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316 | annie vivanti |
Piano e pur chiara la melodia persisteva. Non cessava. Non si allontanava. Persisteva con sommessa insistenza.
Chérie accomodò la coperta e i guanciali della culla, si chinò a baciare il piccino; poi andò alla finestra. Dovette rizzarsi in punta de’ piedi per guardar fuori, poichè quella stanza aveva una finestrina ogivale, alta e tonda come quella della cabina d’una nave.
Appena ella guardò fuori il fischiare cessò. Laggiù nella via una figura si mosse staccandosi dall’ombra del muro.
Il cuore di Chérie dette un balzo — poi si fermò.
Florian!