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XXIV.


Dopo la partenza di Miss Elliot la casa sembrò più che mai deserta e malinconica. Luisa stava per lo più chiusa in camera sua e Chérie non parlava mai. Già, con chi avrebbe parlato? E di che cosa avrebbe parlato se non del suo bambino?

Altre mamme — rifletteva Chérie con amarezza — parlavano tutto il giorno dei loro bambini; anch’ella avrebbe voluto parlarne. Ma chi le avrebbe dato ascolto?

A chi poteva essa raccontare tutte le meraviglie che andava scoprendo di giorno in giorno nella sua creatura? A chi dire che nei sogni il piccino sorrideva sempre? (E questo, tutti lo sanno, significa che gli angeli gli vengono a parlare!) A chi mostrare la fossetta nel mento, le fossette nei gomiti, i morbidi riccioli d’oro chiaro, i piedini rosati come petali di eglantina? Luisa stessa di tutte queste meraviglie non sapeva nulla, nè Chérie osava parlargliene.