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vae victis! | 181 |
No — si sono fermati.
Hanno trovato i due ragazzetti della vedova Duroc nascosti nei cespugli.
Carletto che ha sei anni impugna il fucile di legno, e con riso spavaldo fa il gesto di mirare.....
In un attimo tre o quattro uomini sono balzati di sella per punire i ragazzi....
I ragazzi sono puniti.
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Ripartono.... Ma il martirio di quei bambini ha richiamato alla mia mente il ricordo di Mirella. «Mirella!» grido. «Cos’hanno fatto di Mirella?»
«Zitta, zitta! Mirella è qui.»
«Mirella è qui? Ma come?... Non è morta? E allora chi — chi è morto?»
«Nessuno, nessuno è morto,» mi dice Luisa. «Calmati. Siamo tutte e tre qui.»
«No — no — no! Qualcuno è morto. So che qualcuno è stato ucciso. Io lo so. Chi è? Sono io! È forse Chérie che è morta?»
Le braccia di Luisa mi stringono, il suo viso è così vicino al mio che sento le sue lagrime scorrere sulle mie guancie....
E per un’ultima volta la nebbia vaga e vellutata discende sul mio spirito, cancella ogni ricordo ed ogni pensiero.