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vae victis! | 331 |
l’innamorato, era sparito. Qui non vi era che il soldato — remoto da lei, estraneo a lei — il soldato, solo, faccia a faccia col suo grande dovere.
Con uno schianto ella sentì ch’egli le sfuggiva, che lo perdeva per sempre; e la donna rinacque in lei, la donna creatura d’amore, creatura di spasimo e di passione.
«Ah, non lasciarmi, non lasciarmi, Florian, amor mio! Mio diletto, non lasciarmi! Che cosa farò al mondo senza di te? Se m’abbandoni che cosa più mi resta?»
Quasi a risponderle, il debole grido della creatura si levò di nuovo.
L’uomo non pronunciò parola. Grave, solenne, alzò la mano e additò quella porta.
Chérie chinò il capo e si nascose il volto nelle mani.
Giù nella via ripassava la fanfara.
«Deutschland, Deutschland über Alles
«Über Alles in der Welt....»
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