1; ·r 1 1: 1 c 1 A LM 12 III T E . Con artificio : oppofìo anatu- 1 76+ wifi vuole vfare vn poco d’arte. E 11.65.1:.. \Con che Inlmente.1.at.myYrmZiw. Com.Dan·`InlÈc:iS8. Ma auucgna- ~ A F 31[eil faccia , non lo , ma egli non è in cal`; vfcio si ferrato , cl'1èl`l€ nçiruralmente , ne artificialmente 6 pofl`;1 efprimere; · ' ;1I€,Come egli il tocca, non s'apra·D:1n·AInfÈc-z_7· Gll4lC§O\'gl— Bocc. 31. 3. Li quali,c0' viñ artificialmente pallidi , e con le A A IIIeII1i,ele coperte viello feppl tutte, e $1 menitl loro H1’¤,Ch€, voci umili, e manfiietc- · . _" ‘ ’ A çç,M,V.9·$6· Le quali ritennono ad arte, e con ingegno, al A 11 1- 1 F 1;:1 Aro . Fatto con artificio , oplpofìo anaturale . l foldb loro. 1 Bocc. n.8o. 7. Gli mandò vna fua femmina , la Lat. arzgririalir. I,;1b.n.15;,. E fimilmente a ñia bellezza , la . 1 qmleottimamcnte fìpeu:1l’a1·tedelruŕlia11efin10. A 11 T _H per qiiçilenon artifici;iu1,non dipinta,nc colorata fu. E numz z5o.A ° ` ‘ 10 mggillrnto, che, rende r.1¤1one agliartilh. L:it._¤1wi¤«w La quale efì"<;ndo;_:1rtificiata, ec. altri naturale eftim;1ron0· _ ' A A mñggŕiuius . G- V.1. 61. 4. Sitfece Fare il capannuccio lcuato Boc_c.11. 19- 1 4. E alei , in Vllll Cdfrl artificxajta, a`f`u0 modo, in colonne, ela mela, ela croce dell’oro (opta , perli Confo— si fe ' orme. A ` A _ ' A __ j ]jd€l1'3_I·[cCli Calimál:1 · ( Diciamo in prouerbio - Ognuno A 1; 1 È) c 1 o- Il Fare, el’operar con arte, ela Col`1£`f3,`tt2¢0¤` 1 ha buona moglie, e cattiua arte . E vale che niuno artefice H arte. Lut. arzfmmz. B0cc.g.6.£8'. Qiantunque ar tiñciogdella 'A cOIIICIIt;1_della (ua arte . ( E quell’altr0· Chl ha arte ha par- natura, e non manual parefle Dan. Pur·1 L. si vi£l’io là, ma di . IC, E nale; chif.1 èricapitato per tutto- Gr- 'r·"r6xw·v vr-im ' migliorfémbianza , Secondo Partificio figurato. G. V. 5J ì4·_ A È ` , 7,;‘.,Pg1I«.Lat.arr¤»1q¤«w¤r¤rrMl¤· Vedi Fl·c·1 Sl-_ 1.1,. Egli, permaeffreuole artificio, fopra i monti ,`A0rdinòA· . 1 A R I E 1: I c 1; . E1`erc1tatord’gl1‘te m€CC21DlQ2· Lawrvfirr. G.V. trombe gmndillinie - si dificiate, che ad ogni uènto tromba·I_ ll ' ' ;· È 7_79_,_, E che foflerorarteñci, e mercatimti·B0cc·n·13·3·Co— uano , con granñiono ,ec. sifìoppnroidetti_artifici'per1f1ò— , l [lei adunque daltolegnaggio veggendofi nata, emaritataa do, che rimafèil detto ñiono.-Bocc.n.68.5·VIti`m:unente con-' . j . vno artéfìcelanaiuolo . E ¤·6.£9. Come fe qualunque edi ciò tinuando cofloro quello artificio così fatto [cioè nfhitain- ` il migliore ;1rtcñce,gli auede piantati- lì n·6$· 3 ·_ si come pren ucnzione] 1 Per ordigno. Lat. machina , irylmmemmrz'. Bocc. _ dono ilauoratori de’campi, gli artefici della Città · ( Per au- · 11.85.16. Calandrinolfctaetuttalafera vegnenze, con fuoiar-, ` * mm, 1,;:,;. iwéìvmiwèvxvr. Amm.2nt· Non è legge più diritta , tifici, per pigliare vn vifpiilrello. I ‘ ` ' ` · ' _A ’ e che gli grteñci dell’altrni morte aperikano per Parte l0r0_· A 11 r 1 F 1 0 1 0 s A M E ll r 12. Con ;11·tlfìcio.L;1I.¢1rry*1':i0&2-A,Boe;. " \ _ g In p1·0ucrbi0·l:1'n|-\1(l11€ tra gli artefici. Gr- ¢9«v¤¢ wp-: g.3.p·7· Per cgnaletu affai bellmeartificiofamente fatti ,_ec· L 7; ,;Iy·Il«1;>,ov.l¤uid¤¤ ef? erga -¢/M/<¤· Fl~ 1 1 7. L’vf`o dice anche tutto lo’ntorn1a11:1· E 1i.77.5. lagiouane donn:1jJa.q11nlnon-te- - A ` A R 1- I 5 1; 1; , e A R T 1 C 1 A N 0 · Cant- C2rn.©nde li voflri neua gli occhi fitti in Infern0,ma ecQar`tiñci0la1nen'te mouená ‘ A. 'A - _II·IleI rouineranno , e altroue · Pazza lei plebe , c tutti gli ar- A dogli, si guardau;1 dfntorno . Cr. 9. Aro. 3. IA} detto beuemggio ‘ · tigiani, che- _ _ · A l A si metta in vn corno di bue,reneì}d0Èal. cauatlloearçrñciolàirreii . A R I E 1; I A . Ven;1 vitale. Lat. ¢r1m¤·Gr·¢tp·rr1p» ¤¤·M.A ldobr. _ Ate aperta-la·bocca;e'l1:1po:tltojenzìirfrerioŕM ‘ j' QA A _ _ A A E 110153, che le_p1‘€dCtt€ mC<liCill€ fon buone neluoghi IlCl’|.lOll, È A R T IF 1 C 1 0'S 1 T A . Alba. tto dkxrrifieioft) Q Lat, arryfriumf A ‘ C I1-;ll'a1-terie, c vene in qua, ed in là intrigate- · A _ ' Agn·Pand· ~ Ma prezza l’artiñAcioh ta della flauia, e lofngegno `§ A 11 I 5 M 1 s 1 A . Erba della qual vedi Dick: Lat- M vino. del D1i1Clll‘0·BllU·`NO¤ t11nar1uigliar_5’iola rinc11l1o,_eioè,l'e Al ; _ _ ,;Py;1,t «-fn,. Cr. A--3.9.8- Prendi £:mcld’artem1fia,e d’c ba cin- · 10, Dante, la forufico, con piu artiñcioñtadi finzioni, e d’a1- A ' Xi A que iogl1e,e poluerlzztl. A A _ A ICQOIICO intelletto . · _ I ` “ ŕ` I A 1; I- 1; 1* 1 c A . Infcrmità con dolore nelle g1unture.I.at·4r(/vm A A rt T 1 F I C 1 0 s 0 · Fatto ad arte,. 0 con arte , 0 con artificio . _ A [[5,m0Yél4$ «wi¢uZ¤ri:,Gr.4p8pl·m. Ci·.6.41.;.Sará ottimo con- ¢ Lat. mrwìivfw. em/irialir - Bòcc.<,;.3.p.6· Non fo fe da natural ` È . IIO alla infermità del fianco, e comro all’artética,e podagia vena,_o da artificiola. E n·8o-1 z..ÈSalal¤aetto,ilquaLgiá;edele~< —- A II ·r 5 TI c o . Infermo d’artetic:1_. L. ¤rrÀrì¢ir.'Gr.¢p0pnnxàc, . la bellezza, e della artiŕiciofapiaceuolezzadiA,c01l;ei,çraprc[o - ` gpàpiitlt. Cr·9.41-2.. Evtili aglifciatichi, artéticgepodagri- 17 Ptztingegnofmeafluto . Lat. ingehiwin Qantiioèn, fg. ‘ 1 - ' A , cg, E lib. 3A. 8. 18. Ancora la fizua feffa , cc. a’ podagrici, e agli le per moglievna giouane donzella ;1r:ificiof21,efottìIe,più-in- - ŕ- | · .;1rtetici,,ci0è agotte dìmano , cotta con graflo di. pecora , male, che in bene 1 A . . .`- . A 1 ‘ _ `· [ r t `] ._ , "l' f6uuienc· ' . .‘ ARTIFIZIATAMENll'Ej·‘·1€f)hjá1’Fiì' A . · A A it rn z ZA lìrettezza aflratto D’A R T E- Latin. rwgv/lia. ` A viagjartifiziatanicixteaddobbatwconmoltepierre prezioiè. . 7 q 00.;; I È ` ' Y · . E t~ , ‘ .' r ~ t A x ` ‘ 5 " " L i ii“i?@DiÈD il ‘ _ , i i.. I ( [
