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vae victis! 179


Odo Mirella che strilla e strilla.... mi dibatto disperatamente contro le tenebre che m’avvolgono....

Poi, più nulla....

Più nulla.

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La nube che grava sul mio cervello, fluttua, si dirada.... si risolleva.

È trascorso un istante?... Un’ora? Un’eternità?... L’ignoro! Sento che qualcuno mi solleva.... mi trasporta....

Mi sento la testa violentemente rovesciata all’indietro, sento i capelli tesi sulla mia fronte come se qualcuno me li strappasse....

Ed ora il mondo è pieno di orrori indefiniti, di tortura, di strazio lacerante....

E ripiombo nel nulla.

Fritz?... È allora che lo vedo guardarmi, e ridere? Ritto, vicino a un cortinaggio rosso, mi pare che parli con qualcuno, ma i suoi occhi non si staccano da me, e ride.... ride....

Ancora una volta, l’incoscienza, come una caverna nera, m’inghiotte.

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