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vae victis! 27

Cecilia gli cuciva sulla manica della blusa di tela verde una striscia colle iniziali: S. M.

«Che cosa vuoi dire S. M.?» domandò Mirella.

«Vuoi dire Service Militaire,» rispose con superbia Andrea.

«Ma guarda un po’!» esclamò Mirella, «e dire che non hai ancora quindici anni!»

Andrea si passò con aria distratta la mano nelle chiome. «Eh, già!»

disse con fare di superiorità negligente, «poichè gli altri uomini se ne vanno tocca a noi di vegliare su di voi donne;» e degnò d’uno sguardo di benevola protezione la piccola Mirella che lo fissava estatica d’ammirazione.

«Tieni fermo quei braccio,» disse Cecilia, «se non vuoi ch’io ti punga!»

«Vostro padre dove è?» chiese Chérie. «E’ partito anche lui?»

«Sicuro,» rispose Andrea. «Fa parte della Guardia Civica. L’hanno mandato alla Chaussée di Louvain, non lontano da Bruxelles.»

«Che confusione! che agitazione!» esclamò Jeannette, saltarellando per la stanza.

«Ma noi,» chiese Mirella — «contro chi combattiamo?»

«Non si sa ancora,» sentenziò Andrea. «Forse contro i francesi; forse contro i tedeschi.»