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vae victis! | 221 |
salvare la sua ragione e la sua vita. — E così farò.»
«E farete bene, sant’uomo che siete!» L’inattesa esclamazione irruppe impetuosa dalle labbra della signora Yule; e pur tremando sotto lo sguardo stupito e sdegnato di suo marito ella nè ritrasse, nè rimpianse quelle parole.
«Clara, tu hai detto un’empietà!» e nella voce del prete tremava più che lo sdegno una profonda sofferenza. «Non si infrangono impunemente le leggi divine —».
Il dottore scattò:
«Ma via, Yule! Non è per legge divina che quella sciagurata si trova oggi in queste condizioni. Ogni legge divina e umana è stata infranta dagli immondi bruti che la guerra ha scatenato!»
Il Vicario non rispose; e l’uomo di scienza continuò:
«La legge divina dà alla donna il diritto di selezione. Essa ha il diritto di scegliere chi sarà il padre delle sue creature. E questo sacrosanto diritto è stato violato.»
«E questo giustifica forse un delitto? Reynolds, Reynolds — ti renderesti reo di un crimine?»
«Reo o non reo,» dichiarò il dottore, «da-